31.3.12

Corsi e ricorsi storici: propaganda disneyana per spingere gli americani a pagare le tasse. Nel 1943...

Un fantastico cartoon di Walt Disney, disegnato e prodotto in piena seconda guerra mondiale. C'era bisogno di sacrifici per sostenere la macchina bellica, e il sacrificio migliore che uno potesse fare era pagare le tasse. Per schiantare, con nuovi aerei, corazzate e cannoni, il nemico nazifascista:

Retorica a vagonate che torna utile anche di questi tempi. Con la differenza che il nemico da schiantare non si dice quale e' :-)

 

 

Barney

 

 

xkcd: Reviews

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E' -come spesso capita per le cose disegnate da Randall- assolutamente vero: adesso piu' o meno tutto si fa controllando prima il feedback sulla Rete.

Barney

"La generazione", Simone Lenzi (Dalai editore)

Il fatto che si possa esordire come scrittore alla mia stessa eta' mi permette di continuare a sperare. Pero' siccome so bene chi e' l'esordiente, e sono perfettamente consapevole che "esordiente" in questo caso e' un understatement enorme, ritorno immediatamente coi piedi per terra.

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Il libro di oggi, che segna l'esordio ufficiale per il suo autore sulle scene editoriali, e' "La generazione". Lo scrittore risponde al nome di Simone Lenzi, ed e' noto perche' fa il cantante e il compositore dei testi dei Virginiana Miller, storico gruppo livornese che da vent'anni produce ottima musica nel panorama indie italico. Che Lenzi sappia scrivere ce lo dimostra proprio la produzione musicale dei Virginiana e il fatto che Simone Marchesi, assistant professor di letteratura francese ed italiana a Princeton, ha dedicato alle parole delle loro canzoni un saggio: "Traccia fantasma. Testi e contesti per le canzoni dei Virginiana Miller" uscito per i tipi di Erasmo nel 2005.
"La generazione" del libro riguarda l'atto di generare, e quindi il riprodursi, il partecipare alla realizzazione di un nuovo essere vivente. Lenzi racconta, usando sempre la prima persona, la storia di una coppia di toscani (lui toscano di sicuro, lei in effetti non so...) non ancora quarantenni, che non riescono ad avere un figlio (a generare, quindi), ed intraprendono dunque il percorso della procreazione assistita. L'argomento non e' certo cosi' appealing come le trame di Moccio Moccia (Bibi che s'innamora di Step, ma tromba col babbo di Gegio finche' non scopre che il vecchio genitore e' un cripto-finocchio con l'idea di cambiare sesso. Bibi quindi si uccide tagliandosi le vene della caviglia con un Motorola Razr), ne' cosi' lieve come i romanzi di Fabio Volo (nomen omen...); ci vuole quindi un certo impegno nel leggerlo, nell'immedesimarsi nel narratore e nell'immaginarsi il doloroso percorso alla ricerca della capacita' generativa della coppia. Percorso in cui, come dice spesso Lenzi, il maschio e' li' per un compito di bassissima lega, di quasi nulla responsabilita', direi di supporto. E ammetto che lo sforzo e' duplice per chi -come me- figli ne ha e non ha dovuto faticare molto (ma direi piuttosto "nulla") per averne.
Per il lettore occasionale da best seller (quello che si fionda al supermercato per comperare l'ultimo Gramellini, il nuovo Vasco Rossi o il Camilleri d'annata) avere per le mani questo agile volumetto potrebbe risultare inoltre assai pericoloso, si' tanti sono i rimandi ad autori e filosofi classici greci e romani e a ricercatori di secoli fa (da Lazzaro Spallanzani ad Antoni van Leeuwenhoek, l'olandese inventore del primo microscopio che -come tutti i biologi sanno- ingrandiva grazie a una goccia di acqua o a una minuscola lente, ad Antonio Vallisneri e Francesco Redi). Non so quindi se il romanzo vendera' quanto merita (e' sicuramente scritto bene, e mai banale), e spero vivamente che non venda solo nell'ambito di coloro che hanno realizzato lo stesso percorso umano dei protagonisti (vulg.: tra le famiglie che hanno intrapreso la strada della fecondazione assistita).
Nel tentativo di farne vendere un paio di copie in piu', provo a raccontare qualcosa del contenuto (consapevole che non conto nulla, e che solo una passatina da fabiofazio decide, in Italia, quali libri si devono leggere e quali no).
Il protagonista fa il portiere di notte, e si "scambia" al mattino il posto nel letto con la moglie, che ovviamente si sveglia alle 7 e si prepara per andare al lavoro come tutte le persone normali. I due (di cui Lenzi non ci dira' mai i nomi) vivono in controfase perfetta una vita che risulta essere tutto sommato abbastanza normale. Il portiere di notte vive le lunghe serate al lavoro leggendo o andando in giro in rete, i pochi ma importanti compiti a lui assegnati svolti con coscenziosa puntualita' entro le due del mattino. Finche' marito e moglie non decidono di provare ad avere un figlio, figlio che in lunghi anni di matrimonio non e' mai arrivato.
Il portiere ci dice che la differenza tra lui e sua moglie in questo ambito e' che lui "vorrebbe" avere un figlio (in realta' preferirebbe una figlia), lei lo "vuole". E la volonta' della donna li smuove verso il tentativo di procreazione assistita: le visite, la conta spermatica per lui e i saggi ormonali per lei, le iniezioni di ormoni nella pancia di lei e gli integratori vitaminici per entrambi, in attesa del giorno del prelievo degli ovociti e degli spermatozoi, ed infine dell'impianto degli embrioni. Con -in tutta questa trafila che viene raccontata con trasporto ma anche con soprendente levita'- lui che cerca di razionalizzare le paure di lei, di proteggerla in qualche modo dalle prescrizioni sadiche di medici ed analisti, quasi a rivendicare per il maschio un ruolo molto piu' attivo che nella "normale" generazione.
Un bel libro, da leggere e far leggere anche alle moglie/compagne, perche' Lenzi possiede una sensibilita' che a mio avviso lo rende adattissimo a rappresentare un lato dell'animo degli uomini che spesso essi stessi cercano di tenere nascosto.
Noi uomini siamo tutti un po' portieri di notte, insomma: sia che abbiamo figli, sia che non ne abbiamo.

Volevo chiudere con "Breve apparizione di un vampiro", ma credo che questa qua sia molto piu' in tema:

"non ho avuto ne' figli, ne' gloria, o potere. Soltanto canzoni..."

Barney

30.3.12

Servizio Pubblico: traduzione in italiano corrente dell'ultimo camion di puttanate dichiarate da Andrea Rossi in un'intervista in inglese (SECONDA PARTE)

Continuo la traduzione della intervista ad Andrea Rossi, l'uomo dell'E-Cat, apparsa nei giorni scorsi su "Oilprice.com" con il sobrio titolo

"I potenziali illimitati dell'E-Cat: una intervista con Andrea Rossi"

Come nella prima puntata, "JB" e' l'intervistatore James Burgess, e "AR" e' - ma va?- Andrea Rossi. "NdB" (Nota del Bischero) definisce invece l'intervento mio, che -per comodita' dei leghisti e dei veri credenti della Chiesa del Monaco Diaccio Marmato degli Ultimi Giorni- e' colorato in rosso.

Riporto l'ultima accoppiata domanda.risposta e poi vò ad iniziare senza porre altro inutlie tempo in mezzo.

JB: La transizione completa alla fusione nucleare probabilmente potrebbe durare decenni [NdB: nel caso che la fusione fredda funzioni, caro il mio pallette. No?]. I costi sempre piu' alti dei prodotti petroliferi potranno essere un incentivo, ma il fornire il prodotto a sette o otto miliardi di persone sara' un compito improbo. Una volta che lei avra' i brevetti, quali sono i suoi piani per la produzione e la distribuzione? 

AR: Roma non e' stata costruita in un giorno. Provo a seguire la stessa filosofia, e porto la stessa pazienza. Lo sviluppo progredira' esponenzialmente man mano che andiamo avanti, fino a livelli che oggi non possiamo immaginare, ma per adesso ci stiamo focalizzando nella realizzazione di una linea di produzione in grado di produrre un milione di E-Cat l'anno.

JB: Pensa che le accuse che le sono state mosse in passato, in relazione al caso Petroldragon [NdB: la storia la si puo' leggere qui], ha ostacolato l'accettazione della sua macchina E-Cat? Anche se poi e' stato scagionato da tutte le accuse, pensa che la gente si aspetti che lei venga smascherato come un truffatore?

AR: Francamente, non ho tempo per pensare a queste cose. Per me la questione e' irrilevante, quel che conta e' il mio lavoro, e su quello saro' poi giudicato.

JB: Ma con cosi' tanti scienziati che bollano le LENR come un fenomeno impossibile, cosa la fa continuare con i suoi studi? Perche' pensa che siano loro a sbagliarsi?

AR: Non sto nemmeno ad ascoltare chi mi dice che dovrei smetterla. Proprio non ho tempo. [NdB: questa continua e reiterata rivogata sulla mancanza di tempo si scontra con le numerose interviste, video, interventi di AR su siti, giornali, televisioni e quant'altro. Ma forse e' quello il tempo che gli manca :-)]

JB: Comunque, lei non ha ancora permesso a nessuno di studiare accuratamente gli intricati meccanismi che sono dentro la sua macchina, sostenendo che i brevetti che ha richiesto non sono ancora stati concessi [NdB: in sostanza Rossi sostiene da sempre che se facess vedere ora come funziona la sua invenzione, tutti gliela copierebbero]. Questa mancanza di trasparenza ha avuto come risultato una enorme quantita' di scetticismo. Una volta che le verranno concessi i brevetti [NdB: non sarebbe meglio dire "SE" le verranno concessi i brevetti, caro il mio pallette?], lei rivelera' informazioni piu' dettagliate sull'E-Cat?

AR: Si

JB: In passate interviste lei ha detto che negli ultimi due anni le sue idee su cosa avviene all'interno dell'E-Cat sono cambiate tantissimo. Ha detto che c'e' un qualche meccanismo di fusione nucleare, ma che questa potrebbe non essere la sorgente principale dell'energia sprigionata [NdB: ah, no? Ma questa e' veramente fantastica. Se non e' fusione, di cosa stiamo parlando, di grazia? Magia? Alchimia? Gli alieni che usano dei raggi speciali?]. Ci puo' spiegare esattamente cosa succede all'interno dell'E-Cat? E da dove deriva l'eccesso di energia? [NdB: domanda che finalmente sottoscrivo. E' l'unica che ha un senso] 

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AR: No, mi dispiace: non posso. Questa questione e' al momento ancora confidenziale, e io non posso aggiungere nulla a cio' che ho detto prima, o a cio' che lei ha correttamente citato [NdB: mi permetto di far notare ad AR che JB ha detto NULLA. L'avra' pure detto correttamente, ma sempre nulla e'...]

JB: Sembra quasi che lei voglia mettere in ombra il ruolo che le LENR potrebbero avere nel fornire abbondante energia a basso costo al mondo intero, dal momento che lei sta sviluppando solo unita' relativamente piccole. Non pensa che la sua macchina che sfrutta le LENR potrebbe veramente risolvere parecchi dei problemi energetici che abbiamo sulla Terra? [NdB: voliamo bassini, eh? E la fame nel mondo? E il cancro? Li vogliamo debellare, porca miseria, o no?]. Ha in mente di costruire anche unita' piu' grandi, da 10-100 MW, o cio' non e' possibile?

AR: Abbiamo gia' sviluppato impianti da 1 MW, e sara' facile collegare parecchi di questi impianti per fare impianti piu' grandi. Data la taglia compatta, e l'efficienza nel processo di generazione di energia, una centrale elettrica ad E-Cat sara' molto piu' piccola della sua equivalente a idrocarburi fossili o a fissione. [NdB: ovvio, chi ne puo' dubitare? Piu' efficienti, meno inquinanti, meno impattanti... Una favola!]

JB: ha detto che si possono collegare assieme piu' impiantid a 1 MW per fare centrali piu' grandi. Come funzionerebbe, questa centrale? E che costo avrebbe?

AR: Gli impianti da 1 MW si possono realizzare in una taglia compatta di 3 metri per 2,5 per 2,5 [NdB: approssimativo, Rossi usa i piedi come unita' di misura], che poi possono essere collegati in serie o in parallelo per produrre la potenza necessaria [NdB: altro punto interessante, si possono collegare gli impianti O in serie, O in parallelo. A scelta? Boh?]. Il costo sara' di 1000$/kW.

JB: Uno dei problemi con molte fonti di energia rinnovabile e' che esse usano terre rare che sono incredibilmente costose [NdB: e rare, perlappunto... Ma questo discorso e' corretto: eolico e solare hanno bisogno di robe assurdamente rare e costose per piccolissimi ma cruciali componenti. Per dirne uno: i magneti degli alternatori degli impianti eolici.]. Ma l'E-Cat, usa pure lui un qualche composto raro che puo influenzare drammaticamente il prezzo della macchina in futuro?

AR: Mi spiace, ma non posso fornire alcuna informazione sui nostri catalizzatori prima che i brevetti siano concessi.

JB: Da chi ha ricevuto i primi finanziamenti per lo sviluppo ed i test dell'E-Cat?

AR: Ho finanziato da solo lo sviluppo.

JB: E come viene finanziato, attualmente, lo sviluppo?

AR: Sto continuando a finanziare lo sviluppo con soldi miei.

JB: Ma sta cercando, al momento, investitori?

AR: Solo investitori istituzionali. [NdB: e chi altri, di grazia?]

JB: Lei pensa che l'E-Cat sia la risposta all'imminente crisi energetica? [NdB: si noti che JB chiede proprio se l'E-Cat e' LA risposta, non UNA DELLE risposte...]

AR: Si, credo che possa aiutare.

AR: Siamo ancora molto lontani dal poter usare un E-Cat come fonte di energia per mezzi di trasporto. Ci vorranno vent'anni prima d'essere in grado di alimentare i mezzi di trasporto con l'E-Cat, ma con l'aiuto di Dio nulla e' impossibile per gli uomini laboriosi. [NdB: una nota spirituale che non conoscevo. E che mi lascia perplesso...]

JB: Ma qual'e' il suo scopo con l'E-Cat? Spera di cambiare il mondo con una fonte di energia nuova, virtualmente illimitata, oppure la sua motivazione primaria e' puramente finanziaria? [NdB: certo, se la metti cosi'... Ma cosa vuoi che ti risponda, incrocio tra Vespa e Marzullo? Dai...]

AR: Il mio obiettivo e' quello di sviluppare una nuova fonte di energia pulita e molto economica; e' questo il senso dell'intera mia vita.

JB: Ma c'e' stato un qualche sviluppo recente che puo' condividere con noi?

AR: Stiamo per completare un impianto da 1 MW, negli USA, che verra' presto aperto al pubblico. [NdB: Ciumba! E quando e' "presto"? Oggi no, domani forse, e dopodomani di sicuro?]

JB: Quanti impianti da 1 MW ha realizzato e venduto sino ad oggi?

AR: Ne abbiamo realizzato uno, e 13 sono in costruzione. Vogliamo consolidare i primi 14 prima di espanderci. L'albero deve crescere proporzionalmente alle radici, altrimenti i venti ostili possono buttare tutto giu'.

JB: Ma quanto costera' un E-Cat?

AR: L'unita' domestica da 10 kW costera' all'incirca 900$, l'impianto industriale da 1 MW 1,5 milioni di $. Sono due tecnologie completamente differenti.

 

[fine seconda parte]

La prima parte e' qua.

 

 

Barney

29.3.12

Servizio Pubblico: traduzione in italiano corrente dell'ultimo camion di puttanate dichiarate da Andrea Rossi in un'intervista in inglese (PRIMA PARTE)

[Premessa: ho deciso di spezzare la traduzione in due o tre post, perche' l'intervista e' lunga. La prossima puntata forse gia' domani]

Siccome sono buono, e generoso, e altruista... e soprattutto mi dispiace che la gente venga presa per il culo anche quando la gente stessa fornisce agevoli maniglie e comodi appigli alla presa per il culo, siccome insomma secondo me e l'omino del mio cervello il sig. Ing. (col cazzo) Dott. (in filosofia) Andrea Rossi rimescola vaccate in un gran calderone ogni giorno, e la gente con le maniglie al culo ci crede... Beh, allora il mio compito e' quello di far prendere atto a quella gente che viene presa per il culo, e illustrare le incongruenze logiche del sig. Ing. (si, dell'Universita' di Paperopoli) Dott. (ma in filosofia, lo ribadiamo) Andrea Rossi mentre spara la sua dose quotidiana di stronzate.

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Vi presento quindi la traduzione di una intervista [[1] rilasciata oggi dal sig. Ing. (Honoris Causa) Dott. (umanistico) Andrea Rossi al syto "Oilprice.com", nota rivista peer reviewed (ma anche no, per la verita') dove si decide la bonta' delle nòvissime invenzioni che ci cambieranno la vita da cosi' a cosi' (mòve impercettibilmente la mano, e la rimette uguale a prima). Quando, chiederanno i tre lettori? Beh, oggi no, domani forse, ma dopodomani di sicuro.

Vien da se e non occorre che lo dica: sono -come dire?- assai scettico che l'accrocchio di Rossi funzioni in una qualsiasi maniera, pero' prometto che la traduzione dell'intervista che leggerete qua sotto e' assolutamente fair. Tutto quello che NON ho scritto io e' riportato cosi' come e' stato scritto e detto dai protagonisti.

L'intervista parte su toni sommessi e pacati sin dal sobrio, misurato e contenuto tytolo, che vò qui sotto ad illustrare:

"I potenziali illimitati dell'E-Cat: una intervista con Andrea Rossi"

Salto la intro discorsiva e chiacchierologica, e vado direttamente alla sessione domande-risposte, in cui "JB" e' l'intervistatore James Burgess, e "AR" e' - ma va?- Andrea Rossi. "NdB" (Nota del Bischero) definisce invece l'intervento mio, che -per comodita' dei leghisti e dei veri credenti della Chiesa del Monaco Diaccio Marmato degli Ultimi Giorni- e' colorato in rosso.

So... Let's rock!

 

JB: Cosa e' esattamente l'E-Cat, e come funziona?

AR: Sostanzialmente, l'E-Cat e' un boiler. Usa un catalizzatore segreto per fondere assieme idrogeno e nickel, ed ottenere rame [NdB: si parte con calma e misura, sparando subito che l'E-Cat e' un trasmutatore di specie atomiche. Hai presente la pietra filosofale? Uguale! E no, non sto scherzando]. Il rame ha uno stato energetico piu' basso di quello del nickel, e l'energia in eccesso viene rilasciata sotto forma di raggi gamma [NdB: AR dice qua senza mezzi termini - rileggete, e' li' sopra, a sinistra- che l'accrocchio produce raggi gamma. Occome? O non aveva dichiarato una decina di giorni fa che l'aggeggio NON EMETTEVA raggi gamma? Beh, pero' un mese prima li emetteva, e due mesi fa no, quindi forse c'e' una logica in questo, e probabilmente l'accrocchio emette raggi gamma nei mesi dispari, e non li emette nei mesi pari. A meno che questi ultimi non abbiano una "r" nel loro nome inglese: allora si possono mangiare. Coi cavoli e coi Re]. I raggi gamma colpiscono una parete di piombo dove sono assorbiti e trasformati in calore. L'intero processo e' incredibilmente efficiente e puo' scaldare qualsiasi fluido che passi attraverso l'apparato. [NdB: e' la teoria dei gamma che si termalizzano sullo schermo di piombo. E lasciando da parte la questione tecnica, che non ho idea se cio' sia possibile o meno -a naso puzza di stronzata sesquipedale con una spruzzatina di selz, ma lo ripeto: sono ignorante-, c'e' il problema che il piombo fonde a 600 K, che in unita' comprensibili da tutti fanno piu' o meno 330 °C. Ehi: 330 GRADI CENTIGRADI? E Rossi dice che la macchina e' sicura? Ma se la temperatura supera i 330 °C, e il piombo fonde, chi fermera' i gamma rays? Gesu' bambino? Goku? Vegeta? Andrea Rossi?]  

JB: Il suo E-Cat sfida le leggi della fisica standard. Lei s'aspettava la fiera resistenza e le critiche che sta affrontando?

AR: Si, mi sono sempre aspettato una certa forma di resistenza da parte di quelle persone che non sono disposte ad accettare cambi di paradigma, ma questo succede in tutti i campi della vita, non certo solo nella fisica.

JB: Questa [NdB: la storia dell'E-Cat] potrebbe essere la notizia piu' sconvolgente della nostra epoca. Eppure, i mass media evitano di parlarne, per usare un eufemismo. Perche' pensa che succeda questo?

AR: Una naturale resistenza contro le rivoluzioni [NdB: a braccio direi "resistenza contro le idee rivoluzionarie"].

JB: Ci puo' raccontare di quando non stava ancora lavorando all'E-Cat? Cosa faceva?

AR: Lavoravo ad impianti per la produzione di energia da biomasse. Principalmente biomasse di scarto, che non competono con coltivazioni alimentari [NdB: "cippato", diciamo. Oppure residui da potature, da lavorazione di olio e vino... Robe cosi'. E' una cosa abbastanza di moda, di questi tempi, ma vi si lavora da parecchio. Ed e' una cosa interessante].

JB: Darwin stette moltissimo a rimuginare se raccontare o meno al mondo la sua Teoria dell'Evoluzione [NdB: Dio santo, no!!!! L'accostamento Rossi-Darwin e' quanto di piu' scientificamente blasfemo e misleading si possa pensare... Non avevo preconcetti su JB, ma questa vaccata mi fa ricredere. Penoso...]. Lui sapeva benissimo che avrebbe completamente scombussolato la scienza nei cervelli della gente, e che tale sconvolgimento nonn sarebbe stato accettato da tantissimi. La sua macchina E-Cat e' simile [NdB: andiamo benissimo! L'E-Cat come la teoria dell'evoluzione...]. Molti scienziati non vogliono crederci perche' questa sfida i loro attuali paradigmi scientifici. Ha mai pensato a questo aspetto, quando lei per la prima volta ha fatto la sua scoperta? Ha rifiutato di credere lei stesso alla sua scoperta, inizialmente?

AR: Beh, certamente ho messo in discussione quel che avevo scoperto.E' stata dura credere che a un certo punto io avessi prodotto un esempio funzionante di reazione LENR. Ho pagato Sergio Focardi, fisico e Professore Emerito all'Universita' di Bologna, perche' provasse a convincermi che m'ero sbagliato, e perche' mi liberasse dalla mia ossessione per le reazioni LENR. Alla fine e' successo che sono stato io a convincere lui, e Focerdi ha deciso di lavorare con me allo sviluppo della macchina E-Cat.

JB: Ci puo' raccontare qualcosa in piu' sulle sue discussioni con Sergio Focardi?

AR: Beh, non furono veramente discussioni: Focardi, come me, e' uomo di poche parole. Gli dissi solo che gli avrei dato 10.000 Euro perche' mi spiegasse come mai la mia tecnologia era sbagliata, e lui accetto'. Ma non ha guadagnato i 10.000 Euro, perche' non e' stato in grado di spiegare dove la mia idea fosse sbagliata. E questo l'ha portato a diventare mio partner.

JR: Lei ha discusso con Focardi nel 2007. Come mai la sua scoperta c'ha messo cosi' tanto a diventare di pubblico dominio? Avete lavorato 4 anni sui prototipi, o cosa?

AR: Prima di annunciare pubblicamente la scoperta, volevo essere certo di quel che avevo in mano. Io scendo in campo solo se sono sicuro di vincere [NdB: se dico che Rossi e' uno sborone, secondo voi sono passibile di Querela? Io dico di no...].

JB: Le LENR sono state pubblicizzate come una fonte di energia pulita e a basso costo, ma nessuna nuova tecnologia e' economicamente conveniente. Ci puo' dare un'indicazione del prezzo per megawatt ora di energia elettrica prodotta dalla sua macchina LENR? Spannometricamente, per quel che riguarda le altre fonti energetiche i costi in dollari per megawatt ora sono i seguenti:

Carbone: 95-135

Gas: 66-103

Nucleare (fissione): 113

Eolico: a terra 97, offshore 243

Solare: 210-310 [NdB: per quest'ultima categoria immagino che JB fornisca i dati per il fotovoltaico. Il termovoltaico e' molto piu' economico, e secondo me eventualmente l'E-Cat deve essere confrontato solo con quello, visto che per adesso dovrebbe essere in grado di fare acqua calda e stop...].

AR: Beh, saro' in gardo di rispondere ufficialmente alla domanda soltanto quando l'E-Cat iniziera' a produrre energia elettrica [NdB: sono totalmente d'accordo con AR, stavolta, come preannunciato nella nota sopra], al momento siamo concentrati sulla produzione di calore. Stiamo collaborando con Siemens per realizzare un sistema che trasformi il calore generato dall'E-Cat in elettricita' [NdB: AR sta parlando della oramai famosa turbina Siemens in grado di usare vapore a 260 °C. Lui vorrebbe farci un impianto da 45 MW...]. Abbiamo fatto delle stime, e nel caso di cogenerazione (ossia, produzione combinata di calore ed elettricita') il costo sarebbe di circa 10 dollari a megawatt ora.

JB: La transizione completa alla fusione nucleare probabilmente potrebbe durare decenni [NdB: nel caso che la fusione fredda funzioni, caro il mio pallette. No?]. I costi sempre piu' alti dei prodotti petroliferi potranno essere un incentivo, ma il fornire il prodotto a sette o otto miliardi di persone sara' un compito improbo. Una volta che lei avra' i brevetti, quali sono i suoi piani per la produzione e la distribuzione? 

AR: Roma non e' stata costruita in un giorno. Provo a seguire la stessa filosofia, e porto la stessa pazienza. Lo sviluppo progredira' esponenzialmente man mano che andiamo avanti, fino a livelli che oggi non possiamo immaginare, ma per adesso ci stiamo focalizzando nella realizzazione di una linea di produzione in grado di produrre un milione di E-Cat l'anno.

[fine prima parte]

 

 

[1]: ho cercato sulla pagina un riferimento a copyright e diritti, non li ho trovati, e cerco di rimediare almeno attribuendo qua meriti e demeriti. Ovviamente l'intervista e' frutto del lavoro di James Burgess, cui vanno tutti i crediti (virtuali, soldi nulla, eh?). Io ho solo pedissequamente tradotto in italiano; laddove ho inserito i miei salaci commenti la cosa e' resa evidente al lettore che sa benissimo che quello che fa il bischero sono io, e non il sig. Burgess, ne' il sig. Rossi.

 

Barney

Shitter, App That Creates Toilet Paper Rolls Printed With a Twitter Feed

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"Shitter" e' un ottimo modo per valorizzare i tweets, secondo me e l'omino del mio cervello.

Spero soltanto che ogni strappo sia:
1- piu' lungo di 140 fottutissimi caratteri (si legga a proposito il tweet in primo piano sul rotolone...),
2- resistente e morbido.

Son posti delicati quelli, in fondo...

Barney

xkcd: Cadbury Eggs

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Le Cadbury eggs sono una versione "pumped up" degli ovetti Kinder, senza la sorpresa ma con albume e tuorlo di zucchero/crema/grassi vegetali reidrogenati/troiai vari.

Credo che comunque la cosa sia approssimabile anche se mettiamo "Ovetti Kinder" al posto di "Cadbury Eggs"...

Barney

28.3.12

"Perdido Street Station", China Miéville (Fanucci editore)

Ci sono libri in cui ti imbatti per caso, non conoscendo per nulla l'autore ne' il contenuto. La sorte te li mette davanti e -se sei fortunato e pronto- devi solo cogliere l'occasione. A me e' successo con "La famiglia Winshaw" di Jonathan Coe, in cui incocciai nel 1998 a Bologna, in una affollatissima Feltrinelli in pieno centro, di sabato pomeriggio. Non so da cosa fui attratto, ma dell'acquisto non mi sono mai pentito, e di Coe ho letto poi quasi tutto quel che ha scritto, compreso l'ultimo.

Altri libri invece ti inseguono per mesi o anni; rimangono al limite del tuo campo percettivo e aspettano che tu ti decida a dar seguito alla tua dichiarazione di intenti ("Questo devo proprio leggerlo, prima o poi").

"Perdido Street Station" appartiene a questa seconda categoria: erano mesi che mi faceva l'occhiolino dalla sezione "fantascienza" di una delle librerie del centro, e l'avevo preso in mano e posato decine di volte, mai convinto del tutto all'acquisto, forse un po' spiazzato dalla copertina e dalla lettura fugace di qualche frase iniziale.

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Sino alla scorsa settimana, quando finalmente mi sono deciso a comperarlo. E la lunga rincorsa e' stata ripagata da un romanzo stupendo, un affresco che non so come catalogare se non "fantascienza cyber-steampunk con spruzzate di fantasy". Un romanzo che tra l'altro rappresenta il primo di una serie dedicata a New Crobuzon, la citta' entro la quale si dipana una storia che nasce in un lontano deserto di Bas-Lag, il pianeta che ospita l'intera trama.

Il libro e' un coacervo di razze differenti: uomini "normali", garuda (uomini-uccello volanti con ali, penne e becchi), khepri (uomini-scarabeo, anzi: donne-scarabeo perche' i maschi sono piccolissimi e idioti, in quella razza), cactacee (uomini-cactus), vodyanoi (uomini-rana), macchine senzienti (ovviamente a vapore), enormi ragni multidimensionali, demoni da invocare con attenzione, Rifatti (cyborg mezzi uomini e mezzi bestie con innesti di macchine)  e -sopra tutto cio'- le Falene Estinguitrici, di cui non diro' nulla.

La storia e' complessa, l'inizio del libro e' spiazzante: il primo capitolo e' il racconto in prima persona dell'arrivo di uno dei protagonisti a New Crobuzon, e capiremo solo dopo parecchio di chi si tratta e cosa sta meditando. Le sue riflessioni intervalleranno i vari capitoli, man mano sempre piu' lucide e chiare anche per il lettore.

Le varie sottotrame si dipanano senza apparente speranza di poterne tirare organicamente le fila, sino a quando tutto inizia a incastrarsi in maniera perfetta, e ciascun personaggio si ritrovera' esattamente al suo posto in un crescendo di rivelazioni e rivoluzioni: i malviventi spacciatori di merdasogni, la potentissima nuova droga; Isaac e Lin, lo scienziato folle e geniale e la sua compagna scultrice khepri; Yagharek, il garuda caduto; le macchine senzienti, e Jack Mezza-Preghiera, un Rifatto mezzo uomo e mezza Mantide Religiosa. Piu' altri personaggi non meno importanti.

La storia giunge ad un finale drammatico, in cui nessuno uscira' vincitore e tutti -chi piu', chi meno- perderanno qualcosa: il senno, l'onore o la vita.

Libro che avvince per tutte le sue quasi ottocento pagine, con un racconto permeato da notevoli spunti di riflessione sulla coscienza, la conoscenza, la rivolta, i movimenti marxisti-leninisti (giuro, c'e' pure questo), la diversita' che sfocia nel razzismo, l'amore, la pieta', la disperazione, la rassegnazione.

Da leggere, indubbiamente, perche' -come oramai a me pare evidente- la fantascienza e' uno dei pochi strumenti che abbiamo oggi per capire la nostra cultura.

 

Barney

27.3.12

"Il morbo bianco", Frank Herbert (Ed. Nord)

"Il morbo bianco" e' relegato tra i romanzi minori scritti dal creatore di "Dune".

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Introvabile su Amazon, lo si compera sulle bancarelle (ad avere fortuna), oppure su Ebay a circa 5 Euro. E la ricerca del libro sara' ripagata dalla storia che leggerete, non facilmente catalogabile come genere, ma godibile ed interessante da molti punti di vista.

La storia e' stata scritta nel 1982, e racchiude molte delle tematiche care ad Herbert: politica, ecologia, psicologia, filosofia e spiritualita' permeano ogni pagina del romanzo che a tratti appare quasi profetico, a tratti un preludio ad una Apocalisse purtroppo possibile.

In breve il plot: John O'Neill, un brillante biochimico americano, ha deciso di passare un periodo di lavoro in Irlanda. Pochi giorni prima di iniziare le sue ricerche, sua moglie e i suoi due figli vengono uccisi in un attentato con un'auto-bomba organizzato dai Provos dell'I.R.A. (da non confondersi con il movimento Provo olandese).La perdita tragica della famiglia provoca in O'Neill un sentimento irrefrenabile di vendetta nei confronti dell'intera Irlanda, della Libia (in quanto anch'essa terra di terroristi), e dell'Inghilterra. In poco tempo O'Neil organizza un laboratorio segreto, fa perdere le sue tracce ed inizia una folle ricerca privata che ha come scopo la creazione di un morbo micidiale.

Il virus che O'Neill sta cercando di realizzare -con tecniche di ingegneria genetica descritte visionariamente bene, per un romanzo del 1982...- si lega al DNA delle donne, e in pochi giorni le uccide. I maschi risultano solo lievemente colpito dal morbo, ma la percentuale di morti femminili raggiunge il 100%.

L'intenzione di O'Neill e' quella di punire soprattutto Irlanda e Libia, ma l'azione dimostrativa iniziale sfugge immediatamente al controllo dello scienziato vendicativo, e il morbo si diffonde inarrestabile in tutto il mondo. Diventa imperativo proteggere dal contagio le poche donne rimaste, e ricercare una cura alla malattia che -mutando- inizia a fare strage pure in altre specie di mammiferi.

Il romanzo si snoda tra varie sottotrame, concentrandosi sull'aspetto psicologico degli avvenimenti e sul fatto che in breve tempo la civilta' mondiale regredisce quasi a livello preistorico. In un crescendo di infezioni e di tentativi di arginare la malattia, diviene lecito non solo uccidere chiunque invade i tuoi territori, ma anche nuclearizzare metropoli e simboli della civilta' come Citta' del Vaticano, o lasciare al proprio tragico destino interi continenti.

La scienza e' -ne "Il morbo bianco"- sia mostro incontrollabile e sempre pronto a sterminare l'umanita', sia unica soluzione allo sterminio: esattamente come e' nella realta'. La salvezza arrivera' proprio dalla scienza, ma nulla sara' piu' come prima in un mondo che vede il rapporto tra sessi spaventosamente sbilanciato verso i maschi: le poche donne rimaste potranno dettare tutte le condizioni che vogliono, anche quella di potere avere molti "mariti", visto che sono la cosa piu' preziosa sulla faccia della Terra.

Interessante, tra le altre cose, l'"accanimento" di Herbert (o meglio, di O'Neill) nei confronti della Libia, vista come impero del male assoluto. Pensavo che la cosa avesse un collegamento con l'attentato di Lockerbie, ma ho controllato: e' del 1989. In realta' all'epoca del romanzo Gheddafi era uno dei maggiori finanziatori dell'IRA, il che basta e avanza a giustificare la connessione Irlanda-Libia in un'ottica di realta' prestata al romanzo. Nel migliore stile Herbertiano.

Barney

26.3.12

Come un true believer e un medioman si pongono di fronte a questioni complesse (ovvero: corsi di recupero per amanti della fuffa)

Stasera, fuffa nuova, di ottima qualita', gia' data in pasto ai Monaci della Chiesa Diaccia Marmata degli Ultimi Giorni con discreto successo. E' roba "NASA certified" (ovvero, per chiarire: ci sono un due-tre persone alla NASA che studiano queste cose), e' roba presentata ad una conferenza importante e seria (vulg.: sono riusciti a ottenere una stanzetta e a organizzare un pomeriggio con quattro presentazioni-quattro di roba da urlo), ossia la Nuclear and Emerging Technologies for Space 2012 (side event della 43° Lunar and Planetary Science Conference), che ho saputo tardi che c'era senno' era interessante parteciparci, e' roba che va contro la scienza mainstream quindi, per la proprieta' transitiva del fuffaro, e' sicuramente la vera verita' rivelata.

Prendiamo un articolo dal mazzo dei quattro lavori presentati nella sessione "Advanced Concepts: LENR, Anti-Matter and New Physics" (il nome e' tutto un programma), e analizziamolo un minimo almeno nella parte iniziale.

Scegliamo ad esempio questo articolo qua, che parla di propulsione spaziale e quindi potrebbe essere potenzialmente di estremo interesse per me e l'omino del mio cervello:

Il titolo e' intrigante, e in italiano suona cosi': "Fisica della propulsione avanzata. Come imbrigliare il vuoto quantistico"

Cosa sarebbe il vuoto quantistico? E come lo imbrigliamo?

C'e' l'articolo apposta, vediamo di che si tratta, almeno in qualche punto poi ve lo leggete da soli, eh?

Nel commentare brani dell'articolo faro' un uso smodato di questo documento, (cui mi riferiro' come "Documento Applicabile 1", o in breve DA1) e di quest'altro documento, (ovviamente sara' DA2) mirabilmente tradotti in italiano dall'originale inglese da quel buon uomo di Leonardo Serni, insigne frequentatore di tutte le peggiori bettole della Rete da tempi immemorabili (chi dice da poco dopo il Diluvio Universale, chi piu' prosaicamente ritiene che il Serni abbia partecipato alla primissima riunione in cui venne definita ARPAnet).

L'introduzione dell'articolo, tradotta a braccio, suona piu' o meno cosi':

Le proprieta' del vuoto quantistico [1] possono essere utilizzate per far muovere un'astronave? L'idea di spingere il vuoto non e' nuova, in effetti l'idea di un "motore ramjet quantistico"[2] e' stata proposta per la prima volta da Arthur C. Clark [3]  (colui che ipotizzo' i satelliti geosincroni di comunicazione nel 1945) [4] nel libro "Canti della Terra lontana" del 1985: (qua ci sta la citazione di un brano del libro. Che, lo ribadisco, e' un romanzo di fantascienza) [5]...

Quando questo problema viene approcciato dal punto di vista strettamente classico (credo si intenda "con la scienza mainstream"), la risposta alla domanda (che -lo ricordo- era "Le proprieta' del vuoto quantistico si possono usare per far muovere un'astronave?") non puo' che essere "no", visto che non c'e' massa che viene espulsa per conservare il momento. Ma la Elettrodinamica Quantistica, o QED, [6], che ha predetto osservazioni poi verificate con la precisione di 1 su dieci miliardi [7], predice anche che il vuoto quantistico non e' vuoto...

Poi vi sono accenni ad osservazioni casuali (vulg.: mai piu' ottenuti, quei risultati. Maledizione!) ottenute nel 1948 da Willis Lamb, e infine il pezzo da novanta. L'effetto Casimir. Che e' una roba affascinante, ma ha il piccolo problema d'essere un effetto ridicolmente inadatto a muovere alcunche'. E per spiegare come l'Effetto Casimir possa far muovere un'astronave, i simpatici ricercatori di NASA sono costretti a tirar dentro anche lo stupefacente Effetto Unruh, di cui manco si sa se e' confermata l'esistenza (la maggioranza dice di no, e nessun esperimento ha mai confermato l'effetto in maniera definitiva).

E' roba di fisica teorica ai massimi livelli, che data in mano a ingegneri sperimentali non puo' che portare alla nascita di robe assolutamente non convincenti per non dire "bestialita' sesquipedali".

Si termina l'articolo teorizzando un Q-Thruster (un motore Quantico, ovviamente), che sulla carta e usando una fisica "estrema" ma comunque stirata ben oltre i limiti della teoria, forse dovrebbe riuscire a produrre effetti visibili. E se mi fai mettere un bel reattore nucleare sull'astronave (che col "motore" son QUARANTA tonnellate...), in 70 giorni t'arrivo a Saturno.

Ora forse si capisce perche' la prima citazione era di Arthur C. Clarke...

 

 

Note

[1] Come infatti ci spiega DA1 al punto 10. ... "Usate la parola "quantistico" in una frase, anche se avete solo una vaga idea di cosa significhi. Per un effetto ancora più impressionante, usatelo come aggettivo della vostra superstizione favorita (per es., rabdomanzia quantistica: sentite come suona serio?). Disseminate liberalmente i vostri discorsi di riferimenti all'universo olografico e di cardinalità transfinita, livelli vibrazionali e campi di risonanza gastrica"

[2] Non vi interessa veramente sapere cosa sia un ramjet. Se proprio volete vederne uno potete andare qua. E in ogni caso a noi interessa che il punto 7. di DA1 qua applica perfettamente, direi. No?

[3] Si, e' scritto proprio "Clark", potete controllare. Ora, secondo il credo del fuffaro (la riga 7 di DA2 ci viene incontro come un treno ad alta velocita'), storpiare o citare in maniera sbagliata i nomi di personaggi importanti e' indispensablie per i fuffari seri e professionali. La scusa che c'e' stata un'interferenza (il punto 37. di DA1) non si applica qua, trattandosi di articolo di ingegneri aerospaziali della NASA che cita Arthur C. Clarke, non Fabio Volo.

[4] Qua viene buono il punto 47. di DA1, con lieve aggiustamento. Si cita infatti uno scrittore di fantascienza per una sua idea giusta e tecnologicamente avanti espressa pero' circa settant'anni fa. Clarke oltre ad avere sicuramente anche detto delle puttanate in questo periodo (sino a quando non e' morto, dico) faceva un altro mestiere, invece che lo scienziato: scriveva libri di fantascienza.

[5] E infatti DA2 riporta "Per ogni utilizzo di lavori di fantascienza come se fossero fatti concreti"

[6] goto [1]

[7] Chiedersi quali fatti e' in grado di predire la QED con quella precisione e' ovviamente un plus, che identifica subito lo scettico rompicoglioni mainstream. Il fuffaro e' sazio dopo aver letto "dieci miliardi". Fossero anche noccioline americane, chissenefrega? Non so se hai capito: DIECI MILIARDI!!!!

 

 

 

Barney

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Grande Randall! (l'ultima vignetta e' da geekissimi)

Barney

24.3.12

Riceviamo e volentieri pubblichiamo: piu' C.U.L.O. per tutti

Dalla newsletter dei WuMinghi, che si chiama Giap, (la newsletter, dico. I WuMinghi si chiamano, invece, WuMing1, WuMing2, WuMing4 e via andare. Il 3 non c'e' piu', forse...) apprendiamo (io e l'omino del mio cervello) che c'e' una proposta per salvare capra e cavoli in questi tempi di grossa crisi mondiale, che pero' da noi in Italia e' piu' grossa che altrove per motivi che e' troppo lungo e del tutto inutile stare a spiegare qua.

Vi basti sapere che uno dei WuMing, WuMing 3 per la precisione (che esiste come "ex membro del gruppo WuMing", ma pare non scriver piu' con resto dell'ensemble per motivi religioso-gastronomici), ha elaborato una proposta alternativa a quella della Fornero e di Monti sulla questione spinosa della legislazione sul lavoro. Altro che articolo 18 e puttanate simili!! Qua si va di C.U.L.O., e si suggerisce di dare il C.U.L.O. al Paese per stimolare la crescita.

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Figura 1. Lavoratori italiani che hanno aderito al C.U.L.O.

L'intera teoria e' reperibile su Giap!, ovviamente, sotto il titolo "Un C.U.L.O. per la crescita".

 

Barney

La bellezza di questa roba e' indicibile

Non mi viene in mente nulla da dire su questo video, se non che:

  • avrei voluto esserci io, al posto dell'uomo, e
  • adoro i rapaci

Per quel che riguarda la seconda affermazione, se guardate il video forse capirete perche'.

La bellezza del Pellegrino in picchiata, la compostezza d'un essere vivente che viene giu' diritto come un fuso a 300 km all'ora e tuttavia puo' afferrare un uccello in volo come fosse una tazzina di porcellana... e' autoesplicativa.

E' fantastico, almeno per me.

 

Barney

23.3.12

Una cosa piccola, di ieri, che domani e' gia' finita...

E' una cosa veramente piccola, che tocca me e qualche altro milione di persone in giro per il mondo. Rispetto ad altre comunita', i cui utenti si misurano a decine o centinaia di milioni, siamo in pochi irriducibili, anticonformisti, pigri, cui piace scegliere un servizio sulla base di caratteristiche non certo comuni, ne' cercate dalla maggioranza. Che infatti non e' con noi.

Questo post e' per Posterous, la piattaforma che mi ospita e che mi permette cose che Blogger, o Wordpress, o Tumblr o sarcazzo quale altro sistema di blogging vi puo' venire in mente manco si sognano. Su Posterous si possono inviare attraverso una semplice email post completi, formattati, con link, immagini e video, e i tag giusti. Scrivo su Posterous (o scrivo una mail a Posterous), e la piattaforma, da sola, mi replica il post su Facebook, Blogger, Twitter e quel che altro avete come social coso, uguale all'originale. Inserisco una foto e Posterous non fa una piega, ma se inserisco dieci foto nello stesso punto del post, la piattaforma, da sola, mi crea una galleria esplorabile con un clic. Carico un documento qualsiasi (.pdf, .doc,. odt, vedrai funziona anche con il LaTeX), e Posterous mi mette su da solo una finestrella Scribd nella quale viene visualizzato il documento sul computer remoto del lettore occasionale (che magari manco ha Word a bordo...). Il cruscotto di gestione e' senza fronzoli inutili: le cose essenziali ci sono; se vuoi il resto (contatori, feed, altro) ce lo pianti a manina da solo, nell'html della homepage. Ma quel che c'e' funziona, e quel che manca non puo' crashare, no? Quindi, sino a una settimana fa thumbs up per Posterous e per come mi permetteva di divertirmi a sparare bischerate in rete senza faticare.

Una settimana fa pero' la homepage di Posterous avverte me e gli altri 15 milioni di utenti che l'azienda e' stata acquistata.

Da Twitter, mica dallo Sbuzzagrilli.

Il link ci avverte che nulla cambiera' per i nostri "Spaces" (i blog degli utenti), e che se qualcosa dovesse cambiare saremmo comunque avvertiti per tempo, ma vedrai che non succede, e per sicurezza tu utente sarebbe bene tu leggessi le FAQ che t'abbiamo preparato.

E io leggo le FAQ, e ora le leggerete pure voi, con il rosso corsivo che segnala le parti a mio avviso interessanti:

What happens to my Space? Will Posterous eventually shut down?
You can use your Space(s) exactly as you have in the past. We’ll give you ample notice before any changes or disruptions to the service and we’ll provide specific instructions for exporting your content to another service.

 

Can I still post to my Space?
Yes, you can continue to post via email the Web or our iPhone or Android apps. We’ll give you ample notice before any changes or disruptions to the service.

 

How can I backup or export the content of my Space(s)?
We’ll share instructions on how you can backup the content of your Space soon.

 

What happens to my content if I don’t do anything to my Posterous account?
We’ll give you ample notice before any changes to the service and we’ll share clear instructions about how to move your content to other services. In the meantime, your Spaces will remain up and running without disruption.

 

I bought a custom domain from Posterous – what happens to it?
Our domain partner, eNom, will take over domain management. Over the next several days, you will receive an email with instructions for accessing your new domain account.

 

I am redirecting my domain/subdomain to Posterous – what do I need to do?
Your domain or subdomain will continue to point to your Posterous Space. You do not need to change anything.

 

Can I export my Space’s to WordPress, Tumblr, Blogger, or another service?
Over the coming weeks we’ll provide you with specific instructions for exporting your content to other services.

Bene: visto che non mi devo preoccupare perche' non succedera' nulla, e che comunque m'avvertiranno con un certo anticipo prima che il nulla accada, ho provveduto a preparare uno spazio altrove, nella speranza che nulla veramente succeda. Nulla oltre al passaggio a Twitter, intendo, il che e' gia' forse troppo. Perche' a parte che quasi tutti oramai i dati a Twitter glieli abbiamo dati, se una aziendona acquista una aziendina, acquista anche i dodici milioni di clienti dell'aziendina con le loro preferenze, i gusti, la rete di lettori... Insomma, il pacchetto completo. E non so se a me piacera' far parte del pacchetto completo, ci devo riflettere e capire quanto di me era affezionato alla tecnologia di Posterous, e quanto invece era rimasto affascinato dalla sostanziale anarchia che la piattaforma prometteva.

Ma questo e' il bello (e il brutto) della Rete: tanta liberta', ma spesso liberta' di comportarti liberamente come la massa. Il che non e' liberta', a mio avviso, anche se quasi sempre l'utente finale manco si accorge che le sue scelte sono guidate da qualcun altro.

Ma non preoccupatevi, o miei sette lettori!

Non dubitate nemmeno per un secondo che qualcosa potra' mai accadere, e nel caso im.pro.ba.bi.le. che comunque qualcosa accada, beh... vi forniro' ampi aggiornamenti ben prima del meltdown, e scrivero' di mio pugno istruzioni inequivocabili su come far fronte all'immane perdita.

 

Barney

22.3.12

Aggiornamento dovuto dopo gli ultimi mirabolanti (maancheno) avvenimenti

Si sta parlando di fusione fredda, e di che altro? Ho oramai appurato che scrivere di qualsiasi cosa, e taggare il post con le magGiche paroline "E-Cat", "fusione fredda", "Rossi", "Focardi", e ora "Celani" fa alle visite di questo misero blog molto di piu' dell'esposizione ostentata d'un par di tette, o di un sedere qualsiasi d'una modella scelta a caso dal mazzo.

E cio' e' assolutamente affascinante, se penso che molti blogger, invece, si rifugiano nelle donnine o donnone ignude per veicolare milioni di cinghiali verso i loro recinti. A dare cosi' piena ragione al buon Ivan Petrovic Pavolv e ai suoi riflessi condizionati: una tetta, un clic.Un culo, un altro clic. Come nel famoso esperimento col cane e la barboncina nuda sul paginone centrale di "Playdog", no?

Playdog1
Ok, veniamo alla rapida ma precisa disamina dei grandissimi avvenimenti che anche questa settimana (come le cinquantotto passate dall'anno scorso) ha avvicinato la nostra societa' ad un futuro in cui non vi sara' piu' crisi energetica, ne' petrolio, ne' inquinamento, ne' fame nel mondo, ne' chissa' cos'altro che oggi deturpa e disturba i nostri animi inquieti.

Non e' successo quasi nulla, ma quel nulla e' stato fritto in ottimo olio extravergine d'oliva, condito con senape Rotisseur (adoro la senape Rotisseur) e infiocchettato con prezzemolo fresco tritato fino fino a coltello, perche' sia l'occhio che il palato han bisogno di conforto religioso, anzicheno'.

Ordunque, iniziamo sul serio col rammentare agli interessati che in data 14 marzo s'e' assistito all'ennesima manifestazione di quanto i nostri parlamentari sono inadeguati, e a stretto giro di posta il vicedirettore di RaiDue ha ben pensato di accostare Nikola Tesla ad Andrea Rossi nell'Olimpo dei geni incompresi (la combo Scilipoti-Giacobbo gia' presentata qua, insomma).

Oggi il mondo degli spirituali seguaci della Free Energy e della Chiesa del Monaco Diaccio Marmato e' in ennesimo orgasmo da incomprensione totale, perche' un loro idolo -il Professor Francesco Celani- ha preso possesso d'un palcoscenico prestigioso per un paio d'orette: s'e' infatti dilungato, Celani, addirittura al CERN di Ginevra, assieme al fisico teorico indiano Yogendra Srivastava, a raccontar di come oramai sia certo, anzi sicuro, anzi: che perdo tempo a ribadire l'ovvio? che insomma, la fusione fredda o LENR e' una cosa assodata, riproducibile, sicura, pulita e senza effetti collaterali. Sembra tanto l'acqua di Lourdes, ma cosi' scado nel blasfemo...

Tutti gli atti della chiacchierata sono scaricabili da qua, ma veramente non c'e' nulla di nuovo soprattutto per quel che concerne il materiale di Celani.

Cui debbo pero' fare un appunto, che vale anche per Yogendra Srivastava. Ma insomma: vi chiamano a parlare al CERN (non so se rendo: mica alla Casa del Popolo di Vergaio, diobòno! Al CERN!), e voi vi presentate li' con quegli schifi di presentazioni illeggibili, tristi e zeppe di colori pastello da bimbetto delle Medie? Ma stiamo scherzando?

Poi, il fisico teorico Yogi Srivastava ti parte con queste simpatiche affermazioni:

Hence, the renewed clarion call for hot fusion -supposedly occurring in the core of the stars, for T around 17 Million K.
I say supposedly: for the lack of success achieved so far -after 60 years and over 200 billion dollars- might make you wonder that perhaps  a realization of hot fusion on Earth is even more ephemeral than the one  at 300 degrees.

che vorrebbero forse essere una battuta, ma dimostrano solo astio e livore nei confronti dei fusionisti "caldi" classici.

E Celani?

Beh, Celani gioca sul sicuro per venire incontro alle aspettative dei suoi fans. Un po' come il Guccio inizia i concerti con "Canzone per un'amica", e li chiude col "la Locomotiva", Celani parte dicendo che vi sono decine di esperimenti che sono riusciti e che provano che la fusione fredda e' una realta' (con il povero Marco Delmastro a fargli notare che il cherry picking in ambito di ricerca e' pratica poco -come dire?- deontologicamente corretta... E il Celani che si incazza come i francesi di Paolo Conte :-) ).

Cherrypicking1
Poi muove veloce verso il non plus ultra del crackpot standard: il complotto che per anni/decenni/eoni ha tenuto segreti i risultati spettacolari ottenuti addirittura alla NASA (vulg: un tizio di NASA ha fatto un esperimento, i cui risultati sono scarsamente significativi per qualsiasi cosa non sia un complotto, ma noi secondo le regole del cherry picking quello e solo quello presentiamo).

Tale complotto -non viene mai detto esplicitamente, pero' si ammicca spesso...- di sicuro vede nel ruolo di burattinai la CIA, il Mosssad, la Coca Cola e una decina di multinazionali del petrolio, intimorite dai fantastici risultati ottenuti dalle centinaja (vulg.: tre) di gruppi di ricerca in tutto il mondo che da quasi trent'anni dimostrano senza ombra di dubbio come un altro mondo e' possibile.

La presentazione di Celani (di nuovo: veamente orrenda dal punto di vista grafico, e inconsistente per cio' che concerne i contenuti) si conclude con una affermazione apodittica che presenta questo titolo:

Conclusions: Need for an International Research Programme

che mi trova assolutamente d'accordo.

Tanto d'accordo che mi chiedo come mai Celani, Rossi, Srivastava e compagnia cantante non abbiano mai presentato un bel progetto di ricerca internazionale alla Commissione Europea, magari nell'ambito del Settimo Programma Quadro di R&ST, oppure -se vogliono osare l'inosabile- su EURATOM. Li' ci sono i soldi veri, li' si finanzia la ricerca di frontiera, li' si compete al coltello con gruppi agguerriti e multidisciplinari che cercano in tutti i modi leciti di prenderti i soldi dalla tasca. Li', in soldoni, si fa ricerca vera. E si richiede che i risultati siano mostrati a Reviewer competenti, che spesso ti fanno il mazzo se tanto tanto non agisci correttamente.

Ecco, a pensarci bene non c'e' da stupirsi se tali fonti di sovvenzione pubblica alla ricerca siano in genere precluse ai fuffari.

E meno male, aggiungo...

 

Barney

 

 

20.3.12

Different seasons: Spring

La primavera si caratterizza -tutti lo sanno- per le giornate miti e temperate, profumate di fiori e foglie appena spuntate, per i colori che da pastello si fanno decisamente elettrici sino a digradare poi nello spento bruciato estivo di inizio giugno, per gli animali che rinascono a nuova stagione riproduttiva e, soprattutto alle nostre latitudini, per l'incessante lavorìo delle gru nei cantieri.

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Le gru meccaniche si innalzano austere da ogni campo recintato e trasformato in deposito di materiali edili e coacervo di sudore e bestemmie, e si stagliano diritte e fragili a decine di metri sopra le nostre teste. Ogni tanto si muovono, addirittura, attuate da chissa' quale misterioso pulsante in mano ad invisibili operatori muniti -si spera- di regolare casco di sicurezza e contratto d'assunzione registrato all'INPS. Girano piu' che muoversi, e girando innalzano misteriosi carichi di chissa' cosa verso i piani superiori di palazzi sempre piu' alti, ma mai alti quanto le gru stesse, le vere dominatrici dell'ambiente primaverile antropizzato ed abbondantemente cementificato che rifulge di maschio ardore in questi bui anni della grande crisi.

Le gru e i palazzi: un binomio che pare inscindibile, almeno sintanto che i primi temporali d'autunno non provocheranno di nuovo lo stop letergico dei lavori, sino alla successiva primavera di fiori e tubi Innocenti, in un vorticare di cicli, corsi e ricorsi che poco ha da invidiare alla giostra della vita dei grandi parchi nazionali africani.

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Finche', un giorno, il palazzo non viene completato.

Allora il cantiere viene smantellato, i tanti rifiuti edili caricati su decine di camion sgraziati ma capienti, le reti provvisorie e tamponate da oscene plastiche arancioni si abbattono... e pure la fragile e diritta gru viene smontata, bullone dopo bullone, e trasportata chissa' dove in un altro campo incolto a ricominciare l'incessante ciclo della vita del cemento e del mattone.

A noi, osservatori distratti dal finestrino d'un lento treno regionale, apparira' lo splendido nuovo palazzo, tinto di blu carta da zucchero o di verde oliva, e pieno zeppo di vetrate a specchio.

Della gru rimarra' se va bene il ricordo, come del bruco quando si trasforma in farfalla.

E con il ricordo la domanda finale: ma chi li comperera' quei magnifici appartamenti, vista ferrovia dal lato nord e fronte autostrada a mezzogiorno, che si vendono a soli 3.500 Euro al metro quadro e ci stai anche larghino?

 

Barney

19.3.12

Tutti i Grattachecca e Fichetto andati in onda sino ad oggi in 48 minuti

Ecco la raccolta definitiva, per la gioia degli amanti dei Simpson:

Barney

 

 

xkcd: s/keyboard/leopard/

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Shit happens, and sometimes it's not s/hit at all :-)

 

Ecco qua, se volete, lo script per l'implementazione della striscia:

// ==UserScript== // @name s/keyboard/leopard/g // @version 1.5.1 // @description Replaces the word "keyboard" with "leopard". // @match *://*/* // @updateURL http://userscripts.org/scripts/source/128626.meta.js // @downloadURL https://userscripts.org/scripts/source/128626.user.js // ==/UserScript==  function leopardize(str) { return str.replace(/keyboard/g,"leopard") .replace(/Keyboard/g,"Leopard") .replace(/KEYBOARD/g,"LEOPARD") .replace(/k[Ee][Yy][Bb][Oo][Aa][Rr][Dd]/g,"leopard") .replace(/K[Ee][Yy][Bb][Oo][Aa][Rr][Dd]/g,"Leopard") }  function replaceTextContent(node) { var length, childNodes if (node.nodeType == Node.TEXT_NODE) { node.textContent = leopardize(node.textContent) } else { childNodes = node.childNodes length = childNodes.length for(var i=0; i<length; ++i){ replaceTextContent(childNodes[i]) } } }  replaceTextContent(document.body) document.title = leopardize(document.title)

 

 

Barney

17.3.12

Go Where No Tie Has Gone Before

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Cravatte per Trekkers con loghi prima serie, di colori diversi a seconda delle mansioni.

Costano solo 49,99$, ovviamente su ThinkGeek. Ma cosa son cinquanta dollari, al cospetto della soddisfazione di poter sfoggiare queste fighissime cravatte in riunioni ufficiali, e magari chiudere l'incontro con un bel "Beam us up, Scotty!", eh?

Barney

16.3.12

This is the end of our elaborate plans... The end

Mi si permetta di suggerire subito la colonna sonora:

E mi si permetta di illustrare con una immagine evocativa la realta' dei fatti:

OK, penso sia una delle ultime volte che parlero' di Rossi e della fusione fredda à là bolognese, e il motivo e' presto detto. Come da aggiornamento postato poco fa da Daniele Passerini sul suo blog, lunedi' prossimo 19 marzo avremo lo sbarco dell'E-Cat nel contenitore televisivo che certifica la fuffa con bolla di ceralacca e marchio papale. Sto parlando ovviamente diVoyager: la fusione fredda nella scatola delle cazzate, come avrebbe detto Heinlein, oppure la cazzata nella scatola delle cazzate, per semplificare... 

Si: lunedi' 19, finalmente, Giacobbo avra' l'opportunita' di raccontare al pubblico di coglion creduloni di Rai2 che la fonte inesauribile di energia scoperta da Rossi e Focardi e' stata tenuta segreta sino a quel giorno da un complotto militare-comunista, e chi puo' escludere che anche gli ebrei e i negri siano al di fuori dell'intricato disegno che mira ad arricchire vieppiu' i petrolieri, eh?

Su, chi ha il fegato di assistere allo spettacolo si sintonizzi su Voyager lunedi' prossimo. Poi non ci sara' piu' dolore, ne' macchinazione, ne' ignoranza. Solo una grande luce in fondo al tunnel, con un suono che sentirete sempre piu' forte (e' l'effetto Doppler, bellezza!) man mano che la luce si avvicina. Ma non abbiate timore: e' la realta', sparata verso di voi a 200 chilometri all'ora con tutto il peso di fatti e conoscenze che sovrastano di ordini di grandezza la massa delle parole e della fuffa spalata fuori sino a quel giorno.

E' la fisica, ragazzi, e la fisica vince.

 

Sempre.

 

 

Barney

 

Un milione di nuovi posti di lavoro, in Catalogna (o Andalusia)

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La crisi morde dappertutto, e soprattutto in Spagna dove la disoccupazione ha raggiunto livelli da paura. I giovani non trovano lavoro, e allora si muove la Chiesa Cattolica (TM e Copyright), che coglie la palla al balzo e piglia due piccioni con una fava (no pun intended, lo giuro su dio!).

Quello che vedete sopra e' lo spot di reclutamento preti della Conferenza Episcopale Spagnola. Lo slogan e' "Non ti prometto tanti soldi, ma un posto fisso". Cioe': se vieni in Seminario, un lavoro anche malpagato da prete lo rimedi anche tu.
Fantastico, no?

A quando spot simili per posti vacanti da Maria Maddalena?

Barney

15.3.12

Non ci son discussioni: i grandissimi problemi nazionali, oggi come oggi, sono questi qua.

Su, dai... lo sapete tutti, di che sto parlando! Non ci sarebbe nemmen bisogno di rimarcarlo, non fosse che:

  • sono stanco per fare altro che scrivere,
  • oggi sono riuscito a consegnare il lavoro ben un'ora prima della deadline, e contestualmente
  • ho dovuto tenere a freno telefonicamente Mrs. Panofsky, incazzata come una biscia perche' i vigili urbani avevano gentilmente portato ad un garage qua vicino la nostra auto, che io avevo parcheggiato in un luogo dove pare non si potesse [1].

Insomma, con lo spread a men di 300 punti, la disoccupazione sotto il 20%, l'inflazione che viaggia al 3,3% ma dice che e' solo colpa del petrolio, gli stipendi italiani che rimangono piu' alti solo di quelli bulgari ma giocando la combo con le tasse svedesi siamo nel bottino... insomma il grandissimo tema di discussione, quello che impegna alla dichiarazione virgolettata, all'esternazione meditata e alla semplificazione educativa i nostri politici e'...

IL MATRIMONIO TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO.

Nei giorni scorsi si sono ascoltate sull'argomento cruciale e cogente le stronzate partorite da menti illustri come Domenico Scilipoti, Carlo Giovanardi, Vittorio Sgarbi, Carlo Casini (che non e' Gianfry Casini, e non son manco parenti) e di sicuro ne dimentico qualcuno, ad esempio Rosy Bindi che ha puntualizzato la sua posizione a latere degli interventi dei suddetti maitres a penser della destra ultra cattotalebana italiana. Mancano all'appello alcuni calibri da novanta (Walter Veltroni, per dirne uno, che sta sicuramente elaborando un commento tranchant, del tipo "Bene i gay, maanche gli eterosessuali, e chi sono io per giudicare male i coprofili e i sadomasochisti in latex?"; tutti i leghisti, cui deve ancora essere spiegato bene che "omosessuale" equivale a "busone" in bolognese stretto; qualche ciellino di ritorno e molti ciellini-OpusDeireñi stanziali).

Tutto questo perche' in un paio di giorni abbiamo avuto un pronunciamento di indirizzo del Parlamento Europeo e -proprio oggi- una sentenza della Cassazione che pone le basi per un futuro riconoscimento delle unioni omosessuali. A me paiono cose normali, che non dovrebbero nemmeno essere discusse tanto riguardano liberta' individuali che non ledono assolutamente le liberta' degli altri. Ma tant'e', siamo in Italia... E allora, Scilipoti ha pensato (oddio... "pensato" e' un overstatement) che fosse indispensabile rammentare che due uomini che si amano avranno rapporti sessuali anali, che non va bene per nulla, perche' non si fa. Ma la stessa cosa tra un uomo e una donna, allora si, e' ammessa (se avete tempo, ecco qua l'.mp3 de "La Zanzara" di ieri, con tutto questo e molto di piu'). Mi manca la posizione dell'illustre olista riguardo al sesso tra due donne, magari devo solo cercar meglio tra le puttanate che il viscido nano grasso (si, sono razzista. Ma il mio e' un giudizio politico, si badi bene!) ha vomitato in questi mesi. Oppure, Carlo Casini che ci dice che l'omosessualita' diffusa a macchia d'olio sarebbe la fine della covolta' umana, uguale all'ecatombe nucleare (toh, non ci credete, eh? E allora ecco un altro .mp3!).

Lasciamo da parte Sgarbi, che tanto spara sempre le solite stronzate, e chiediamoci come mai c'e' da noi questo terrore da parte di certi cattotalebani destrumani riguardo all'omosessualita'. Che poi, in realta' si tratta di assoluto panico per l'omosessualita' maschile, e di tremenda avversione per baci, sesso ed effusioni amorose solo tra maschi. Le donne, se proprio vogliono, son tollerate; e si esemplifica sempre, se si vuole esternare sull'argomento, sui due giovanotti che si sbaciucchiano in una qualsiasi piazza d'Italia.

Certamente vivere di fatto in una semi-teocrazia aiuta a reprimere -anzi: addirittura spinge decisamente verso-  le espressioni di liberta' individuale quali -tra tutte- la sessualita' di ciascuno. Il fatto che vi sia sempre, nei farneticanti discorsi di queste capre ammaestrate, l'accenno alla procreazione -impossibile nei rapporti omosessuali- e' ulteriore argomento di riflessione: la donna (esclusa ovviamente da qualsiasi possibilita' di carriera nella teocrazia cattotalebana) deve esser ridotta a fattrice e compagna del maschio dominante. Altro ruolo non se ne vede.

E l'uomo non puo' certo permettersi di avere un rapporto alla pari con un suo simile, perdio! La schiava, ci vuole, per lui!

Si osservi poi l'ossessivo ricorrere alla descrizione del culo e dei suoi variegati usi (cfr. Dante Alighieri, Divina Commedia) ad aggiungere dileggio e oltraggio nei confronti degli omosessuali maschi. E' veramente incredibile come questi maestri del pensiero liberale siano ossessionati dal sedere, quasi a testimoniare la loro impossibilita' a superare la fase anale di freudiana memoria.

Tutto cio', me lo si lasci dire, fa decisamente schifo.

E lo fa ancor di piu' quando un coglione lampadato come Angelino Alfano usa l'argomento delle unioni omosessuali come spauracchio elettorale. Fa schifo al cubo sia perche' si rivolge ad una larga fetta di coglioni come lui (il che ci dimostra come il nostro paese li attiri, i coglioni, come la calamita attrae la limatura di ferro), sia perche' e' un argomento che non riesco a definire se non "razzista". Perche' se oggi si accetta che l'unione tra due persone dello stesso sesso non sia normale, cosa ci impedisce di ritornare a vietare i matrimoni tra bianchi e neri?

Anche in questo la storia non c'ha insegnato nulla: ad Auschwitz assieme agli ebrei gasavano gli omosessuali.

Comunque, i cattotalebani da sbarco diano un'occhiata qua sotto: e' la mappa dell'Europa in cui sono evidenziati i paesi che permettono unioni civili tra persone dello stesso sesso. L'Italia e' nel gruppetto minuscolo dei retrogradi (Grecia, Eire e Estonia); ci piace farci riconoscere sempre...

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[1]: In realta' penso che riusciro' a vincere il ricorso a occhi chiusi, mancando qualsiasi segnalazione di divieto di sosta con rimozione coatta nella strada dove avevo legittimanente parcheggiato. E sottolineo "legittimamente". :-)

 

Barney

Un breve viaggio in una direzione inusuale (aka "riding a rocket")

Uno spettacolare montaggio di sequenze che non vedremo piu' (almeno non cosi', sicuramente non troppo presto): il lancio dello Space Shuttle ripreso dai suoi booster laterali. In realta' i protagonisti sono proprio i due booster, dall'inizio sino all'ammaraggio finale. Otto minuti di tecnologia poetica, à là Marinetti. Suono rigorosamente in presa diretta:

 

Barney

xkcd: Drawing Stars

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:-)

Barney

14.3.12

Siamo quasi alla fine della fuffa E-Cat. C'e' immediato bisogno di altra fuffa, perdio!

Da un paio di giorni si s'assiste alla triste decadenza del mito fusionista à là Rossi (tanto) & Focardi (molto poco, negli ultimi dieci mesi...). Vi si assiste (io e l'omino del mio cervello) da una posizione privilegiata, quella del vecchio etologo che una vita fa adorava osservare bestie e uomini nei piu' svariati ambienti e nelle situazioni piu' varie.Ora le occasioni sono minori, e quindi quando capita un caso di scuola lo seguo da quanto piu' vicino possibile; l'ascesa e caduta dell'E-cat e' -a questo riguardo- paradigmatica.

Daro' qua e la alcuni link a post che nelle ultime 48 ore hanno commentato gli accadimenti che stanno facendo crollare la valanga addosso a Rossi, ma mi soffermero' di piu' sugli aspetti umani e sociali del fenomeno.

Iniziamo quindi dal 10 marzo scorso. In quella data esce fuori su New Energy Times (un blog sulle energie alternative, prima a favore poi ferocemente contro Rossi) una notizia secondo la quale il Florida Bureau on Radiation Control (FBRC,una agenzia governativa della Florida che si occupa di radiazioni ionizzanti) ha completato il giorno prima una indagine su Rossi e il suo E-Cat. I motivi dell'indagine sono molteplici:

  • un esposto da parte di un cittadino americano preoccupato dalla possibilita' che Rossi impiantasse una azienda nucleare in pieno centro a Miami (lo aveva dichiarato Rossi stesso);
  • L'affermazione che l'E-Cat e' un device in cui si sviluppano reazioni di fusione nucleare (ancora Rossi);
  • La dichiarazione di Rossi secondo la quale la sua azienda americana avrebbe prodotto milioni di E-Cat l'anno.

Comunque, quali siano stati i motivi, per una botta di culo non comune il funzionario del FBRC ti becca Andrea Rossi nel suo studio di Miami, e chiede direttamente a lui. Il quale risponde che no, assolutamente: il suo device NON emette alcuna radiazione ne' Gamma, ne' Alfa, ne' Beta; che gli "ingredienti" che vengono usati non sono radiattivi ne' prima, ne' dopo l'uso; e che nessuna produzione avverra' negli USA, visto che l'impianto e' "overseas".

Tutto questo confermato da Rossi stesso sul suo blog. E smentito dal medesimo Rossi un giorno dopo, sempre sul suo blog, sempre nel medesimo thread (ecco qua).

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Poche idee, ma confuse insomma. Un quadro che definire "poco chiaro" e' un eufemismo elegante per non tirare in ballo truffe, gabole e mandrakate. Soprattutto, una serie di risposte che ribaltano le affermazioni che Rossi stesso aveva fatto sino a quel giorno.

Una situazione che vede in poche ore crollare le convinzioni di uno dei piu' strenui difensori di Rossi, Sterling Allan del sito PESN, il quale dichiara senza mezzi termini di essersi frantumato i coglioni ad essere preso in giro da Mr "Bianco.NoScusate:Nero.No:Bianco", rinnega il filosofo con laurea honoris causa in Ingegneria, annulla il suggerimento di mettersi in lista per acquistare l'accrocchio e addirittura inserisce Rossi nella lista di quelli con i quali e' meglio non fare business perche' ti potrebbe tirare il pacco. Un completo voltafaccia, salutato nei commenti da molti "Welcome on planet Earth, Mr. Allan" assai significativi.

Bene: in tutto questo il blog "22passi", di Daniele P., non trova di meglio che pubblicare, ieri, un fantastico post che si intitola "Esiste la free energy?", che raccoglie immediatamente una serie di spettacolari commenti da parte di un ingegnere il quale, in circa sette paginate-sette, smonta il contenuto dell'articolo e risponde naturalmente che no, la free energy non esiste come non esistono gli unicorni e i draghi rosa a pallini blu (sono i commenti piu' vecchi, risalite il thread sino all'inizio e vi divertirete).

Nei commenti, pero', si scatenano anche i true believers. Quelle persone che in assoluta buona fede usano perlappunto la fede e non la ragione per difendere l'indifendibile, in questo caso la fusione fredda. Leggere i commenti su siti del genere e' molto istruttivo. Si vedono le persone per quel che sono, si osservano le dinamiche sociali che aggregano i partecipanti in piccoli sottogruppi di sodali solidali, o di strenui spadaccini. Si assiste a botta e risposta che possono durare giorni, in cui veramente la scienza (perche' bene o male di questo si dovrebbe parlare) viene messa in un angolo a scapito delle spiritualita' e del newagismo d'accatto che tutto spiega con il vuoto cerebrale cosmico.

Nella catena di commenti all'articolo citato sopra son venuti fuori i segneuti argomenti assolutamente non correlati al topic:

  • il signoraggio bancario (beh, se ne parla Sara Tommasi, ne puo' parlare chiunque. Non che cio' lo renda piu' vero: cazzata e', cazzata rimane);
  • il "triangolo sul Sole" che sicuramente vuol dire qualcosa (cosa non e' dato sapere, forse io son duro d'orecchio...);
  • le nuove scosse di terremoto in Giappone, correlate di certo alla macchia triangolare sul Sole (non v'e' certezza se la correlazione vi sia anche con il signoraggio, o con le mutandine della Tommasi, ma se si indagasse a fondo, chissa'?);
  • Rossi ha comunque in mano qualcosa, non si sa cosa me certamente funziona (perche'? Perche' lo dice lui. Punto.);
  • Quando tutto sara' finito si vedra' chi aveva ragione (questa e' sicuramente vera e la sottoscrivo);
  • Buchi neri e vibrazione del vortice (no, non pensate male! E' tutto vero!) come spiegazione di tutto (eeeeehhh? PUPPAAAA!!!!);
  • sonoluminescenza, argo a facce cubiche, raggi x prodotti da rotolino di nastro adesivo (di nuovo: tutto vero stiantassi ora);
  • miniturbina a vapore da accoppiare all'E-Cat (e qua per la millesima volta mi chiedo se non sia il caso di vendergli qualcosa, al sig. Rossi...)...

E mi fermo qua perche' non c'e' piu' tempo.

Insomma: manco con una confessione scritta autografa di Rossi in cui lui dichiara che ha sempre preso in giro la gente questi entusiasti qua retrocederebbero d'un millimetro dalle loro convinzioni. E nel caso poi si trovassero costretti dagli avvenimenti (e gioco i miei venti eurocent che ci si troveranno molto presto...) a dire "ho sbagliato", hanno gia' il mantra pronto, bello lucido e oliato: "Se tutto si rivela una bolla di sapone, a me la vita non cambia per nulla. Ma se avesse funzionato... Ah, se solo avesse funzionato!" Che e' una posizione di comodo che a me disturba non poco: o come, sfrangi i maroni per un anno dicendo che la fisica di Feynman e Einstein e' da buttare nel cesso grazie al tubo arrugginito di Rossi, e poi -quando si scoprira' che era tutta una cazzata- vuoi che non ti prenda per il culo per sei mesi di fila?Ma che, sei pisano?

Si, han visto un bel mondo, questi true believers...

 

Linkografia minima:

 

Barney

 

 

Cose da sapere nella vita: come servire una perfetta pinta di Guinness a casa vostra.

37 secondi che spiegano come ottenere un perfetto bicchiere di Guinness a partire dalla lattina con la pallina. Sapevatevelo, insomma.

Barney

11.3.12

Liberta' di scelta à là cattotalebana. In Texas, il che non mi stupisce manco un pò...

Stamani ho letto su un quotidiano che Garry Trudeau s'e' visto rifiutare la striscia quotidiana della settimana che viene da un 35 giornali americani, a causa dell'argomento trattato.

Molti qua avran gia' cambiato canale, non sapendo chi cazzo e' Garry Trudeau, pensando che "striscia quotidiana" si riferisca alla quantita' di polverina bianca che il summenzionato Trudeau inala aiutandosi con una cannuccia di platino, e soprattutto non avendo idea del perche' un quotidiano americano debba rifiutare qualcosa per il suo contenuto: stiamo parlando della piu' grande democrazia dal mondo, no?

Bene, andiamo con ordine.

Garry Trudeau e' un disegnatore. Un bravo disegnatore, famoso per le sue strips, le serie di tre vignette che i quotidiani nel mondo mettono nelle pagine centrali, diciamo nella sezione "cultura non troppo alta", ma lontano da "tette e culi" o da "estrazioni della Lotteria del Sarchiapone". Uno che ha vinto il Pulitzer, mica noccioline! Lo si puo' tranquillamente catalogare come "di sinistra", e sicuramente i destri che leggessero questo pezzo lo definirebbero "un radical chic con la puzza sotto il naso". Beh, chi se ne fotte: "Doonesbury" e' una striscia al livello di "Dilbert", e tanto basta.

Abbiamo quindi scoperto che Trudeau disegna "Doonesbury" (no: "Dilbert" NON lo disegna Trudeau, lo fa Scott Adams). Doonesbury, a sua volta, e' una specie di commento quotidiano ai fatti rilevanti della vita sociale USA, demandato ai protagonisti della striscia (Mike Doonesbury, l'alter ego di Trudeau, e la varia umanita' che ruota attorno a lui in una qualsiasi cittadina borghese americana di oggi: Insomma: uno "Snoopy" per adulti). E siccome tra i fatti quotidiani c'e' di tutto, di recente in quel "di tutto" e' andata a finire anche il commento alla notizia di una legge emanata dal Governatore del Texas, Rick Perry, che obbliga chi vuole abortire a subire una ecografia transvaginale e all'ascolto del battito del cuore del feto. E la obbliga a farlo a meno che la donna non dichiari che la gravidanza e' stata causata da uno stupro. La legge ha altre amenita' che solo un Kompleto Koglione Kattotalebano (un "KKK", no?) poteva tirare fuori. Qua e qua un paio di commenti alla vaccata del vaccaro, ce ne fosse bisogno.

Ora, a prescindere da come la si possa pensare sull'aborto (io, nel mio piccolo, non so proprio come pensarla, ma so di sicuro che non posso scegliere anche per gli altri su questioni cosi' delicate), le cose qua sono chiare: Perry vuole rendere difficile, traumatica e psicologicamente dirompente la scelta di abortire, vuole che la cosa rimanga impressa a fuoco nelle carni (ecografia transvaginale) e nel cervello (sonogramma del battito cardiaco del feto con il medico che gli spiega cosa sta ascoltando) delle donne che si sottoporranno all'intervento. Si capisce che Perry e' contro l'aborto, no? E si capisce che questa legge e' il tentativo di rendere impossibile con cavilli e gabole di bassissima lega l'aborto in Texas. Forse perche' e' impossibile proibirlo, forse perche' gia' ci hanno provato, ma anche nel feudo dei Bush e' meglio poter abortire legalmente -per la maggioranza della popolazione- piuttosto che affidarsi a praticoni e mammane abusive?

Detto questo, la settimana entrante la serie di strisce incriminate non sara' pubblicata su 35 giornali su piu' di 1400 in tutto il mondo che hanno i diritti per Doonesbury. La pecentuale e' minima, ma gia' il fatto che ci sia e' una notizia (anche se alcuni di questi quotidiani hanno gia' fatto sapere che le strisce saranno pubblicate nella sezione "politica". E mi pare una ottima scelta). L'autore difende fieramente la sua scelta, i cattotalebani del Texas (che somigliano molto ai nazisti dell'Illinois, peraltro) gia' inneggiano ai roghi di libri e albi di Doonesbury, e a me non resta che presentare una delle vignette incriminate, schierandomi assolutamente dalla parte di matite e chine.

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(E c'e' chi ancora si ostina a pensare che i fumetti son cose da bambini...)

 

Barney