29.12.11

Universo incostante, Vernor Vinge. Ed. Nord

"Universo incostante" e' uno dei piu' bei romanzi di Vinge, ed ha meritatamente vinto il Premio Hugo del 1993. Si tratta di una poderosa space opera di hard science fiction che riesce a mantenere un livello elevatissimo per piu' di 530 pagine.

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La premessa "tecnica", che spiega anche il titolo in italiano del romanzo (tra parentesi: diversissimo dall'originale, che e' "A fire upon the deep"), e' che nella nostra galassia vi siano quattro zone "temporali" distinte, concentriche una rispetto all'altra. In queste zone la velocita' massima e' differente: nel centro abbiamo la zona piu' lenta, dove le tecnologie avanzate non funzionano e anche i cervelli degli uomini ragionano peggio. La zona successiva e' la nostra: la velocita' massima e' quella della luce, i viaggi tra sistemi solari sono possibili solo grazie all'ibernazione, i computer sono simili a quelli umani. La terza zona, l'Esterno, rappresenta il campo d'azione iniziale del romanzo: e' possibile superare abbondantemente la velocita' della luce sia con navi che con sistemi di comunicazione, nanotecnologie e intelligenze artificiali dominano ogni manufatto, esistono congegni agrav (antigravita'). Piu' esternamente ancora c'e' il Trascendente, dove la vita esiste come essenza e in pratica siamo sull'Olimpo: i pochi abitanti sono totipotenti o quasi, e infatti sono chiamati "Potenze". Qua la velocita' massima possibile e' ancora superiore, cosi' come l'interazione con qualsiasi strumento computerizzato.

La storia: una spedizione scientifica parte dall'Esterno per esplorare un pianeta che appare disabitato, nel Trascendente. Fortunosamente si scopre, invece, che il pianeta ha ospitato millenni prima una civilta' avanzatissima, e viene ritrovato un archivio informatico sepolto. La spedizione si mette a studiare l'archivio, che in realta' e' una Potenza primeva. In breve la Potenza si risveglia, infesta ogni sistema computerizzato e inizia a far strage dei ricercatori. Gli uomini si accorgono tardivamente del disastro compiuto, e contestualmente scoprono una contromisura. Approntano un tentativo di fuga dal pianeta, ma la Potenza annichilisce una delle due astronavi in partenza. L'altra contiene tutti i bambini ibernati, due adulti e la contromisura. La loro fuga fortunosamente riesce, ma l'astronave si ritrova su un pianeta sconosciuto.

La Potenza si espande inesorabile, alla conquista di centinaia di sistemi solari e alla ricerca dell'astronave fuggita. L'azione viene spesso raccontata da dispacci ultraluce, che -simili a lanci di agenzia- anticipano o chiariscono lo svolgersi frenetico delle cose.

Nel frattempo i fuggitivi atterrano sul pianeta, adatto alla vita ma privo di tecnologia avanzata. Appena atterrati, i due adulti vengono uccisi dagli abitanti del pianeta: canidi intelligenti che vivono in gruppi (meglio: in aggruppi) di piu' individui che formano una entita' multipla ma inscindibile. Grazie al lavoro di equipe, i cani sono riusciti a costruire case, palazzi, navi... Siamo dunque in un Medioevo canino. Gli unici due esseri umani non ibernati sono i due figli degli adulti uccisi, che verranno catturati da due fazioni di cani rivali e li guideranno in una frenetica evoluzione tecnologica accelerata per sconfiggere l'avversario.

La Potenza perversa continua la sua conquista e la distruzione di interi mondi; a contrastarla e' rimasta una sola astronave, che ha intercettato il segnale di soccorso della nave fuggita sul pianeta dei cani e li' si dirige alla disperata ricerca della contromisura.

Tra lotte, guerre e maree temporali, i capitoli si alternano senza soluzione di continuita' e incalzano il lettore sino alla fine, che rappresentera' un nuovo inizio per la civilta' di Artiglio.

Da leggere, sia perche' la trama e' ben congegnata, sia perche' le soluzioni tecniche che giustificano la trama stessa sono perfettamente funzionali al plot. Vinge non tradisce le attese: consiglio caldamente anche gli altri due "Hugo" dello scrittore statunitense: "Quando la luce tornera'", e "Alla fine dell'Arcobaleno".

 

Barney

27.12.11

xkcd: Advent Calendar

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Arrivo tardi, ma questa e' bellissima. Con dedica a Italo Svevo, addirittura.

Barney

22.12.11

Che Natale sarebbe, senza il fottutissimo disco di Skala e Kolacny?

Apprendo dalla radio (il medium mainstream di casa Panofsky, cosi' ho gia' mandato in vacca il post in mezza riga...) che per avere un Natale veramente splendido dovrei acquistare il disco di Skala e Kolacny.

Mai coverti, 'sti eccelsi e ignoti sbrindellatori di note musicali oltreche' -mi immagino- stracciatori di maroni senza anestesia, ma in sottofondo al refrain pubblicitario si sente un orrendo coro di voci bianche che canta "a capella" Viva la vida dei Coldplay in una maniera che mi spingerebbe piu' a comperare un AK-47 d'occasione e cercare questi Skala e Kolacny (uomini o bestie che siano) in Belgio (no, dico: ma quando mai in BELGIO s'e' sentito dire che fanno musica decente? Ecco...), raggrupparli assieme alle ragazze del loro coro e vedere di rifare "Stille Nacht" con accompagnamento calibro 7,62 e randelli di quercia.

Ma siamo tutti piu' buoni, a Natale, via!

Quindi, lasciamo pure al negozio il disco di Scazzo e Colite e le loro ragazzine passibili di attenzioni pedofile dai solerti preti belgi, e vediamo di consigliare qualcosa di veramente divertente. E di addirittura gratis, incredibile dictu. E partiamo citando un gruppo che in molti (io, l'omino del mio cervello e un altro paio a caso) ricorderanno: i Fugazi. I Fugazi sono -erano?- un gruppo indie rock post punk che prende il nome da un acronimo militare che i Marines USA usavano durante la guerra del Vietman: "Fucked Up, Got Ambushed, Zipped In", il cui significato tradotto semplicisticamente e': "Siamo nella cacca sino all'attaccatura dei capelli".

I Fugazi sono stati una delle prime band punk-hardcore merregane, e non hanno mai inclin- sottosta-  non si sono mai piegati alle major del disco, preferendo rimanere un fenomeno di culto per pochi adepti piuttosto che diventare i Green Day prima della nascita dei Green Day. Gente di sanissimi principii e di solidissimo rock, come testimonia questo pezzullo live qua sotto:

Scusate i ragazzi per il suono sporco e la bassissima qualita' degli ampli, ma l'energia che trasuda da ogni secondo di questo brano e' raggiungibile da Legadue e Vasco Bossi solo se al posto loro suonassero i Who, giusto per mettere i puntini sulle "i".

Ma cosa c'entrano i Fugazi con Scampia e Collecchio? Oh, calmini che c'arrivo, su! Allora, c'e' un gruppo, o crew, o mandria di rappettari che si chiama "Wu-Tang Clan". Roba da negroni di tre metri con il radiolone sulla groppa e lo "Yo, brotha!" sempre sulle labbra. Ecco, 'sti scoppiati qua hanno dato vita all'incrocio genetico Wugazi, che unisce il rap dei Wu-Tang con l'hardcore dei Fugazi.

Il risultato e' assolutamente godibile, altro che la puttanata del disco "Skala e Coppia di tre" che mi pubblicizzano alla radio! E soprattutto, non si compra: si scarica gratuitamente da qui.

Buon Natale!

 

Barney

xkcd: Brand Identity

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Barney

21.12.11

Different seasons - Winter

Salgono sul treno semivuoto e freddo pochi minuti prima della partenza. Si vede che tornano da un viaggio: hanno un trolley a testa, sono stanchi e piombano sui sedili come mattoni sulla neve, quasi lasciandoci l'impronta spossata dei loro corpi. Scelgono un posto che mi permette di vedere bene lei: sia direttamente, sia riflessa sul finestrino accanto a me. La sua voce mi arriva chiara e nitida. Lui, invece, e' coperto dal sedile e lo intuisco dagli scarponcelli che ogni tanto appaiono in basso, davanti alla ragazza. Ogni tanto sento una specie di bisbiglìo, una sola volta si avverte una sequenza di suoni che somiglia ad un discorso articolato.

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Questo e' "Source Code". Il treno c'e', la coppia con grossi problemi pure, e poi e' un gran bel film...

Ma e' chiaramente lei ad avere in mano la scena.

Si capisce che c'e' qualcosa che non va tra di loro, qualcosa che s'e' rotto poco prima. Lei parla a voce alta, e accusa lui di averle rovinato la serata, di stare costringendola in pratica ad andare con lui al compleanno della nonna senza che lei ne abbia alcuna voglia. Lei avrebbe voluto terminare la piccola vacanza stando da soli, assieme, magari a riposarsi davanti ad un camino.

Da alcune frasi parrebbe che addirittura la storia sia oramai alla fine. Lei rinfaccia a lui di non avere mai il coraggio di dire le cose come stanno. Ricorda al ragazzo la figuraccia che le ha fatto fare l'anno prima, il primo di gennaio, quando hanno cannato il pranzo a casa dei genitori di lui che li aspettavano per iniziare, mentre loro dormivano beati perche' lui aveva detto che "in casa mia il primo dell'anno fanno tutti quel che cazzo gli pare".

Sembra un fiume in piena, lei: non smette un secondo di parlare, e come lui accenna ad una reazione, lei gli rinfaccia la sua insicurezza, il suo non essere un uomo adulto e vaccinato. E lei vuole accanto a se un uomo adulto e vaccinato, perlappunto; non un bimbetto.

Seguo la scena dal mio sedile e parteggio istintivamente per lui, che non vedo ma di cui intuisco solo un piede, il destro, che indossa una immacolata simil-Timberland alta alla caviglia: mi viene naturale sperare che il ragazzo riesca a introdurre nel flusso ininterrotto delle parole di lei una diga, un argine, un tappo che permetta loro di non scivolare assieme giu' per lo scarico come acqua sporca. Tifo per lui perche' mi sembra che la ragazza ne valga la pena: e' forte di carattere, bella, interessante... E poi lui rappresenta un po' il me stesso di vent'anni fa, con la stessa paura di fare qualcosa di sbagliato, e quindi la tentazione di non fare nulla per non sbagliare. Che e' doppiamente sbagliato, anche se in ogni caso qualsiasi cosa tu faccia, sbaglierai.

Il viaggio e' breve, ma quasi alla fine non so per quale motivo la situazione si chiarisce: la ragazza si tranquillizza e tranquillizza lui, e gli spiega che se lui decide per la cena di compleanno della nonna, lei e' contenta e andra' felice.

Le rimane un solo cruccio: che si ceni in fretta, perche' poi i maschi di casa -ragazzo compreso- devono guardare la Fiorentina che gioca contro il Siena.

A lei non pare giusto che si facciano le corse a tavola per vedere una partita, e non pare giusto nemmeno a me (non che questo importi molto ai due, sia chiaro). Ma tant'e': il treno arriva in stazione, le porte si aprono e io scendo prima di loro, lasciandoli all'ultimo problema da risolvere prima delle otto e mezza: mica tocchera' ancora una volta alla ragazza di lavare i piatti da sola mentre gli uomini si stravaccano davanti alla tv, eh?

Eh, anche si...

Barney

Produttivita'

Leggendo la striscia quotidiana di Dilbert:

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m'e' venuto in mente questo articolo qua che ho letto stasera in treno.

Poi, potrei anche azzardare uno spiegone socio-politico-economico con scappellamento a destra sui tortuosi percorsi che seguono le idee (?!???) nel mio cervello (??!!!!), ma siccome sono reduce dalla cena aziendale e domattina ho una riunione, lascio all'incauto e curioso lettore il compito di stabilire il nesso tra le due cose (Dilbert e l'articolo).

Barney

19.12.11

xkcd: Mnemonics

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Le filastrocche d'un tempo che ci facevano ricordare liste astruse e impossibili, rivisitate in chiave moderna da Randall. Che estrae dal cappello stupende chicche, come questa qua che ci fa ricordare la sequenza dei pianeti del sistema solare dal Sole verso l'esterno: "Mary's "Virgin" Explanation Made Joseph Suspect Upstair Neighbor". Che obiettivamente e' un capolavoro. Ma pure le altre valgono una standing ovation :-)

Barney

Tre anni disegnati

Denis Chapon ha disegnato 12 frames di un film di animazione ogni giorno per piu' di tre anni (2008-2011). I dodici disegni al giorno fanno un secondo di animazione. Lui dice che non aveva idea di dove sarebbe andato a parare, all'inizio, ne' di come sarebbe evoluto il progetto. Ogni giorno prendeva i tre ultimi disegni del giorno prima, e da li' ricominciava a disegnare l'animazione, usando una penna non cancellabile sul retro di fogli A4 usati.

Il risultato e' questo qua:

 

Barney

Idee regalo per piccoli geek, da ThinkGeek (ecchelloscrivoaffa'?)

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Un simpatico gioco da tavolo, dadi e segnalini, che ci insegna i rudimenti della programmazione in c.

Mi sembra un buon educational, no?

Barney

Il ritorno del treccartaro

«Mi ero già opposto diverse volte ad introdurre come obbligo assoluto il fatto che i vari Paesi puntassero, entro il 2013-2014-2015 a seconda dei casi, alla parità di bilancio eliminando il deficit. Questa è una cosa assolutamente assurda. E appena io non sono stato là a mettere il veto, è passata» Silvio Berlusconi, 15 dicembre 2011

 

«Infine, prevediamo opportuna una accelerazione delle misure che abbiamo introdotto nel decreto-legge manovra recentemente, con quindi la possibilità del raggiungimento del pareggio di bilancio anticipatamente nel 2013 anziché nel 2014» – Silvio Berlusconi, 5 agosto 2011

Questo resta l’uomo che da un ventennio rimbecillisce gli italiani di menzogne e fiabe, ricordatelo. Anche e soprattutto in questi momenti.

 

17.12.11

Come conigli abbagliati dai fari di una Panda

Io adoro la citta' in cui vivo. E' a misura d'uomo, e' tranquilla, permette di dimenticarsi dove s'e' posteggiata l'auto tre o quattro giorni prima (per ritrovarla bisogna attivare la bestemmiatrice a manovella, peraltro), assicura una certa protezione ai figli, che puoi tranquillamente lasciar uscire ad ogni ora del giorno e della notte, con una ottima probabilita' di rivederteli tornare indietro. Interi. E non stonati.

Ma -come adoro la citta' in cui vivo- odio i periodi di festa, in cui la gente delle zone circostanti si fionda nel centro storico come mosche sul miele, alla disperata ricerca di qualcosa da comperare. Qualsiasi cosa va bene, tanto le luccicanti vetrine delle viuzze del centro attirano i potenziali acquirenti senza alcuna distinzione di sesso, razza, eta' o credo religioso. E' la vetrina in se che attira magneticamente lo sguardo del passante foresto, e poco importa se la merce trattata siano improbabili reggicalze da clamoroso puttanone bielorusso, o aspersori da officiante di funerale cattolico: se e' in commercio, puo' rappresentare un bersaglio lecito per i compratori delle feste, quindi attira l'attenzione.

Allora, in questi periodi, la mia citta' decuplica la popolazione. E questo gia' di per se e' noioso e disturbante.

Ma il fatto che questi abitanti sovrannumerari diurni siano in giro con l'unico scopo di trovare qualcosa da comperare aggiunge un particolare ancor piu' insopportabile. Si assiste, oggi, a flussi interminabili di persone che passano davanti alle vetrine, e che improvvisamente -senza alcuna relazione logica tra vetrina e persona, come gia' detto sopra- si bloccano, a bocca aperta e in mezzo alla strada; ben distanti dalla vetrina, ingombrano la via a chi come me la percorre a manetta sulla sua bici, spesso con figlia sul seggiolino posteriore. Ingombrano la via come i conigli di notte che si congelano sulla strada se un'auto li inquadra con gli abbaglianti.

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Peccato che stiacciare un compratore con la bici non sia esattamente come stirare un coniglio sull'Aurelia dalle parti di Alberese, senno' anche questo periodo potrebbe esser divertente...

Barney

16.12.11

Barney Vs. Geova 3 - 0

Epic-fail-prophecy-fail
Ieri sera ho avuto l'ennesima visita a domicilio dei Testimoni di Geova. Si sono introdotti in casa a semi tradimento, approfittando del fatto che han suonato alle 19.10 e io pensavo fosse mio figlio. Ho aperto senza nemmen chiedere, e dopo un minuto mi sono visto arrivare su la classica coppia "signore distinto sui sessanta - ragazza diciottenne", che si sono giustificati dicendo che Mrs. Panofski aveva detto loro di tornare quando c'ero io...

Bene, li ho fatti entrare e ho premesso che la mia visione del mondo era abbastanza meccanicistica per formazione e per esperienza personale. Il signore di mezza eta', l'unico che in tutta la visita ha aperto bocca, ha fatto una risata convinta, e ha spalato la prima badilata di terra della sua fossa: "Ah, quindi lei crede nell'evoluzione?"

Beh, dopo avergli fatto notare che se qualcuno credeva in qualcosa quello era sicuramente lui -io al limite avallavo una teoria scientifica-, ho rapidamente conquistato un paio di centinaia di chilomentri di territorio nemico piantando in mezzo al salotto di casa mia la laurea in Scienze Biologiche e il dottorato di ricerca in Neuroscienze. Non lo faccio mai, ma quando ci vuole ci vuole...

Il signore di mezza eta' non s'e' dato per vinto. Ha tirato fuori la solita storiella della casa fatta da un creatore, e allora chi ha creato il creatore?

Boh? Rispondo io. C'e' bisogno di un creatore? Perche'?

Certo, dice lui. Mica crederai che la vita sia nata da sola!

Beh, non e' questione di credere, ribatto. E' possibile -bada bene: POSSIBILE- che la vita sia il risultato di combinazioni casuali di pressione, temperatura, energia, raggi UV e culo? Si, certo. Si puo' simulare la cosa, e il processo funziona. Poi, c'e' pure la possibilita' che molecole organiche si siano formate nelle comete... Insomma: il creatore puo' anche non esserci, no?

Si, si. Pero'... I fossili! I fossili secondo te provano che ci sia stata evoluzione, eh? Invece non provano niente!

Mah, dico io. I fossili sono la prova che sono esistiti animali che adesso non esistono piu', alcuni simili a quelli attuali. Si puo' ragionevolmente pensare che da quelli che non ci sono piu' si siano evoluti quelli di adesso, no? Come noi che ci siamo evoluti dalle scimmie. Senza considerare le enormi somiglianze genetiche!

E poi, (gli faccio cambiando discorso) non pensa che sia strano affidarsi cosi' ciecamente ad un libro (la Bibbia) che secondo voi ha tutte le risposte a tutte le domande?

Qua il mio interlocutore ha sfogliato una -devo dire- bella edizione della Bibbia, molto usata e molto sottolineata. Alla ricerca di un passo che non ha trovato. Nel frattempo io sostenevo che allora, libro fondamentale per libro fondamentale, era meglio e sicuramente piu' divertente la "Guida galattica per gli autostoppisti". Che tra l'altro possiede la risposta alla domanda fondamentale (che e' ovviamente "42"), e un bellissimo pulsante rosso "Don't panic!" da pigiare in caso di estremo pericolo. Ha la Bibbia queste due features fondamentali? Eh?

La mia affermazione deve averlo abbastanza colpito, ma mai quanto la successiva. Tornati a parlare di evoluzione o creazione, il signore di mezza eta' ha sostenuto che l'uomo e' il vertice del processo di creazione delle specie viventi, che dopo di lui si e' arrestato.

L'affermazione e' costata al mio ospite il game, il set e quindi il match: e' stato facile per me invocare, a quel punto, la superiorita' del batterio della Sifilide rispetto all'uomo, e quindi dimostrare come Treponema pallidum sia il vertice del processo creativo di Geova.

Non dovrebbe stupire nessuno il fatto che i due testimoni si siano diretti verso l'uscita senza nemmeno lasciarmi la classica copia omaggio di "La Torre di Guardia". Probabilmente si saran diretti ad una struttura dove disintossicarsi e disinfettarsi dopo l'inopinata ed incauta visita a casa Panofsky. 

Credo che per un paio di mesi staremo tranquilli. Poi, manderanno altri due sacrificabili, e la storia si ripetera'...

 

Barney

15.12.11

Propaganda staliniana che mi sento di sottoscrivere in pieno

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Ce ne sono altre, ancora meglio, su cracked.com. Questa e' dedicata a chi usa la posta elettronica come io posso usare i bigodini per la permanente, ovvero alla stracazzo di cane (per parlare chiaro).
E si: siete legione, la fuori ;->

Barney

Al nano dice invece gli faceva l'effetto opposto...

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E questo dimostra come non ci capisse una sega nemmeno di donne. Ma cristo: come si fa, dico io!

Barney

xkcd: Plastic Bags

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E -come spesso accade- xkcd descrive la realta' attuale partendo dal caso USA. Che e' identico a quello italiano, mi pare di capire...

Barney

14.12.11

Celebrity deathmatch: Chrissie Vs. Debbie

Stamani in macchina m'e' capitato di risentire questa canzone qua:

E' il brano che alla fine degli anni '90 ha riportato alla ribalta i Blondie, dopo anni di oblio. E dire che la band di Debbie Harry aveva tirato fuori pezzoni rock-pop-funky-quel che vi pare, come "Heart of glass", o "Call me", a cavallo tra gli anni '70 e gli '80. "Call me" presumo sia ancora una delle hit piu' ballate in qualsiasi discoteca (parlando come se ne avessi mai frequentata una, il che non e'...):

Ma insomma, i Blondie fanno parte della mia adolescenza e di quella dei miei coetanei, tutti innamorati della bionda e brava Debbie.

Io, invece, no.

Io ho sempre preferito le donne more, e le chitarriste. Quindi va da se che per me esistevano solo Chrissie Hynde e i Pretenders:

anche perche' -e diciamolo!- suonavano meglio; almeno dal mio punto di vista...

Poi, dopo Chrissie e Debbie, vennero fuori gruppi addirittura tutti femminili: le Bangles, le Go Go's di Belinda Carlisle, poi si arriva a una quindicina di anni fa e alle -Dio mi fulmini per la bestemmia!- Spice Girls. Una parabola inarrestabile, insomma, che vede il minimo sempre piu' in basso e sempre piu' determinato dai gusti di Maria De Filippi. E allora tout se tient, come direbbe Sarkozy.

Ma non posso certamente chiudere qui cosi', senza farvi ascoltare la carola natalizia che Chrissie Hynde e i Pretenders hanno scritto una trentina d'anni fa: 2000 miles.

 

Barney

 

Un sobrio e rapido commento sui fatti di Firenze

Detto in maniera chiara: i frequentatori di casa Pound e di Forza Nuova -che cercano di mimetizzarsi dietro battaglie plausibili come il mutuo sociale o la lotta agli interessi bancari- sono solo fascisti, razzisti, nazisti sino al midollo.

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Figura x: la scimmia Geppa agghindata come Saya, gli fa il verso e lo prende educatamente ma fermamente per il culo. Dietro la schiena, invisibile ma puzzolente, la montagna di merda tipica dei Sayamiti.

Se non l'avevate capito prima, forse (forse) l'episodio di ieri vi ha aperto gli occhi. E no, dio Nànos: non esiste nessun distinguo, nessun "se" o "ma"; chi frequenta casa Pound la pensa esattamente come il demente di Cireglio. Su tutto. Punto.

Ah, ieri e' venuto fuori che il fascista "leggeva fumetti" e "amava la fantascienza anni '50". Questo non giustifica aver fatto assurgere Evola, Goebbels e Itle a grandi pensatori, mi vergogno quasi a scriverlo ma so che ci sono IMMENSI coglion c'e' gente come Giovanni Donzelli che sicuramente e' in partenza per la crociata contro Heinlein e Dick (non avendo mai sentito parlare ne' dell'uno, ne' dell'altro, sia chiaro). In altre parole, i fumetti rispetto a Goebbels non possono essere considerati IL problema.

No, perche' se non si fanno i disegnini la gente tarda -i leghisti, i criptofascisti, i cattotalebani e altri coglioni da sbarco- mica ci arriva, eh?

 

Barney

13.12.11

Anatomia di una plastica omologazione, ovvero: "Like a virgin", ma col laser. Literally.

Ieri sera Mrs. Panofsky arriva in camera lanciandomi l'ultimo numero di "D", il settimanale "femminile" di Repubblica, e mi chiede se so qualcosa della chirurgia plastica vaginale. Le mie conoscenze si fermano al titolo del libro di qualche anno fa della Littizzetto, "Rivergination", che m'immagino abbia a che fare con l'argomento. Vado quindi curiosissimo a leggere l'articolo-inchiesta che copre tre pagine e mezzo del settimanale.

E' un pezzo scritto da una giornalista che per caso s'e' trovata dentro al nuovo e rutilante mondo di questa branca della medicina estetica. I numeri, intanto, sono significativi e in costante crescita sia negli USA (patria di qualsiasi vaccata uno si possa immaginare), sia in UK (patria di qualsiasi imitazione di vaccata USA). L'incremento percentuale da un anno al successivo e' dell'ordine del 70%, e il mercato "vale" oggi qualche milione di dollari l'anno. Ancora poco, ma con questi tassi di crescita si prevede di arrivare alle centinaia di milioni in meno di dieci anni. Un business, tanto che nell'articolo si racconta del medico USA che pubblicizza la sua attivita' assai redditizia con la foto della sua nuova, fiammante Porsche.

Ma di che cosa stiamo parlando, di grazia? 

Beh, accanto al rivergination abbiamo la labioplastica, il rimodellamento/ringiovanimento vaginale, la parziale esposizione del clitoride, e la risistemazione del perineo. Tutto fatto sulla base di nessuna necessita' medica, ma solo su richiesta delle pazienti che si sentono "esteticamente non a posto" proprio li'. Soprattutto oggi che la depilazione "alla brasiliana" va per la maggiore. E se non avete idea di cosa sia la depilaziona alla brasiliana, sappiate che si tratta di roba -come dire?- un po' drastica, rispetto al numero di peli rimanenti sul pube... 

Una delle cose divertenti (a parlarne da uomo, sia chiaro) della questione e' che non esiste alcuna "scuola medica" che insegni la labioplastica (per i leghisti: stiamo parlando di piccole e grandi labbra, non dei canotti che contornano la boccuccia della Minetti) o il rivergination. Il suggerimento dei "guru" della materia e' impratichirsi con un cadavere (in effetti a trovarlo sarebbe un'ottima scuola guida...), oppure fare i primi interventi su povere sessantenni che dal rifacimento del naso, al pompaggio delle tette, al tiraggio degli zigomi passano allegre ma consce della loro eta' al ringiovanimento vaginale. Tanto, se l'inesperto chirurgo sbaglia, che cosa puo' protestare, la sessantenne?

Ora, qualcuno pensera' che 'sta roba non arrivera' mai in Italia, soprattutto ora che c'e' la crisi e via andare di luoghi comuni. Errore: i centri medico estetici che offrono il pacchetto completo anche dalle nostre parti sono innumerevoli, tutti millantano interventi in day hospital (ma allora non fanno un cazz, nulla, la' sotto!), tutti ovviamente usano il laser (fa taaaanto figo usare il laser!), tutti sparano cifre di migliaia di Euro per ciascuno dei trattamenti, con sconti a pacchetto se tu, bella signora che stai leggendo le nostre tariffe, decidi per il trattamento completo. E attenzione a cercare siti, perche' abbondano -giuro!!!- foto prima-dopo il trattamento che nulla hanno da invidiare a un trattato anatomico da Medicina e Chirurgia (niente di pornografico ne' di vagamente erotico, lo dico per gli uomini).

Aspetto comunque trepidante l'offerta speculare per noi maschietti: ricostruzione prepuziale, trimming testicolare, alesaggio e corsa del pistone e via andare.

Siamo macchine imperfette, alla fine...

 

 

Barney 

 

12.12.11

xkcd: Cryogenics

Paradossi temporali che Woody Allen ben conosce... Approfitto per suggerire xkcd come posto dove trovare regali ganzi e a poco prezzo all'ultimissimo tuffo.

Barney

11.12.11

Jesus and Mary Chain of Fools Gold

La questione e' semplice, senza stare a scomodare Gesu, Mrs. Ciccone o gli Stone Roses: c'e' qualcuno che ha capito come stracazzo (francesismo) si deve fare per essere in regola rispetto alle stramaledette catene da neve? Si, la risposta semplice e': comprarle, e tenerle in auto. E sino a qui ci siamo.

Pero', se uno volesse districarsi tra i meandri dei regolamenti comunali attualmente vigenti, come ne uscirebbe? Direi malino.

Vediamo: in provincia di Pistoia le catene a bordo o le gomme da neve sono obbligatorie sempre, dal 30 novembre al 30 marzo. Pero'... se uno arriva da Lucca, attraversando la piana e quindi il comune di Capannori, e' obbligato ad aver le catene in macchina solo se percorre strade ad una altitudine superiore ai 200 metri. A Montecarlo, piccolo comune a sud di Capannori da cui si puo' raggiungere la provincia di Pistoia, sono obbligatorie le catene in macchina solo se... nevica o se c'e' ghiaccio sulla strada. Se uno prende una qualsiasi autostrada toscana, in un qualsiasi giorno tra il 30 novembre e il 30 marzo, deve comunque avere le catene a bordo. Anche se va verso la Versilia, dove mi si racconta che i solerti -e anche un pochino stronzi- vigili urbani fermano le auto in passeggiata a mare per controllare la presenza di catene a bordo (anche se c'e' il sole, e' chiaro), e addirittura si narra di vigili moooolto solerti -ed enormemente stronzi- che hanno fatto montare le catene sulle gomme, non convinti che quelle esibite fossero utilizzabili sull'auto fermata per il controllino. La Fi-Pi-Li e' percorribile solo se si hanno catene a bordo, e han gia' fatto otto multe a camionisti e automobilisti.

Insomma: se uno ha le catene a bordo non sbaglia, gli altri giocano alla roulette russa con i vigili e la polizia stradale, se si muovono tra comuni e province limitrofe.

Tutto questo, oltre che essere il classico rimedio all'italiana per la eccezionale nevicata dell'anno scorso, fa anche ridere se uno si ferma a riflettere sul fatto che oggi, 11 dicembre, la massima e' stata di 16 gradi. E che di neve non se ne vede da mesi, nemmeno sugli Appennini. Ah, nel caso comunque che nevichi scommetto che l'ingorgo laocoontico del 2010 si ripresentera' uguale, e non ci saranno catene o gomme da neve che tengano.

Musica gentilmente fornita dai Jesus and Mary Chain:

 

Barney

10.12.11

Old faithful Tektronix oscilloscope playing "House of the rising sun" (??!!!)

Quando si raggiunge il livello di nerdaggine di questo tizio qua, non ci son piu' dubbi sul fatto che un ingegnere ha piu' probabilita' di un altro essere umano di diventare completamente rimbambito anche prima dei settant'anni.

Il canale Youtube del tizio e' da visitare: e' pieno di roba simile.

 

Barney

9.12.11

L'angolo d'iccurturale mette d'accordo Feltri e Travaglio

Come tutti gli anni, puntuale come le tasse e il festival di Sanremo, s'e' avuta il 6 dicembre l'inaugurazione della stagione operistica alla Scala di Milano.

Sono colpevolmente ignorante in fatto di lirica, (non avendo mai assistito a un'opera a teatro, e avendone visto al massimo un quarto d'ora in televisione anni fa), quindi non posso certo giudicare tecnicamente e emotivamente il "Don Giovanni" di Mozart messo in scena da Robert Carsen e diretto da Daniel Baremboin. Ne' sono interessato piu' di tanto ad analizzare al microscopio le mises sfoggiate dai VIPs che hanno copiosamente riempito platea e palchi (i loggioni saranno riservati ai poveracci anche a Milano, credo...). Pero' leggo che due giornali -come dire?- non propriamente sintonizzati sulle stesse frequenze danno dell'avvenimento una lettura sostanzialmente simile, e quindi vado a riportare queste due visioni convergenti con partenze diametralmente opposte.

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Questa Sula viene buona per la fine del post. Abbiate fede...

Apre le danze il Giornale, l'house organ di casa Berlusconi, che ospita ben due articolesse sull'avvenimento. Una, a firma Vittorio Feltri, campeggia in prima, di spalla, accanto a una foto dell'editore del giornale in atteggiamento spallato e addormentato. La foto non riguarda l'articolo di Feltri, ma a leggere l'attacco si direbbe il contrario... Sull'edizione in rete (e forse anche sul cartaceo, chissa' e chi soprattutto se ne frega?) c'e' invece il pacato (?!?) giudizio di Vittorio Sgarbi, il quale parte dal commento della giornalista di regime Natalia Aspesi (letterale) per addentrarsi in una critica che risparmia -mi par di capire- solo le voci, e parla di scempio e insulto nei confronti di WA Mozart. Tranquillo come sempre, il vecchio borioso Sgarbi...

Ma il colpo della settimana lo fa Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano. L'articolo, che linkero' piu' sotto perche' dal sito del fatto si puo' leggere solo se abbonati, parte forte con un titolo elegante e raffinato, degno del circolo ARCI di Vergaio in cui e' stato girato "Berlinguer ti voglio bene":

Don Giovanni non tromba piu'

Il succo dello scritto di Travaglio e' che il governo Monti fa schifo, e che PD= PdL menoelle, e che tutti erano vestiti benissimo ma con roba "vecchia", e poi forse c'era anche aBbelluscone ma travestito da commendatore sudcoreano (ah, ah, la battutona!). Lo spettacolo? Si...deludente... scialbo... Ma era poi cosi' importante, parlare del "Don Giovanni" se c'era la possibilita' di spalare guano di Sula piediazzurri su Monti, Napolitano, il PD e il resto del mondo, e di riesumare alla cazzo di cane la salma di Silvio[1]? E poi, devono aver detto a Marco che non c'e' stato verso di vedere un paio di tette o un culo. E quindi: a che pro scrivere sul "Don Giovanni", eh?

Ma lascio la chiosa a questo strepitoso pezzo di Filippo Facci, sempre sullo stesso argomento. Facci e' un genio :-)

 

[1]: a proposito di salme, ritrovata la bara E la salma di Mike Bongiorno. Ci starebbe quasi la battuta cinica ("Allegriaaa!!"), ma mi astengo.

 

Barney

8.12.11

xkcd: Potential

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WTF...
:-)

Barney

Come t'ammazzo il gatto (nessun animale stiantera' durante la lettura del post)

Con Monti che strizza gli ultimi Euro rimasti nelle tasche degli italiani, rimane poco tempo per tenersi informati sulla questione fusione fredda, che ha visto nei giorni scorsi il prepotente affacciarsi sul (scusate l'overstatement) mercato internazionale di Defkalion, l'azienda greca prima alleata di Rossi, poi nemica e concorrente del filosofo e ingegnere honoris causa. I greci hanno un paio di atout in piu' rispetto a Rossi e all'E-Cat. Intanto, hanno un sito che appare semi-professionale (beh, rispetto a qualsiasi ciofeca che Rossi ha tirato fuori negli ultimi anni, e' iperprofessionale), con addirittura una sezione "careers" attualmente vuota ma foriera di assunzioni di massa nei mesi a venire. E un menu "products" che fa arrivare ad una pagina pulita e scarna, da cui pero' si puo' scaricare la brochure dell'Hyperion, il diretto concorrente dell'E-Cat sul (scusate di nuovo l'overstatement) mercato globale. Numeri a caso, unita' di misura estrose, ma potrebbe far presa su un pubblico ben disposto...

Ma non e' un sirtaki ballato bene che ha dato una botta da paura al gatto bolognese, bensi' un notevole articolo scientifico-divulgativo che ho trovato partendo dall'Independent E-Cat News, un blog molto piu' seriodi quello di Passerini, e pieno di sorprese. La prima e' avere scoperto che li' sopra ci commenta Pekka Janhunen, un fisico finlandese che ho conosciuto di persona, e che coordina un progetto di ricerca al quale partecipa anche l'azienda per la quale lavoro. Con Pekka ci siamo trovati a Budapest a un convegno, e siamo incredibilmente finiti a parlare per un'ora proprio di fusione fredda (che non c'entrava nulla ne' col convegno, ne' con quello che entrambi facciamo). La sua posizione e' possibilista, pur avvertendo nella storia dell'E-Cat alcune gravi stonature.

La sorpresa maggiore e' stata pero' avere trovato il link a questo articolo qua, di un astrofisico teorico, che smonta in maniera assolutamente convincente i supposti risultati incredibili di Rossi e del suo E-Cat. Il titolo e' gia' una bastonata sulla schiena del felino elettrico: "The physics of why the e-Cat cold fusion's claims collapse", ma non fatevi spaventare dalla fisica; i concetti sono chiari e lineari, e alcuni passaggi li ha -credo volutamente- saltati per non far scappare i lettori non appassionati o preparati. Tra l'altro in quell'articolo trovate un rarissimo filmato originale russo della piu' potente bomba mai fatta esplodere dall'uomo, un ordigno a fusione perlappunto, da 50 Megatoni (1400 volte la potenza delle bombe di Hiroshima e Nagasaki insieme...), e una serie di mini tutorial su come funzionano le stelle (Sole compreso). La conclusione e' che il trabiccolo di Rossi NON PUO' FISICAMENTE funzionare, almeno cosi' come lui racconta che funzioni (trasmutando, cioe', Nickel in Rame). Da leggere, sicuramente.

 

Barney

7.12.11

A quick history of satellites

Due minuti e mezzo di animazione per visualizzare i satelliti inviati in orbita dagli anni '60 ad oggi, quelli caduti e quelli che sono ancora su:

 

Barney

6.12.11

La manovra di Monti vista da Vento

Vento e' un utente di Usenet che spesso scrive cose interessanti. La sua disamina della manovra Monti e' da leggere; ve la copioincollo qua sotto (cosi' mi evito pure lo sforzo di scrivere):

 

 

Vedo che molti elettori mugugnano per la manovra Monti e la ritengono poco "equa" perché impone sacrifici già a partire da redditi medio-bassi, pesta sui lavoratori e sui pensionati, reintroduce alcune tasse e ne alza altre.

La destra, che ha causato con otto anni e mezzo di governo una situazione di pre-default mandando a scatafascio i conti pubblici ed esasperando l'immobilità sociale del Paese e la disuguaglianza dei redditi, cerca ora - come puntualmente previsto da molti - di spacciarsi per vicina ai "poveri" e alla "gente comune", e per bocca di Alfano chiede che a pagare "non siano sempre gli stessi". Tutto questo non è solo ridicolo, è anche disgustoso. PDL e Lega Nord hanno governato questo Paese quasi ininterrottamente per 10 anni senza riuscire a creare sviluppo, posti di lavoro, senza tenere i conti in ordine, arraffando e rubando a più non posso con cricche di affaristi alla Bisignani, senza correggere in alcun modo le storture che derivano da un'enorme economia sommersa, da un'enorme corruzione, da un'enorme evasione ed elusione  fiscale.

Ora vogliono rifarsi una verginità: la Lega stando all'opposizione e facendo finta di non aver governato con larghe maggioranze parlamentari per ben otto anni e mezzo senza aver portato al nord un solo euro in più; il PDL indossando addirittura la veste dei "responsabili" che appoggiano, col cuore gonfio di pena per le tasse, il governo Monti ma minacciano di "staccare la spina" (ma non la staccheranno fin quando ci sarà una situazione di emergenza).

Il fatto che PDL e Lega abbiano fermato il crollo nei sondaggi non appena hanno lasciato il governo passando la patata bollente a Monti è agghiacciante, e prova che gran parte dell'elettorato di centrodestra è fesso e manipolabile - se mai ci fosse bisogno di altre prove. Dopo un fallimento epocale delle maggioranze berlusconiane fino ad una situazione di pre-default, basta che cambi il governo e i babbei berlusconian-leghisti si scordano che i loro eletti sono stati al governo per otto anni e mezzo e iniziano ad inveire contro il governo di turno, come se fosse saltato fuori dal nulla, come se la manovra pesantissima che deve approvare non fosse il risultato inevitabile e diretto della malagestione precedente. 

Ma il fatto che anche nell'elettorato di sinistra ci siano mugugni o addirittura aperti attacchi contro il PD è ancora più agghiacciante, perché prova che anche una parte dell'elettorato di sinistra "non ci arriva", non riesce a capire i meccanismi della propaganda e le manovre a tenaglia di Berlusconi. Ed è pronta a votare esattamente come Berlusconi vuole, cioè con un rafforzamento di grillini ("Lunga vita a Grillo!" ha esclamato poche settimane fa appena conquistato il Molise), Di Pietro e SEL; ovvero la garanzia di poter vincere nuovamente le elezioni politiche; o per conquista della maggioranza relativa o per vittoria di un fronte avverso talmente diviso e talmente privo di una forza egemonica da permettergli di farlo a pezzi con televisioni e acquisti di parlamentari in pochi mesi.

E quindi vale fose la pena di esplicitare quello che sta accadendo. E' inutile invocare dal PD rivolte contro la manovra di Monti. CERTO che la manovra di Monti non è "equa", ma il punto è che una manovra di emergenza non è e non può essere "equa": si tratta di prendere in fretta i soldi dove sono prelevabili. La rabbia dovrebbe rivolgersi verso chi ci ha condotto a questa situazione, non verso chi cerca di metterci una pezza con l'unico mezzo possibile.

Pensare che sia possibile, dopo anni ed anni di allargamento delle sperequazioni socioeconomiche e di immobilismo, che arrivi un Robin Hood che acciuffa in due mesi - perché questo è il tempo che abbiamo per evitare il default - evasori, ricchi sfondati e soldi nascosti all'estero è totalmente illusorio. E' una stronzata che raccontano SEL, IDV e Grillini per gretto calcolo politico: freghiamo voti al PD accusandolo che "non fa muro" contro la manvora di Monti. E sapendo benissimo che dividendo nuovamente il fronte di centrosinistra Berlusconi se lo papperà in un sol boccone, ma tanto che gli frega, loro hanno i partitelli rimpinguati di voti e possono continuare nella loro opposizione in aeternum.

A sinistra manca - per lo meno in una parte consistente dell'elettorato - la consapevolezza che l'equità e la giustizia sociale si COSTRUISCONO negli ANNI, e non sono MAI possibili con un "blitz" dell'ultimo minuto dopo che la destra ha sfasciato conti pubblici e fatto esplodere le diseguaglianze di reddito - come certificato anche ieri dall'OCSE.

E la cosa buffa è che la destra lo sa B-E-N-I-S-S-I-M-O che questa dinamica le permette di rinnovare ogni volta lo schema d'azione: rapina-->quasi-default-->patata bollente ceduta a qualcuno che debba imporre in fretta e furia sacrifici-->propaganda populista contro chi ha imposto i sacrifici per salvare il Paese dal default-->ritorno al potere sull'onda del voto dei cretini.

Questo schema d'azione è possibile solo se anche gli elettori della sinistra vi si prestano, rifugiandosi nel non-voto o votando partitini minori ed estremisti in odio al partito di maggioranza relativa che "non ha fatto la rivoluzione". E questa attitudine massimalista e frazionista è quella che ha sempre fottuto la sinistra. E permesso alla destra di continuare con il chiagne&fotti che stiamo vedendo anche in questa occasione.

O gli elettori di sinistra lo capiscono e concentrano i loro voti su una forza politica gradualista, riformista, che abbia a disposizione ANNI grazie al loro voto per cambiare stabilmente gli assetti strutturali di distribuzione del reddito e di possiiblità di ascesa sociale, oppure la destra continuerà con il suo schemino: arriviamo al potere, scassiamo i conti, proteggiamo evasori, super-ricchi e cricche, blocchiamo ogni possibilità di mobilità sociale, e poi un minuto prima che la situazione diventi insostenibile rifuggiamo di nuovo e diamo il compito a qualcuno di fare il lavoro doloroso sulla carne delle persone.

Vento

 

5.12.11

La classifica dei libri piu' venduti e' lo specchio settimanale del paese

Per esigenze professionali, Mrs. Panofsky si legge -tra sabato e domenica- i maggiori inserti librari dei quotidiani nazionali. Il week end e' insomma un'orgia di giornali e di classifiche dei libri piu' venduti, di novita' e di anticipazioni. Le classifiche sono una delle cose che pure io sbircio, giusto per esser sicuro di appartenere alla minoranza silenziosa, quella che "La moltitudine dei ciccioli doppi", del fisico esordiente che vinse lo Strega, lo avvicina con la canna se proprio deve.

Questa settimana la classifica e' veramente sconfortante. Ve la presento a pezzi, tratta da "Tuttolibri" della Stampa di sabato scorso, cosi' non vi piglia lo sconforto per averla tutta intera sott'occhio. Andiamo con il primo pezzo, che ci racconta dei capolavori di narrativa italiana, narrativa straniera, e dei saggi piu' venduti nella settimana passata. Le voila':

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Al primo posto per la narrativa italiana, e al primo posto assoluto, siore e siori... Fabio Volo! Con un classico romanzo di introspezione, Fabio ci narra la storia di una che sta con uno ma tromba con un altro, e alla fine scopre che gli piace un altro ancora. Non ho letto il libro, ovviamente, ma sono quasi certo che la trama sia questa qua. Ah, il primo posto se lo aggiudica con ben 12.000 copie. Un successone! Al secondo posto tra gli italiani, Giorgio Faletti che oramai pensa d'essere uno scrittore sul serio; se qualcono lo sveglia forse e' meglio per tutti... Al terzo Margaret Mazzantini in Castellitto, con la sceneggiatura del prossimo film del marito. Poi, Baricco che entrerebbe in classifica anche se firmasse la copertina di un quaderno bianco, indi Carofiglio, poscia Vitali ed deinde Camilleri. 

La narrativa straniera ci propone al primo posto Christopher Paolini, con un altro libro tipo quelli che ha gia' scritto, e secondo me anche in questo c'e' un drago (ho visto la copertina). Al due c'e' Murakami, ostico scrittore giappo che pero' fa trend e allora la gente lo deve comperare per forza, foss'anche solo per mettere il volume sul caminetto a pigliar polvere. Mrs. Panofsky mi ha raccontato d'un'improbabile accoppiata di una sua cliente che si vuole dare arie: Volo e Murakami (come dire il culo e le quaranta ore, il diavolo e l'acquasanta, robe cosi'...), con uno dei due destinato al reminder su bancarelle di livello. Al tre e al quattro le due cantrici dell'inutile for women del terzo millennio: Sophie Kinsella e Karen Swan. Libri buoni per appiccare il fuoco, sperando che la carta sia di qualita' decente. Al cinque Mr. King, con un romanzone di storia alternativa che racconta l'assassinio (o il non assassinio?) di JFK.

Ma passiamo alla saggistica, che cosi' partono le bestemmie. Al numero uno, abbiamo il saggio Vasco Bossi che ci spiega la sua Versione (su cosa? Mah...), poi Conchita De Gregorio che scrive sulla morte (non la sua, helas), e il saggista per antonomasia, Slatan Ibrahimovic, che scrive la sua autobiografia (anzi, credo se la sia fatta scrivere). Poi c'e' la biografia postuma di Steve Jobs, che non avvicinerei manco se pagato (oddio: dipende dal prezzo, in realta'), e al sei esce fuori Bruno Vespa, giusto in tempo per il Santo Natale e le (st)renne.

Seconda parte della classifica: varia (poggio e bùa,direi), tascabili e libri per ragazzi. Ecco qua:

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 Non voglio tediar troppo i tre lettori, ma nella varia si stagliano i campioni e le campionesse dei fornelli Parodi, Clerici, Dukan, Spisini, Morelli, e il mago (?!) Fox al secondo posto con un Oroscopo 2012 da offrire in sacrificio a Cthulhu assieme a Fox stesso.

Nei tascabili spadroneggia "Bianca come il latte, rossa come il sangue", che altro non e' se non il tentativo dello scorso anno di doppiare l'inspiegabile successo di "La similitudine dei trampoli equini" di tre stagioni fa. Poi, accoppiata di qualita Simenon - de Saint-Exupéry prima di incontrare di nuovo il novello manzoni della letteratura italiana, qual Fabio Volo che maramaldeggia anche nei libri da tasca con  i suoi capolavori "Il giorno in piu'", e "E' una vita che ti aspetto". Le due trame si intrecciano, con lei che tromba lui ma si innamora dell'amica del fratello che pero' rimane incinta di Fabio Volo mentre legge il libro di Paolo Giordano. Cosa ci faccia "Bar Sport" di Stefano Benni in classifica non me lo so spiegare.

Chiusura con la narrativa per bambini. Il primo in classifica non l'ho mai sentito, ma m'informero'. Poi c'e' il geniale Geronimo Stilton, un libro da quasi neonati, un altro Geronimo Stilton (si, il Fabio Volo per piccoli, ma senza sesso), e al sette "Diario di una schiappa", che presumo sia li' solo perche' c'e' il film in giro.

Insomma, una desolazione. Ma diciassette anni di "Grande Fratello", "Colorado Cafe'", "Zelig" e "Le Iene" cosa volevate che producessero? Lettori seriali di Dostoevskij? Ma andiamo...

 

 

3.12.11

This is Where I deaw the line #2: Fifty Baddies

Filologicamente, questi cinquanta cattivi vengono prima dei buoni di qualche giorno fa, ma e' sempre un bel vedere. Bel concentrato di citazioni, Mr. Ball!

Barney

2.12.11

Threesome pissing bondage tits

No, il titolo e' sicuramente misleading (e secondo una legge sociologica del Web 2.0 garantira' 100 visite a questa pagina, perche' voi non sapete nulla di bondage, ma loro la' fuori si), ma il contenuto del post e' assolutamente non pornografico.

Sono di ritorno da una giornata di convegno-conferenza-aria fritta, che ha visto due soli momenti interessanti, anzi tre. Il primo attimo decente e' stato il welcome coffee, che avevo adocchiato ieri sul programma esser previsto per ben quarantacinque minuti. Bene, sono arrivato puntuale e il welcome coffee (succhi, caffe', the, pasticcieria fine e mignon salati in abbondanza) e' durato quasi un'ora.

Il secondo momento buono e' stato il lunch, delle 14,45. Che a quell'ora e' buono anche il cartone grigliato... E invece era tutto decente -vino compreso, incredibile- a parte la panna cotta finale, da 5 scarso.

Il terzo momento e' invece quello che ha ispirato il titolo. E' avvenuto che mi stavo appisolando, dopo innumerevoli e inutili sproloqui, tavole rotonde, presentazioni powerpoint che dire "facevano schifo al maiale" e' un insulto al maiale... insomma ero sull'orlo del coma quando -alle 13,20- e' stato richiamato un giovanotto, saltato nei giri precedenti, che doveva presentare in 5 minuti l'azienda per la quale lavora. L'azienda e' Altran. Un gruppone mondiale che solo in Italia ha un duemila dipendenti (meglio: "Consulenti"), e che a detta loro: "...è partner di innovazione e acceleratore di performance", qualsiasi cosa cio' significhi. Per le persone normali: Altran fa body rental, "affitta" giovani e brillanti laureati a multinazionali varie, facendosi pagare 100 e dando 10 al giovane.

Ma questo e' business, baby, e non c'entra nulla con quello che seguira'.

Allora, tornando a stamani, il giovane brillante e piacente ha attaccato la sua presentazione Powerpoint (che non faceva schifo al maiale: faceva schifo all'intera fattoria, da quanto non si leggeva una cippa, i colori erano sbagliati, lo sfondo era osceno e il contenuto inesistente) e a un certo punto mi sono svegliato del tutto. Si, perche' il ragazzo presentava (in italiano, eh?) l'offering della sua azienda, che -ho scoperto immediatamente- era tailored sul cliente, perche' c'era un committment preciso. Poi il giovine ha parlato di harness, e quella era l'unica parola inglese che c'entrasse un minimo con il contesto (era una roba per aziende aerospaziali), per ritornare immediatamente all'offering dell'inizio, e chiudere i suoi cinque minuti di notorieta' bullandosi d'aver visualizzato solo tre slides. Oramai partecipe di cio' che mi succedeva attorno, e curioso di  vedere gli sviluppi successivi, ho preso posto una decina di file piu' avanti, in tempo per assistere alla successiva presentazione. Di un tizio che e' partito incazzato come un picchio che lo facevano parlare dopo l'ambulanza e la banda, e quindi non avrebbe avuto tempo di spiegare le magnifiche sorti e progressive che secondo lui andavano a toccare alle aziende del settore aerospaziale (lui che lavora in tutt'altro settore, ma quando si e' tuttologi questi particolari ci fanno una sega...). Poi, sbollita lievemente la rabbia, il tizio ha pestato sui pedali come Bartali in salita, ed e' stato un crescendo rossiniano di matching, scouting, clusters, brokerage, implementazioni e altre piccolezze sputate con astio e livore verso il pubblico ammutolito da cotale speech senza senso ne' utilita'.

Finito lo show, e' toccato ad un rappresentante di un ente pubblico chiudere l'evento tirando le fila dei discorsi fatti sin li. Il poveraccio era obiettivamente in doppia difficolta': prima di tutto era arrivato -al mattino- ben dopo l'inizio delle danze e quindi s'era perso (??!!!) parecchio, poi dava l'impressione di sapere dell'argomento di cui doveva parlare piu' o meno quanto ne so io di pesca d'altura. E allora, cosa poteva fare il poveraccio alle 14 spaccate, se non bombardare il pubblico oramai agonizzante con sferzate di daylife (?!!), human being (!!!!!), skill, summer session schools e via andare?

E cosa rimaneva da fare a me, se non maledire il giorno in cui non avevo pensato a preparare il giorno prima delle cartelle del bingo con le parole-fuffa al posto dei numeri? La prossima volta le avro' nello zaino, e' una certezza.

 

 

Barney

La mamma dell'imbecille e' sempre incinta

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No, l'imbecliie non e' Oscar Giannino.
Lui si veste molto buffo, con le babbucce di Prada che anche Benny16 ha ai piedi, e il Tamarro, e il cappello rosso. Ma non e' per niente imbecille, e ha tutto il diritto di esprimere le sue idee. Che, lo si sappia negli ambienti di quelli con le mamme sempre pregne, non sono per niente male.
I coglioni sono quelli che l'hanno riempito di uova e pomodori, e che gli hanno impedito di parlare.
Per quel che vale, Giannino ha tutta la mia solidarieta' di persona che non votera' mai un candidato di destra, ne' tanto meno uno fascista...

Barney

Hyperion, Dan Simmons (Fanucci)

Qualche giorno fa Fanucci ha ristampato il primo volume della serie "I canti di Hyperion", di Dan Simmons, all'incredibile prezzo di 4,90 Euro. Prima ancora di continuare a leggere le mie bischerate, vi consiglio di correre alla libreria piu' vicina e comperare "Hyperion": saranno i 4,90 Euro meglio spesi in cultura che vi capitera' mai di investire, ve l'assicuro. Gli altri tre volumi -che dovrete leggere, se comperate il primo- vengono via per 9,90 Euro ciascuno. Che se uno pensa al fatto che "Le prime luci del mattino", il mirabolante ultimo volume per bimbiminkia scritto da Fabio Volo, costa DICIANNOVE FOTTUTISSIMI EURO, attacca a smoccolare ora e termina a Pasqua.

Vabbe', su... Lasciamo perdere lo sterco e parliamo di cose serie.

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Hyperion e' fantascienza classica, una "space opera" che puo' sembrare riservata agli amanti del genere. Invece no: se non avete mai letto nulla di fantascienza, provate ad iniziare con questo libro qua e -forse, superate le prime trenta pagina- capirete come ci si possa appassionare a scenari e situazioni futuristiche e improbabili, a viaggi in criofuga o attraverso portali di teletrasporto, a guerre tra mondi e civilita', tra uomini, intelligenze artificiali e Ouster (i reietti discendenti dei primissimi coloni umani, che si sono evoluti ed adattati alla vita nomade nello spazio), ad astronavi-torcia o astronavi-albero. Tutte queste cose ci sono, ovviamente, ma rimangono sullo sfondo di un romanzo costruito come il Decamerone di Boccaccio o i Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer: sette personaggi che raccontano se stessi e la loro vita l'un l'altro, mentre il plot li spinge inesorabilmente verso il pianeta Hyperion, vero fulcro della storia. Il nome del pianeta e' anche il nome di una delle opere di Jonh Keats, il poeta romantico inglese morto ventiseienne di tisi in Italia nei primi anni del 1800. E Keats e' uno dei personaggi protagonisti della storia, in forma di ibrido uomo-macchina. I sette pellegrini hanno come meta finale le tombe del tempo, un luogo su Hyperion dove il tempo scorre a ritroso dal futuro remoto verso un presente ignoto. A difendere le tombe del tempo c'e' lo Shrike, un essere mostruoso che dilania ed impala le proprie vittime su un albero metallico di spine. Shrike e' il nome inglese dell'averla, un uccello che uccide dilaniando piccoli animali, i quali vengono poi impalati su spine di arbusti.

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Ma la parte veramente imperdibile del libro sono -come gia' detto- i racconti dei sette protagonisti. I personaggi sono diversissimi, e diversi risulteranno i legami di ciascuno con Hyperion e con lo Shrike, in un crescendo di tensione che non si sublima in un finale chiuso, ma rimanda alla lettura dei volumi successivi. I sette metteranno a nudo loro stessi, le loro paure, i loro drammi personali, i dolori che ciascuno ha passato per arrivare sino li'. E' difficile non rimanere colpiti dai repentini e magistrali cambi di registro che Simmons riesce a gestire con mano ferma e sapiente: ad ogni racconto sembra veramente di sentire il protagonista che recita la storia con la sua voce, diversa da quella che l'ha precetudo e da quella che lo seguira'.

Leggetelo, il libro, e scoprirete le storie di Rachel, la figlia del ricercatore Sol Weintraub; di Lamia e dell'androide Jonh Keats, di Siri e del suo mondo in cui i delfini dominavano i mari, del soldato Kassad che ama un'ombra elettronica incontrata per caso durante una simulazione di battaglie, del prete cattolico Padre Hoyt, che su Hyperion trovera' la sua croce... Racconti incredibili per la loro visionarieta', ma allo stesso tempo romantici nel senso letterario del termine, che non si possono rinchiudere nel ristretto recinto della fantascienza: questa e' letteratura, perdio! E di livello eccelso!

 

Barney

 

 

 

 

1.12.11

D'amore, di morte e di altre sciocchezze

Rubo il titolo a Guccini per parlare di Lucio Magri e del suo suicidio assistito.

Da meccanicista convinto non mi riesce di concepire il suicidio come azione plausibile, e forse e' per questo che nutro profondo rispetto per chi lo ha praticato o ci pensa seriamente. Spesso non ce la faccio a capire i motivi del gesto piu' estremo che ci sia, altre volte invece e' relativamente semplice comprenderne il perche'; il caso di Lucio Magri ricade nella seconda fattispecie.

Magri non era "tecnicamente" ammalato di una malattia incurabile: era depresso, molto depresso, si. Ma la depressione si puo' curare, non e' un cancro, ne' la sclerosi laterale amiotrofica.

Magri pero' aveva anche perduto la moglie da poco. E siccome era legatissimo alla compagna, ha deciso che non valeva la pena continuare a vivere da solo.

Ecco, questa cosa m'ha fatto pensare, da uomo, non tanto a come reagirei io nella sua medesima situazione (che la cosa richiederebbe un paio di mesi di autoanalisi, e forse non basterebbero), ma al fatto che non e' la prima volta che un uomo decide, alla morte della compagna, di seguirla nel viaggio eterno. E siccome l'opposto accade meno spesso (sto facendo delle affermazioni basate sul numero di annunci mortuari che riportano "vedova" sotto il nome della novantanovenne morta di vecchiaia, nulla di scientifico, per carita'...), anzi secondo me molto meno spesso... allora ci deve essere una spiegazione. 

Ne parlavo ieri sera con Mrs. Panofsky, e siamo arrivati alla ovvia conclusione che se e' vero che i suicidi di mariti rimasti soli sono di piu' rispetto a quelli delle mogli rimaste sole, allora cio' significa che l'uomo regge molto meno bene della donna i dolori e gli sconquassi dell'anima. 

La donna si riprende, continua a tirare avanti imperterrita spesso per anni dopo la morte del marito (le mie nonne sono sopravvissute ai loro mariti, una per una trentina di anni, cosi' come la nonna di Mrs. Panofsky morta vedova a 103 anni mentre era in vacanza). L'uomo cade in depressione, e a volte si suicida. Sara' una questione fisiologica, ci sara' una componente evolutiva che spiega la cosa (e una potrebbe essere che le guerre le han sempre fatte gli uomini, e nelle guerre si muore parecchio, e le donne rimangono vedove ed han bisogno di altri mariti...), ma il dato di fatto e' che le donne sopravvivono spesso ai loro compagni, e tirano avanti abbastanza disinvoltamente, parecchie volte addirittura cambiando compagno.

Ecco, tutto questo per dire cosa? Che le donne sono -da questo punto di vista e secondo il mio modestissimo parere- molto, molto piu' forti degli uomini. E che chi non capisce il motivo del suicidio di Magri e' un coglione insensibile, anzi diciamo pure una merda d'uomo che non ha mai amato una donna, cosi' chiariamo meglio il mio punto di vista.

Chiudo con un brano da "D'amore, di morte e di altre sciocchezze", la canzone piu' famosa e piu' bella del CD. Non parla espressamente di morte, ma e' una delle piu' belle dichiarazioni d'amore scritte dal cantautore di Pavana: Cyrano. Come dice il Guccio, "tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali!"

Barney

 

30.11.11

This is where I draw the line

8 Gadgets That Lie to You Every Day

Interessante analisi di una serie di aggeggi che ci fregano sistematicamente tutte le volte che li usiamo.
Dalle bilance al pulsante per chiamare il verde agli attraversamenti pedonali, dall'indicatore del livello di carburante dell'auto alle tacche di segnale sul cellulare...

Barney

xkcd: Space Launch System

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Eh... Qua l'alt-text e' indispensabile per ridere due volte :-)

Barney

29.11.11

Be optimistic, be darwinian!

Tutti i complottardi e gli antimainstreamers danno oramai per spacciati sia l'Italia, sia l'Euro, sia la UE, e anche il Papa pare non stia benissimo...

Le analisi di questi corvi sapienti sono piene di "ve l'avevo detto da sei anni, io!", di "massoni! Poteri forti! Goldman Sachs! Trilateral Commission! Bilderberg!", di "e' colpa dell'EurodiProdi!!!!!"  e via andare di puttanate varie, di -infine- fosche previsioni che differiscono solo per la data in cui dovrebbero avverarsi.

Lo spread continua a essere compulsato piu' della Madonna Pellegrina di Santiago del Pilar, con esattamente lo stesso effetto pratico che l'adorazione della Madonna Pellegrina di Santiago del Pilar ha sulla vita di ciascuno di noi (direi zero, cosi' a spanne...), e i tassi dei BOT/CCT/BPT sono stabilmente sopra i sette punti, anche per quelli a due mesi.

In sintesi: le cassandre la vedono particolarmente nera, e forse tutti i torti non li hanno...

Bene: in questo quadro fosco e cupo, in cui la distinzione tra cacca e cioccolata pare banale e immediata (e no: pare proprio NON sia nutella, quella roba laggiu'...) io mi sento moderatamente ottimista.

Ottimismo1

Mi sento ottimista perche' ho un vantaggio strategico rispetto alla stragrande maggioranza della popolazione: ho una laurea in scienze biologiche. Non l'ho mai sfruttata, la mia laurea -anche perche', diciamoci la verita': non e' che serva a moltissimo esser laureati in scienze biologiche...-, ma il fatto di avere studiato l'evoluzione degli esseri viventi, la selezione naturale, l'adattamento, le relazioni tra organismi differenti... mi portano a pensare che in un rapporto tra un ospite ed un parassita lo scopo di quest'ultimo non e' mai quello di ammazzare l'ospite. Il parassita ha tutto l'interesse a tenere in vita la fonte del suo facile sostentamento.

Ecco: noi (inteso come "le persone normali") siamo l'ospite. I parassiti sono gli speculatori, i traders, le merchant banks, gli stronzi che si autodichiarano "l'1% della popolazione". Loro non vogliono ucciderci: vogliono sfruttarci ancora, perche' se noi schiantiamo, schiantano anche loro. Loro hanno bisogno di qualcuno da sfruttare.

Tutto cio' e' confortante per due motivi. Il primo l'ho gia' detto: i parassiti non hanno alcun interesse a uccidere l'ospite, e quindi non v'e' pericolo di un crollo dell'Euro, ne' della disgregazione dell'Europa che ha le sue belle radici cristiane, ne' vi saranno invasioni di grigi/rettiliani/omini verdi al soldo del club Bilderberg, e ci risparmieremo pure le cavallette.

Il secondo motivo e' in realta' per me il primo: stanti cosi' le cose, se loro non possono fare a meno di noi, noi invece sicuramente potremmo vivere meglio senza di loro. Qualsiasi organismo tende a staccarsi dai coglioni i parassiti, a meno che essi non si trasformino in simbionti che apportano qualcosa di utile all'ospite. Se il parassita rimane  un parassita, non c'e' alcun motivo per l'ospite di sopportarlo. Allora, capite che vivere con la prospettiva di rovinare una decina di queste piccole merdine che sfruttano il 99% del mondo, di questi inutili succhiasangue evaditasse, beh... e' molto meglio che vivere con il terrore della crisi. No?

Darwin ha vinto contro i bigotti e i cattotalebani: puo' vincere tranquillamente anche contro Adam Smith, Karl Marx, Colbert, Vaciago e tutti i cazzo di raider di Wall Street. Basta aver fiducia, in lui e nel lungo periodo. Fidatevi di Charles: miliardi di anni di evoluzione non possono essersi sbagliati. 

Barney

 

28.11.11

xkcd: Privacy

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Sarebbe stata da aggiungere alle leggi di Murphy, da giovani... :-)

Barney

27.11.11

Volete misurare la caducita' della vostra vita? (un post apotropaico)

E' facile! Basta comperare una lampada a LED. Quegli aggeggetti che una volta venivano usati esclusivamente per i telecomandi a raggi infrarossi, e oggi sono ubiqui e onnipresenti dai cellulari alle automobili di lusso. Questi cosetti qua, insomma:

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Queste "lampadine" (che non sono lampadine per nulla! Sono diodi!) stanno rivoluzionando il mondo dell'illuminazione, perche' consumano pochissimo, sono iperefficienti ed hanno una vita operativa enorme. I piu' scarsi sono venduti per poter funzionare 20.000 ore, ma parecchi raggiungono le 100.000 ore. Ore di funzionamento continuo, sia chiaro; ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, 20.000 ore di vita per una lampada a LED di IKEA sono circa due anni e un paio di mesi. Ma siccome la lampada sta accesa per -diciamo- un quinto di giornata se va male gia' questa vita operativa e' di un undici anni circa.

E siamo nel worst case: una lampadina che ha una vita operativa di 100.000 ore e' facile che possa "vivere" per una quarantina di anni.Pensateci, quando di anni voi ne avrete cinquanta o sessanta: la lampadina del vostro comodino vi sopravvivera', molto proprobabilmente.

Tanto che in molti cimiteri le municipalizzate stanno passando ai LED, per illuminare le candele votive sulle tombe: almeno la luce sara' eterna -o qualcosa che all'eternita' si avvicina-...

 

Barney

26.11.11

C'e' del talento, nei Paesi Baschi

"Dei Gaztelumendi" non poteva che essere un nome basco, ma il talento del ragazzo quando ha in mano matita e tavoletta grafica non mi pare si possa discutere. Il suo blog merita una visita, ma merita una visione anche questo fantastico time lapse che riduce a undici minuti molte ore di disegno. Il soggetto e' la copertina di un fumetto basco che si intitola Xabiroi.

Qua c'e' il risultato finale a bassa risoluzione, per chi non ha tempo e pazienza (l'alta risoulzione la trovate sul sito di Dei):

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Notevole, anziche' no...

 

 

BArney

25.11.11

La minzione di Rosco

Uscita ieri la biografia di Vasco Bossi (il cantante coi capelli grassi), che si intitola "La versione di Vasco". Perche' sapete tutti che l'artista di Carugate sul Brembo (o di Modena, o di dove vi pare) e' originalissimo sia nella musica che nei tytoli dei suoi libri, innumerevoli e innominabili, oltre che irrammentabili e illeggibili. E invece i dischi: ve li raccomando...

Il commento di Barney esce invece solo oggi, ed e' il seguente:

"Estiquaatzi!"

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Barney

Life, the Universe and Everything

Non e' esattamente "42", ma ci si avvicina dannatamente. Un'opera "globale", che coglie la weltanschauung di una generazione, a sapere cosa vuol dire weltanschauung...

Insomma, ecco a voi l'incredibile "picture of everything"

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L'originale viene via per 250.000$, ma non ne vale la pena, una visita al sito invece si, cosi' come l'acquisto de. Secondo l'artista, manca Itle, poi piu' o meno ci sono tutti (ma lo stesso autore dice che ha dimenticato Arnold, i MioMiniPony e i Green Day).

 

Barney

24.11.11

La fusione omeopatica e la sucussione fredda

E' sempre fonte di stupore, per me, verificare come i fuffari, i complottardi, i seguaci dell'antimainstream a tutti i costi... quelli cui "la scienza ufficiale", maanche "la storia ufficiale" gli fa una sega insomma, convergono tutti -immancabilmente- verso comportamenti e tentativi di ragionamento logico (??!!!) che assomigliano al fanatismo religioso (sia islamico che cattolico, sia chiaro).

Uno dei punti "forti" dei seguaci dell'E-Cat bolognese, ad esempio, -L'E-Cat e' l'attuale pietra filosofale energetica che dovrebbe affrancare il mondo dal giogo del petrolio e del nucleare sporco a brevissimo ("oggi no, domani forse, dopodomani sicuramente"), la maGgica macchina che nessuno sa come e' fatta  ne' come funzioni- e' che ha l'endorsement senza "se" e senza "ma" di un premio Nobel per la Fisica, Brian Josephson.

La notizia e' del tutto vera: Josephson e' un fisico di chiara fama, ha ricevuto il Nobel nel 1973, ed e' assolutamente convinto che l'E-Cat funzioni. Quello che i seguaci di Andrea Rossi si dimenticano di dire e' che Josephson, settantunenne, e' da tempo impegnato nel progetto "Unificazione Mente-Materia", e che e' un appassionato sostenitore della veridicita' dei fenomeni paranormali. Insomma: l'ultima parte del suo Curriculum Vitae e' -quanto meno- discutibile, e la prova ce la da direttamente la sua pagina personale. Una conferma dell'eccentricita' di Josephson in questi ultimi anni me l'ha data un fisico dell'University College London, che ho conosciuto di recente. Il fisico mi ha detto che Josephson e' famoso in UK perche' sta cercando di indagare sulle differenze chimiche e fisiche dell'acqua di Lourdes rispetto all'acqua normale. Sorprendentemente per lui -ma devo dire non per me- al momento la ricerca e' a un punto morto. Ma aver tirato in ballo l'acqua di Lourdes mi permette di saltare all'altro argomento della serata: l'omeopatia.

Quello che oggi si chiama "omeopatia" e' -detto in estrema sintesi- un business da centinaia di milioni di Euro l'anno che pochissimo ha a che vedere con le estrose e poco scientifiche teorie di Samuel Hahnemann. Vi son talmente tante cose che differenziano il signor Boiron da Hahnemann che non basterebbe un mese per descriverle. Basti sapere che solo il fatto che Boiron vende "Oscillococcinum" come cura universale per l'influenza e' -per gli omeopati ortodossi- una bestemmia carpiata con triplo avvitamento. Ma lasciamo stare le questioni di bassa lega e di alto guadagno monetario, e vediamo come i seguaci dell'omeopatia moderna si avvalgono di un appoggio altrettanto famoso rispetto all'E-Cat. E' storia degli ultimi anni, infatti, il nuovo corso di ricerche del premio Nobel 2008 per la medicina Luc Montagnier, il quale -affiancato anche dal fisico italiano Emilio Del Giudice, curiosamente pioniere delle ricerche sulla fusione fredda...- s'e' messo a studiare le incredibili capacita' di trasmissione dell'informazione a distanza (si, wireless... Giuro!!!) dell'acqua, meccanismo che supporterebbe enormemente l'omeopatia nel caso si rivelasse vero (ma non vi preoccupate: le possibilita' sono veramente poche :-)).

Insomma: se le teorie alternative non hanno sufficienti basi teoriche / sperimentali, la parola di supporto di un premio Nobel e' vista come la prova decisiva della bonta' di queste ardite ipotesi scientifiche. Per approfondire molto piu' scientificamente l'argomento, potete leggere qui, e qua. La rete e' infatti -fortunatamente- piena di roba interessante che dimostra scientificamente come  l'omeopatia non funziona quasi per nessuno. A parte per il signor Boiron, per il quale funziona alla grandissima, direi.

Barney

21.11.11

xkcd: Money

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Immensa tavola di Randall, immensa in tutti i sensi. Da salvare e stampare, in formato almeno A3.

Barney

20.11.11

Date una carezza ai vostri bambini... E comperategli il pony!

Ma le quindicimilacentododici scimmie elettriche, sognano libri di carta?

La teoria delle diecimila scimmie, dell'opera omnia di Shakespeare, e della montagna di cacca l'ho gia' spiegata qua.

Ma oggi tocca ritirare fuori il concetto, perche' ho trovato in giro una notizia che mi pareva una presa per i fondelli.

E invece no.

E invece, e' tutto vero.

Se avete seguito il link qua sopra, siete sul vero sito di Amazon.it.

La stessa cosa succede pero' su Amazon.com, e su Amazon.fr, e .de, e cosi' via.

In pratica, c'e' una casa editrice (overstatement di quelli grossini...) che si chiama "Books Llc, wiki series" e c'e' uno scrittore che in italiano e' "fonte: Wikipedia", e in inglese sara' "source: Wikipedia" che assieme hanno in catalogo QUINDICIMILACENTODODICI (si, avete letto bene: 15.112) libri su Amazon.it. Tutti con la copertina orrbilimente simile, tutti con titoli assurdi, tutti -semplicemente- realizzati da un robot informatico che prende voci di Wikipedia a caso, le organizza in un documento stampabile, e le mette in commercio. Anche su Amazon, forse solo su Amazon. E allora, andiamo a vedere una selezione di titoli, tutti attualmente acquistabili in brossura:

  • Cucina Ligure: Cucina Genovese, Cucina Spezzina, Formaggi Liguri, Prodotti Agroalimentari Tradizionali Della Liguria, Stoccafisso, di Fonte Wikipedia (Brossura - lug. 2011). Euro 9,52
  • Album Di Boy George: Tense Nervous Headache, Spin Dazzle--At Worst... the Best of Boy George and Culture Club, Lucky for Some, Sold, di Fonte Wikipedia (Brossura - lug. 2011). Euro 9,52
  • Tranvie in Italia: Tranvie Dismesse in Italia, Tranvie Future in Italia, Tranvie in Campania, Tranvie in Friuli-Venezia Giulia, di Fonte Wikipedia (Brossura - lug. 2011). Euro 9,78
  • Apparizioni Mariane: Apparizioni E Altre Manifestazioni Mariane, Medaglia Miracolosa, Madonna Di Fatima, Miracoli Di Lourdes, Mayo, di Fonte Wikipedia (Brossura - lug. 2011). Euro 13,46

Le differenze di prezzo sono dovute al diverso numero di pagine, ovviamente. Come commenta eschaton sul suo blog, sparare a mitraglia come fa il nostro amato scrittore "fonte: Wikipedia" non costa nulla. Il libro (oddio... Libro mi pare una parola veramente grossa per questa roba qua...) verra' stampato fisicamente solo se un enorme coglione decide di comperare una roba come questa qua a Euro 13,82:

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Ma la legge delle probabilita' e' tutta a vantaggio dell'editore, che basa il suo guadagno sulla quantita' di enormi coglioni che circolano liberi per l'intero pianeta.

Cosi' tanti che fino alla settimana scorsa avevamo Silvio Berlusconi come Presidente del Consiglio, in Italia...

 

Barney

"The Musical Box", Genesis

M'e' ricapitato tra le mani stamattina "Nursery Crymes" dei Genesis, l'unico loro album insieme a "Selling England by the Pound" (e se volete metteteci pure "Foxtrot") che io salverei dei maestri del progressive rock inglese.

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O non dipendera' mica dal fatto che sin li' a scrivere i testi delle canzoni, parte delle musiche e soprattutto a cantare c'era un certo Peter Gabriel, e non Phil Collins, arrivato proprio agli inizi delle registrazioni di "Nursery Crymes"? Noi di Voyager pensiamo proprio di si...

E allora, ecco una bella versione live di "The musical box", canzone spettacolare per quanti cambiamenti di ritmo ha dentro, e per come Gabriel riesce a gestirli.

Il testo e' quanto di meno gioioso si possa immaginare: e' la storia di una bambina che decapita con la mazza da cricket il suo compagno di giochi. la fanciulla e' proprio quella che appare nella copertina del disco. Questi ritorna dal regno dei morti per chiederle, al termine del brano, di toccarlo ("Why don't you touch me, now?" urla Gabriel). Ma l'arrivo della governante (anch'essa ritratta sulla copertina) che scaglia contro lo spettro un carillon (il musical box del titolo) interrompe la scena.

Gran bel pezzo, che puo' essere gustato mentre si leggono i deliri cattotalebani sul rock satanico dal sito dal quale ho estratto l'immagine della copertina.

 

Barney