18.2.12

Ricordo di Faber, parlando di cover e di crisi

Oggi sarebbe stato il settantaduesimo compleanno di Fabrizio de Andre'. Faber invece se ne e' andato in punta di piedi, dopo una feroce malattia, tredici anni fa, e se ne e' andato lasciando il paese orfano d'un cantore del suo tempo come pochi sono stati: cinico, feroce, visionario, poetico, romantico... Uno scrittore con una voce stupenda, piuttosto che un cantautore.

Di lui ci restano i suoi dischi -centellinati in quasi quarant'anni di carriera a ritmi che poco avevano a che spartire con lo star system, che richiede uscite se non semestrali almeno ad ogni Natale (cosi' la strenna e' bell'e che pronta)-, i suoi scritti e le magnifiche traduzioni di poesie e canzoni di artisti stranieri, da Brassens a Villon ed Edgard Lee Masters, da Leonard Cohen a Bob Dylan.

Ricordo, anni fa, ad un convegno in Spagna una signora canadese molto fricchettona che suonava e cantava (benissimo) le canzoni di Cohen. Una sera le dissi che in Italia c'era un cantautore che aveva rifatto "Giovanna d'arco" e "Suzanne". Lei chiese cosa cavolo aveva messo il tizio sulla musica di Suzanne (le parole sono infatti assai da scoppiati...) e io risposi che, semplicemente, aveva tradotto il testo. Con piu' o meno tutti i concetti e le parole dell'originale.

Esattamente come succede con "Via della poverta'", splendida ballata di Dylan che chiude uno dei suoi album piu' belli ("Highway 61 revisited", e non so se rendo...). Mi tocca mettere qua sotto i due testi, e le due versioni cantate perche' entrambe sono molto belle. E poi, in tempi di crisi economica, entrambe paiono adatte.

“Desolation Row”, © Bob Dylan

 

They’re selling postcards of the hanging

They’re painting the passports brown

The beauty parlor is filled with sailors

The circus is in town

Here comes the blind commissioner

They’ve got him in a trance

One hand is tied to the tight-rope walker

The other is in his pants

And the riot squad they’re restless

They need somewhere to go

As Lady and I look out tonight

From Desolation Row

 

Cinderella, she seems so easy

“It takes one to know one,” she smiles

And puts her hands in her back pockets

Bette Davis style

And in comes Romeo, he’s moaning

“You Belong to Me I Believe”

And someone says, “You’re in the wrong place my friend

You better leave”

And the only sound that’s left

After the ambulances go

Is Cinderella sweeping up

On Desolation Row

 

Now the moon is almost hidden

The stars are beginning to hide

The fortune-telling lady

Has even taken all her things inside

All except for Cain and Abel

And the hunchback of Notre Dame

Everybody is making love

Or else expecting rain

And the Good Samaritan, he’s dressing

He’s getting ready for the show

He’s going to the carnival tonight

On Desolation Row

 

Now Ophelia, she’s ’neath the window

For her I feel so afraid

On her twenty-second birthday

She already is an old maid

To her, death is quite romantic

She wears an iron vest

Her profession’s her religion

Her sin is her lifelessness

And though her eyes are fixed upon

Noah’s great rainbow

She spends her time peeking

Into Desolation Row

 

Einstein, disguised as Robin Hood

With his memories in a trunk

Passed this way an hour ago

With his friend, a jealous monk

He looked so immaculately frightful

As he bummed a cigarette

Then he went off sniffing drainpipes

And reciting the alphabet

Now you would not think to look at him

But he was famous long ago

For playing the electric violin

On Desolation Row

 

Dr. Filth, he keeps his world

Inside of a leather cup

But all his sexless patients

They’re trying to blow it up

Now his nurse, some local loser

She’s in charge of the cyanide hole

And she also keeps the cards that read

“Have Mercy on His Soul”

They all play on pennywhistles

You can hear them blow

If you lean your head out far enough

From Desolation Row

 

Across the street they’ve nailed the curtains

They’re getting ready for the feast

The Phantom of the Opera

A perfect image of a priest

They’re spoonfeeding Casanova

To get him to feel more assured

Then they’ll kill him with self-confidence

After poisoning him with words

And the Phantom’s shouting to skinny girls

“Get Outa Here If You Don’t Know

Casanova is just being punished for going

To Desolation Row”

 

Now at midnight all the agents

And the superhuman crew

Come out and round up everyone

That knows more than they do

Then they bring them to the factory

Where the heart-attack machine

Is strapped across their shoulders

And then the kerosene

Is brought down from the castles

By insurance men who go

Check to see that nobody is escaping

To Desolation Row

 

Praise be to Nero’s Neptune 

The Titanic sails at dawn

And everybody’s shouting

“Which Side Are You On?”

And Ezra Pound and T. S. Eliot

Fighting in the captain’s tower

While calypso singers laugh at them

And fishermen hold flowers

Between the windows of the sea

Where lovely mermaids flow

And nobody has to think too much

About Desolation Row

 

Yes, I received your letter yesterday

(About the time the doorknob broke)

When you asked how I was doing

Was that some kind of joke?

All these people that you mention

Yes, I know them, they’re quite lame

I had to rearrange their faces

And give them all another name

Right now I can’t read too good

Don’t send me no more letters, no

Not unless you mail them

from Desolation Row

 

 

 “Via della poverta’”, © de Andre’-De Gregori,

 

Il Salone di bellezza in fondo al vicolo

è affollatissimo di marinai

prova a chiedere a uno che ore sono

e ti risponderà "non l'ho saputo mai".

Le cartoline dell'impiccagione

sono in vendita a cento lire l'una

il commissario cieco dietro la stazione

per un indizio ti legge la sfortuna

e le forze dell'ordine irrequiete

cercano qualcosa che non va

mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera

su via della Povertà.

 

Cenerentola sembra così facile

ogni volta che sorride ti cattura

ricorda proprio Bette Davis

con le mani appoggiate alla cintura.

Arriva Romeo trafelato

e le grida "il mio amore sei tu"

ma qualcuno gli dice di andar via

e di non riprovarci più

e l'unico suono che rimane

quando l'ambulanza se ne va

è Cenerentola che spazza la strada

in via della Povertà.

 

Mentre l'alba sta uccidendo la luna

e le stelle si son quasi nascoste

la signora che legge la fortuna

se n'è andata in compagnia dell'oste.

Ad eccezione di Abele e di Caino

tutti quanti sono andati a far l'amore

aspettando che venga la pioggia

ad annacquare la gioia ed il dolore

e il Buon Samaritano

sta affilando la sua pietà

se ne andrà al Carnevale stasera

in via della Povertà.

 

I tre Re Magi sono disperati

Gesù Bambino è diventato vecchio

e Mister Hyde piange sconcertato

vedendo Jeckyll che ride nello specchio.

Ofelia è dietro la finestra

mai nessuno le ha detto che è bella

a soli ventidue anni

è già una vecchia zitella

la sua morte sarà molto romantica

trasformandosi in oro se ne andrà

per adesso cammina avanti e indietro

in via della Povertà.

 

Einstein travestito da ubriacone

ha nascosto i suoi appunti in un baule

è passato di qui un'ora fa

diretto verso l'ultima Thule,

sembrava così timido e impaurito

quando ha chiesto di fermarsi un po' qui

ma poi ha cominciato a fumare

e a recitare l'A B C

ed a vederlo tu non lo diresti mai

ma era famoso qualche tempo fa

per suonare il violino elettrico

in via della Povertà.

 

Ci si prepara per la grande festa

c'è qualcuno che comincia ad aver sete

il fantasma dell'opera

si è vestito in abiti da prete

sta ingozzando a viva forza Casanova

per punirlo della sua sensualità

lo ucciderà parlandogli d'amore

dopo averlo avvelenato di pietà

e mentre il fantasma grida

tre ragazze si son spogliate già

Casanova sta per essere violentato

in via della Povertà.

 

E bravo Nettuno mattacchione

il Titanic sta affondando nell'aurora

nelle scialuppe i posti letto sono tutti occupati

e il capitano grida "ce ne stanno ancora",

e Ezra Pound e Thomas Eliot

fanno a pugni nella torre di comando

i suonatori di calipso ridono di loro

mentre il cielo si sta allontanando

e affacciati alle loro finestre nel mare

tutti pescano mimose e lillà

e nessuno deve più preoccuparsi

di via della Povertà.

 

A mezzanotte in punto i poliziotti

fanno il loro solito lavoro

metton le manette intorno ai polsi

a quelli che ne sanno più di loro,

i prigionieri vengon trascinati

su un calvario improvvisato lì vicino

e il caporale Adolfo li ha avvisati

che passeranno tutti dal camino

e il vento ride forte

e nessuno riuscirà a ingannare il suo destino

in via della Povertà.

 

La tua lettera l'ho avuta proprio ieri

mi racconti tutto quel che fai

ma non essere ridicola

non chiedermi "come stai",

questa gente di cui mi vai parlando

è gente come tutti noi

non mi sembra che siano mostri

non mi sembra che siano eroi

e non mandarmi ancora tue notizie

nessuno ti risponderà

se insisti a spedirmi le tue lettere

da via della Povertà.

 

Ci sarebbe poi la versione punk (?!!!) dei "My Chemical Romance", che chiude "Watchmen" sui titoli di coda, ma vorrei evitare moccoli, e quindi chi la vuole sentire se la recuperi. A me fa ridere.

 

Barney

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