9.12.10

United we stand, divided we fall

Oggi rivoluzione epocale, nel nostro Parlamento. Si è formato un nuovo gruppo, che chiamarlo "partito" scappa da ridere pure a loro che l'han creato. Si chiama "Movimento di responsabilità nazionale". Che non si capisce cosa significhi, ma è facile voglia dire che gli iscritti -turandosi magari il naso, magari qualcos'altro- voteranno (per responsabilità nazionale, perlappunto) la fiducia a Berlusconi, tra un 5 o 6 giorni. Ecco, io l'intenderei così.

E invece no: i tre (perchè sono tre, porca puttana: come Grazia, Graziella e Grazia al cazzo, per usare francesismi) che rispondono ai nomi di Domenico "Mimmo" Scilipoti (ex IdV), Massimo Calearo (ex PD, ma diciamo ex Veltroniano per dar la colpa delle cose a chi ce l'ha) e Bruno Cesario (ex Margherita, poi PD, infine API per una settimana. Forse è stato anche qualcos'altro, ma al momento mi sfugge...) trovano il modo di avere TRE posizioni differenti sul voto del 14 dicembre. Calearo dice che si asterrà, Scilipoti è facile voti contro, mentre Cesario (giustificando il nome del gruppo di dementi) voterà a favore del Governo. Ecco qua i tre goliardi al termine della  conferenza stampa che ha dato inizio alla nuova avventura politica del dinamico gruppo di povere bestie da soma:

figura 1: i tre "responsabili nazionali" nello splendore della loro diversità

Quello con gli occhiali è ovviamente Calearo, che penso si ritenga il furbo del gruppo (Lombroso probabilmente dissentirebbe. A ragione). Scilipoti lo vedete all'estrema destra, ed è quello che ha giustificato la sua uscita dall'IdV con il fatto che il partito di Di Pietro lo pigliava per il culo quando proponeva leggi (non sto scherzando) sull'agopuntura e le medicine alternative. Probabilmente questo giusto massacro di idee da stregone vudù è stato l'unico atto decente dei dipietristi. Nel mezzo, ca va sans dire, il terzo del gruppo. Quello che nessuno si ricorda mai come si chiama. Lui lì... Coso, insomma... Cesario!

Va bene: i tre sono stati presentati, le loro posizioni (divergenti) esplicitate, in attesa che -il 14- esse convergano verso un voto di fiducia per "responsabilità nazionale", le loro facce date in pasto a TV e giornali.

A me rimane una domanda: ci fosse stato un quarto, oltre alla briscola scoperta (unico gioco che queste belle personcine possono padroneggiare con un minimo di sforzo) quale altra, differente posizione si sarebbero inventati?

Un voto a favore, ma dato da bendato? Una scheda nulla? Un gesto eclatante come -che so?- darsi fuoco in mezzo all'aula prima di votare? Oppure, molto più realisticamente, un voto dato con una bella fetta di salame infilata nell'urna?

Io propendo per l'ultima. Sempre che il quarto riuscisse a trattener l'istinto di mangiarsela, quella fetta.

[il titolo è chiaramente una citazione dei Pink Floyd, che tra l'altro era il motto del movimento dei dottori di ricerca ai miei tempi -1856 circa-. E' un delitto, lo so, sprecarla così, ma vado molto a istinto con le titolazioni. Ecco -a parziale penitenza- il brano dal vivo: http://www.youtube.com/watch?v=liDUD4Apl2w&feature=fvw]

 

 

BP

Posted via email from panofsky's posterous

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