11.1.12

Sudden death, da bere. E qualcosa pure da mangiare...

In trasferta a Bruxelles, dopo avere omaggiato ieri sera il piatto nazionale belga (che consisterebbe nel "moules-frites", ossia cozze a quintali e patatine fritte a vagoni) e avere pranzato oggi a una steak house niente male, mi ritrovo con i colleghi a vagabondare verso l'ora di cena dalle parti della Grand Place. Senza una meta, e appena sfuggiti ai buttadentro dei classici locali da turisti delle viuzze attorno alla piazza, ci dirigiamo verso l'albergo quando mi appare una visione:

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E' l'ingresso della Brasserie "A la mort subite", che significa alla "morte improvvisa", e come nel caso della traduzione amerregana ha a che fare con un giUoco. Nello specifico, l'ultima mano di una partita a dadi, secca. Chi perde, perde tutto: "muore" improvvisamente. 

E un posto con un nome cosi' e un aspetto cosi' maledettamente retro', da romanzo di Simenon, non poteva che essere la meta finale per la cena. Roba da mangiare: pochina e passabile (in verita' spero di scamparmi gastriti o peggio...), servizio simpatico e approssimativo, ma posto da non mancare e birre alla spina da provare senza alcun timore: e' roba buonissima.

 

Barney

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