26.8.10

Coerenza

"Diconsi quattordici anni. Durante i quali la Rai ha mantenuto gli antichi
privilegi (canone, diretta, deficit ripianato dallo Stato) e la Fininvest ne
ha scippati vari per sé, complici i partiti, la Dc, il Pri, il Psdi, il Pli
e il Pci, con la loro stolida inerzia, e il Psi con il suo attivismo
furfantesco, cui si deve tra l'altro la perla denominata 'decreto Berlusconi'
cioè la scappatoia che consente all'intestatario di fare provvisoriamente i
propri comodi in attesa che possa farseli definitivamente. Decreto elaborato
in fretta e furia nel 1984 ad opera di Craxi in persona, decreto in sospetta
posizione di fuorigioco costituzionale, decreto che perfino in una
repubblica delle banane avrebbe suscitato scandalo e sarebbe stato
cancellato dalla magistratura in un soprassalto di dignità e che invece in
Italia è ancora spudoratamente in vigore senza che i suoi genitori siano
morti suicidi per la vergogna. Niente. Non soltanto non sono morti, ma sono
ancora lì, in piena salute, a far danni alla collettività, col pretesto di
curarne gli interessi, interessi che sarebbero gli stessi, secondo loro, del
dottor Silvio di Milano due, il quale pretende tre emittenti, pubblicità
pressoché illimitata, la Mondadori, un quotidiano e alcuni periodici. Poca
roba .Perché non dargli anche un paio di stazioni radiofoniche, il
Bollettino dei naviganti e la Gazzetta Ufficiale, così almeno le leggi se le
fa sul bancone della tipografia? Poiché nemmeno il garofano, pur
desiderandolo, ha osato chiedere tanto per l'amico antennuto, cosa che
avrebbe impedito ogni spartizione per esaurimento del materiale da spartire,
eccoci giunti allo sgradito momento della resa dei conti: il varo dei
capolavori di Mammì, che non è il titolo di una canzonetta, ma il ministro
delle Poste, colui che ha scritto sotto dettatura il testo per la disciplina
dell'etere"

 

 

Vittorio Feltri (L'Europeo, 2 agosto 1990).

 

BP

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