30.4.12

"Il Terzo Reich", Roberto Bolaño (Adelphi editore)

Ennesimo libro postumo dagli sterminati archivi lasciatici da Bolaño, questo "Il Terzo Reich" e' un divertissement in forma di diario che -utilizzando una metafora assolutamente maschile e probabilmente comprensibile ad una ristretta minoranza- ci narra la crisi esistenziale di un giovane tedesco, Udo Berger, in vacanza "di lavoro" in una non meglio precisata localita' balneare della Costa Brava.

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L'interesse del protagonista, e il motivo della sua vacanza (la prima con la bellissima fidanzata) nello stesso albergo nel quale la sua famiglia andava quando Udo era bambino, sono i wargames da tavolo, quelli storici, che ricostruiscono spesso fedelmente le grandi battaglie del passato.

Il gioco che da il titolo al libro e' chiaramente ambientato durante la seconda guerra mondiale, e Udo e' una celebrita' nel ristrettissimo mondo dei fanatici dei wargames, essendo campione nazionale tedesco e influente articolista su numerose fanzines di settore. Lo scopo della vacanza e' scrivere un articolo per una rivista specializzata, in cui Udo spiega la sua variante tattica "invincibile", che permette di portare le truppe tedesche alla vittoria.

Il libro, come gia' detto, e' sviluppato in forma di diario perche' Udo "deve esercitarsi a scrivere". Il susseguirsi dei giorni di vacanza e' scandito dalle calde giornate di agosto, dalla spiaggia assolata e dai pattini a pedali del "Bruciato", un enigmatico e repellente personaggio che noleggia pedalo'. Il "Bruciato" ha il corpo ustionato da chissa' quale incendio, non si sa da dove provenga e spesso dorme in una specie di fortino ricavato dall'affastellamento dei pedalo' alla sera, sulla spiaggia.

Udo e Ingeborg, la splendida fidanzata che ama oziare al sole e odia (quasi teme) i giochi di Udo, incontrano un giorno un'altra coppia di tedeschi -Charly ed Hanna- , ospiti di un albergo vicino. I quattro fanno poi amicizia anche con due inquietanti personaggi del luogo, il Lupo e l'Agnello, sfaccendati e sbevazzoni, che li accompagnano la sera nelle visite a pub e discoteche.

Tra il trascinarsi evidentemente senza senso della storia tra Udo e Ingeborg, il rapporto tra le due coppie e tra le coppie e il Lupo e l'Agnello, l'incontro che ravviva una passione infantile tra Udo e Else, la bella proprietaria dell'albergo, si arriva al dramma della scomparsa di Charly, disperso in mare su uno windsurf. Da quel momento la situazione precipita: Hanna ritorna in patria pochi giorni dopo la scomparsa di Charly, lasciando Udo e Inge ad aspettare l'oramai inevitabile ritrovamento del corpo dello scomparso. Anche Inge, dopo qualche giorno, torna a casa e Udo rimane da solo a cercare di circuire Else, a fare sesso svogliato con una cameriera piu' disponibile rispetto alla sua titolare, e ad insegnare a giocare a "Terzo Reich" ad un sorprendetemente interessatissimo "Bruciato". Il quale si dimostrera', nella estenuante partita che riempie in sostanza la seconda parte del libro, allievo in grado di superare il maestro, sino al ribaltamento delle posizioni iniziali ed alla schiacciante vittoria degli Alleati contro le truppe dell'Asse (in barba alla variante "invincibile" inventata da Udo).

Ad intervallare le giornate sempre piu' balorde di Udo e le serate passate a giocare col "Bruciato", i tentativi di sedurre Else, il dialogo col di lei marito -gravemente ammalato- e le telefonate con l'unico vero amico di Udo, Conrad, subito disponibile a spedir soldi quando gli vengono richiesti, ed a consolare Inge quando la ragazza torna a Stoccarda.

Sullo sfondo, dall'inizio, quell'articolo che Udo deve scrivere e che dovrebbe presentare ad una Convention a Parigi, a dicembre. E proprio la Convention di Parigi rappresenta la fine del libro: Udo e' li, ma nemmeno lui sa perche'. L'articolo l'ha scritto sostanzialmente Conrad, lo presentera' lo stesso Conrad, e Udo non gioca ad alcun wargame da mesi, da quando il "Bruciato" l'ha sconfitto senza appello a "Terzo Reich". La scena finale vede un Udo che mette un po' in ordine lo stand del gruippo di giocatori di Stoccarda, e che poi -semplicemente- se ne va dall'area della Convention, senza fare rumore.

Lieve come e' entrato in scena, il protagonista lascia il palcoscenico. Non senza avere recitato la sua parte, piccola in verita'; e probabilmente non senza avere compreso quanto piccola la sua parte fosse. Ma lascia la storia con la piena consapevolezza che esistono cose piu' importanti che un gioco da tavolo.

Un romanzo "quasi di formazione", scritto dall'Autore alla soglia dei quarant'anni e prima di diventare giustamente famoso, ma un libro che mostra da subito le qualita' di uno tra i piu' grandi romanzieri di questi ultimi anni.

 

Barney

 

xkcd: Bookshelf

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E anche oggi, grazie a Munroe, ho scoperto qualcosa.
Leggendo l'alt-text si viene a sapere (parlo degli ignoranti come me) che "Atlas Shrugged" e' l'opera piu' famosa di Ayn Rand, una scrittrice russo-americana morta negli anni '80. Il libro e' addirittura disponibile (diviso in tre volumi vista la mole...) in italiano, edito da Corbaccio.
Pare che qualcuno abbia definito "La rivolta di Atlante" il libro piu' influente dopo la Bibbia. Il che e' obiettivamente intrigante, no?

Barney

29.4.12

Le grandi verita' della vita (ovvero: Murphy semplificato e corretto)

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E' successo a chiunque, direi. E la spiegazione mi pare non faccia una grinza :-P

 

Barney

xkcd: Emotion

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Le cose davvero importanti della vita...

La fidanzata di Randall sta combattendo contro il cancro da un paio d'anni. La malattia entra ed esce dalle strisce di xkcd con una certa grazia e levita', ma evidentemente non esce mai dalla testa del disegnatore. Che pero' ci avverte nell'alt-text che la ragazza sta migliorando.

Barney

28.4.12

L'angolo d'iccurturale: concerto dell'orchestra barocca "Modo Antiquo", diretta dal Maestro Federico Maria Sardelli

Ho assistito ieri sera al bel concerto dell'ensemble barocco "Modo Antiquo", un'orchestra attiva da quasi trent'anni sui palcoscenici di tutto il mondo, famosa per la restituzione fedele delle opere vivaldiane e per l'istrionicita' del suo direttore, che altri non e' se non il Maestro Federico Maria "Boria" Sardelli, poliedrico musicista specializzato in traversiere (il flauto traverso del sedicesimo secolo, tutto di legno), disegnatore, pittore, incisore e acclamato direttore, perlappunto, dell'orchestra da lui stesso formata nel lontano 1984.

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Il concerto, svolto come sempre con strumenti dell'epoca, ha visto l'orchestra impegnata nella restituzione di brani dai Concerti Grossi di Arcangelo Corelli (una delle specialita' dell'orchestra), dai Concerti Grossi di Franceso Geminiani , e un paio di composizioni di Francesco Barsanti, a coprire tutta la prima meta' del 1700 e ad omaggiare -attraverso gli ultimi due autori- la citta' che ospitava il concerto. 

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I venti elementi tra violini, viole (due), violoncelli (due), oboi (due), timpani, clavicembalo, tiorba e tromba (oltre a brani per traversiere suonati dallo stesso Sardelli) si amalgamano in modo perfetto, facendo risaltare nell'insieme le particolarita' sonore di ciascuno strumento: e' perfettamente identificabile anche all'orecchio del profano l'ingresso delle viole, o il sottofondo degli oboi quando sono suonati; le sonorita' metalliche del clavicembalo rincorrono e completano gli arpeggi della tiorba cosi' da rendere l'ascolto una esperienza veramente emozionante.

A completare il tutto la scenografica direzione di Federico "Boria" Sardelli, che ier sera sfoggiava dei fantastici pedalini color porpora cardinalizia su completo nero da serio direttore d'orchestra. I tre bis hanno reso onore all'interpretazione e soddisfatto il pubblico che se ne e' tornato a casa contento per la bella performance cui s'e' trovato ad assistere. 

Segnalo aggratis (ma vedrai che poi il Maestro scuce qualcosa...) la pubblicazione recentissima del nuovo CD dell'orchestra: Vivaldi New Discoveries II, e abbandono la pagina non prima d'aver linkato questo bel brano dal Concerto Grosso numero 4 di Corelli, eseguito magistralmente dall'orchestra Modo Antiquo e sporcato indelebilmente dal fermo immagine dei tre manfruiti presumo di Firenze che -chissa' come mai?- appestano il video. Ecco qua:

 

Barney

27.4.12

Dio c'e'

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Prima pagina del Tirreno di oggi, cronaca di Pontedera. Senza parole...

 

 

Barney

25.4.12

Il paese dei genii, spesso incompresi

Sto parlando dell'Italia, ovviamente.

Dove tutti i Presidenti del Consiglio sono membri onorari del Mensa, tutti i Ministri per l'Economia (e qualche volta anche i reggenti di altri dicasteri) sono premi Nobel in pectore, e ad ogni angolo della piu' infima strada incontri un inventore che ha appena scoperto la maniera di risolvere uno a caso dei problemi che affliggono l'umanita' tutta.

Stasera incredibilmente non parlero' di Rossi e del suo E-Cat (un birroccio a vapore che dovrebbe permettere a tutti di fare concorrenza ad Enel e Snai Gas. E avanzerebbe anche della carta stagnola viola per le marmotte che incartano le cioccolate!), ma di un altro bel personaggione uscito fuori da un paio di giorni, tal Ingegner Ugo Abundo, che e' alla ribalta per -ancora- un nuovo accrocchio a fusione fredda...

Pero', prima di parlare del nuovo fenomeno della ricerca italiana, devo a due o tre miei amici ed ex colleghi un riassunto d'una visita che ho avuto al lavoro il giorno 24 aprile. Anche perche' e' assolutamente in topic con il post.

Dunque, per ridurre al minimo i preamboli racconto solo che quattro o cinque anni fa ricevemmo una mail da un ingegnere del nord Italia, che ci spiegava come il nome dell'azienda nella quale lavoro l'aveva avuto da EADS-Astrium Germania (aziendona che fa satelliti, razzi, aerei... Robine cosi', insomma), e che siccome aveva scoperto un fantastico sistema di propulsione spaziale, doveva per forza parlarcene. Chiaramente, il signore chiedeva che noi firmassimo un Non Disclosure Agreement, prima dell'incontro. Accettammo, e un certo giorno l'ingegnere si presenta da noi. Lo ricevo, firmiamo il NdA e -prima di iniziare la riunione- gli dico che appena lui mi tira fuori un po' di fisica esotica, e qualche negazione di principi basilari di termodinamica, io riterro' chiusa la presentazione. Lui mi rassicura che non ci saranno problemi, e inizia a parlare della sua scoperta. Va tutto piu' o meno bene, sintanto che l'uomo non inizia a parlare di un sistema completamente isolato (una "bolla" di plastica) che -senza scambiare alcunche' con il resto dell'universo- si poteva comunque muovere.

Nel vuoto.

Senza ovviamente espellere massa.

Visto che non sono un tecnico, e che l'ingegnere non crede a quello che gli dico io, rischio il licenziamento e lo porto dal mio capo, professore ad ingegneria aerospaziale e specializzato in propulsione.

Bastano dieci minuti per fare arrivare il povero ingegnere sull'orlo delle lacrime. L'inventore a me pare sinceramente consapevole degli enormi errori concettuali che stanno alla base della sua teoria, quindi lo accompagno fuori e lo rincuoro. Passano un paio di minuti, e l'uomo riprende piglio, e mi saluta dicendomi che ci saremmo comunque risentiti, perche' lui aveva ragione. Per la cronaca, visto che sono arrivato io a capire che aveva torto, ha torto. Sempre per la cronaca, e cercando di non violare il NdA firmato a suo tempo, quello che ci proponeva era una variante incasinata del famoso "motore alla Wile Coyote". Una roba piu' o meno cosi', ma con l'aggravante che si doveva operare nello Spazio:

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Spero nessuno abbia dubbi sul fatto che il motore fuoribordo, messo nel catino, NON fa avanzare Wile d'un millimetro (a parte le vibrazioni indotte, che in effetti qualcosa possono causare...). Bene, fine del preambolo.

Lo stesso signore si rifa' vivo un mesetto fa. Mi ricorda il nostro primo incontro, e mi dice che adesso ha una cosa completamente nuova, che non viola alcun principio fisico, e che vorrebbe presentarla proprio ad un fisico. Io gli rispondo che al momento non abbiamo laureati in fisica da noi, ma siccome c'e' pieno di ingegneri non ho difficolta' a farlo parlare di fronte a qualche giovane virgulto con il cervello meno addormentato del mio. L'inventore accetta, e ieri si presenta puntualissimo da noi. Stavolta parla davanti a sette o otto ingegneri aerospaziali, la meta' pure dottori di ricerca. E inizia la sua dissertazione parlando del principio di azione e reazione, e di un sistema "isolato" ma pero' non proprio isolato: l'energia puo' entrare, e il calore uscire.

In estrema sintesi, partendo da premesse piu' o meno corrette (pincipio di conservazione della quantita' di moto, per esempio, usato abbastanza correttamente), introducendo ogni tanto della scienza eterodossa ma -mettiamola cosi'- "quasi plausibile", arrivava a conclusioni clamorosamente errate ancora una volta. Anche perche' s'era portato degli apparati dimostrativi che in effetti funzionavano: si muovevano senza che alcuna massa venisse espulsa, solo grazie a complessi sistemi di molle, leve, mazze e respingenti in spugna. Il piccolo problema e' che quell'aggeggio si muove sulla Terra grazie all'attrito che le ruote fanno sul terreno. Nello spazio, col cavolo che si puo' muovere (intendo "muovere efficacemente") una astronave sparando biglie su una delle sue pareti. Ma non c'e' stato verso di convincere il nostro interlocutore, il quale si e' quasi arrabbiato perche' nessuno gli contestava le premesse -di nuovo: giuste!- di fisica 1 dalle quali era partito. Lui voleva che gli si distruggessero le premesse, non le conclusioni. E cio', francamente e' impossibile.

Mi ricorda, questo fatto, una fantastica risposta di Leonardo Serni ad un utente su chissa' quale gruppo di discussione. Ecco il botta e risposta di qualche annetto fa:

Utente: Come si chiudono le porte non usate con NT?


Serni: Ora, io so come si apre una porta chiusa e come si chiude una porta aperta, ma tu vuoi sapere come chiudere una porta chiusa, e questo, lo ammetto, non ho la piu' pallida idea di come si possa fare.

Ci siamo comunque lasciati amichevolmente, e l'inventore ha addirittura lasciato due copie della sua teoria a due miei colleghi (ritenuti da lui tra i piu' interessati, vulg.: tra i meno pessimisti), con la promessa che se riusciranno a spiegargli dove e' che lui sbaglia, avranno una vacanza pagata assieme alle fidanzate.

Sospetto che nessuno potra' godere del premio, purtroppo, visto che le stesse identiche nostre confutazioni sono state fatte in precedenza da chissa' quanti altri personaggi in giro per l'Italia, cui il nostro inventore si e' rivolto.

Non ho piu' spazio per parlare del nuovo Andrea Rossi, che come vi ho gia' detto si chiama Ugo Abundo (Google fa scoprire cose interessanti sul personaggio...), e che adotta un paradigma direi "comunista" per lo sviluppo e la validazione del suo apparato chiamato Athanor che pare sia un termine alchemico (?!!): rilascia tutti i disegni e le specifiche a chi le richiede, nel migliore dei modelli Open Source. Date le premesse e quello che s'e' letto sinora - e data la mia completa e totale ignoranza unita a dosi massiccie di boria-, l'accrocchio ha le stesse identiche probabilita' di funzionare che i dimostratori del mio amico inventore; staremo a vedere, che il mio problema attuale e' riuscire a comperare il biglietto per gara-4 di semifinale, che domani sera vedra' le mie biNbe giocarsi il match point contro le favoritissime di Taranto.

 

Barney

xkcd: Approximations

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Eccellente striscia, questa.
Per gli smanettoni e i curiosi: Robert Munafo esiste, ed ha veramente realizzato un algoritmo che -dato un numero- tira fuori le possibili equazioni che danno quel risultato.

Reverse math, insomma :-)

Barney

23.4.12

Cassini fotografa

Notevole scatto inviatoci da Cassini: in primo piano Encelado, una luna completamente ghiacciata. Poi, gli anelli di Saturno e sullo sfondo Titano, una "lunona" del pianeta con gli anelli.

Barney

22.4.12

Il gioco piu' bello del mondo

Come ho avuto modo di scrivere ennemila volte, non mi interesso di calcio, a meno che non sia fanta- o Subbuteo, pero' oggi penso sia il caso di spendere due parole su quel che e' successo a Genova.

Si giocava Genoa-Siena, immagino un match di bassa classifica in cui entrambe le squadre dovevano fare punti. Succede che poco dopo il quarto d'ora del primo tempo il Siena segna con una punizione deviata dalla barriera, che si insacca alle spalle dell'immobile (ed incolpevole) Frey. Palla al centro, e due minuti dopo Destro insacca di nuovo, di testa stavolta, saltando tra tre avversari e infilando il sette alla sinistra dell'ancora incolpevole Frey. A pochi minuti dalla fine del tempo c'e' il tris, poi al terzo minuto del secondo tempo il poker, che in pratica segna la fine dell'incontro, e contestualmente scatena le bestie sugli spalti.

Quello che succede dal settimo del secondo tempo in poi lo affido alla cronaca live di repubblica.it:

CONTESTAZIONE - Esplode durissima la contestazione dei tifosi genoani. Cori e petardi verso la squadra in campo. Tagliavento ha fermato il gioco. Si attendono sviluppi

SI ATTENDE ANCORA - I tifosi urlano di tutto e chiedono che la gara venga sospesa. In campo intanto i calciatori del Siena si tengono in movimento mentre i genoani sono fermi e alcuni si mettono le mani sul volto, quasi in lacrime

TUNNEL SPOGLIATOI PRESIDIATO - I tifosi sono soprattutto assiepati all'imbocco del tunnel degli spogliatoi. Adesso il capitano Marco Rossi discute con loro. Rossi è tornato in mezzo al campo e parla coi compagni

PUBBLICO DIVISO - Gli ultras contestano anche Preziosi ora, ma parte del pubblico fischia i contestatori. Situazione molto difficile

LA RICHIESTA DEI TIFOSI: i giocatori del Genoa devono levarsi la maglietta e abbandonare il campo. Questo hanno chiesto gli ultras

ARBITRO E SIENA NEGLI SPOGLIATOI - Lasciano il terreno di gioco tra gli applausi mentre il Genoa resta al centro del campo

ARRIVA PREZIOSI - Il presidente è in campo e chiama a sé tutti i giocatori rossoblù.

I GIOCATORI SI ARRENDONO - Si levano la maglia come hanno ordinato gli ultras. Marco Rossi raccoglie le magliette. Mesto in lacrime. Sculli prova ancora a convincere i tifosi che non ne vogliono sapere. Piange anche Sculli

ROSSI RICONSEGNA LE MAGLIE - Dopo il colloquio in lacrime di Sculli coi tifosi, Rossi riconsegna le magliette ai compagni

ANCHE FREY PARLA - Frey parla con alcuni tifosi: 'Dobbiamo finire questa partita se no ci levano punti'

LA GARA RIPRENDE ALLE 17 - Il Siena è tornato in campo, la partita ricomincia

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Notevolissimi i seguenti fatti:

  • a un certo punto il pubblico si divide, e alcuni iniziano a fischiare le bestie (meno male!)
  • le bestie chiedono ai giocatori del Genoa di togliersi le maglie, e i giocatori si arrendono alla richiesta. Questa e' una roba mai vista, e mi chiedo come possano poi, quegli stessi giocatori, tornare ad indossarla, quella maglia.
  • Frey calma i tifosi dicendo loro che se non la smettono la societa' ricevera' una penalizzazione.

A me sembra fantascienza, roba da autospurgo, oppure la prova provata che abbiamo come sport nazionale esattamente quello che ci meritiamo. La cronaca qui, e -con numerose foto- qui.

 

Barney

20.4.12

Diaz - Don't clean up this blood

Ieri sera sono finalmente andato a vedere "Diaz", di Daniele Vicari. Non ero convintissimo di andare, per una serie di motivi che si chiariranno piu' sotto, ma sostanzialmente il film mi ha deluso meno di quel che m'aspettavo.

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Diaz e' la cronaca abbastanza fedele di quel che successe la notte del 21 luglio 2001 a Genova, alla scuola che da il titolo al film. Ci sono elementi romanzati-inutili-inverosimili-falsi (tre su tutti: il black bloc nero che sta con la biondina rasta e se la sfanga per una botta di culo dalla mattanza, e la storia tra il volontario del GSF e l'artista di strada che veramente pare messa li' -la storia, intendo- per dar l'idea di "Pace amMore e libBerta'", infine il poliziotto "buono" impersonato da Santamaria), ma per chi ha una idea di cio' che e' successo il racconto e' passabile.

Chi invece non sa/s'e' dimenticato/s'e' informato da Vespa o Fede rimane con la sensazione di avere visto qualcosa che sicuramente e' esagerato rispetto a quanto veramente accaduto. Perche' se non ci sei stato o se non conosci qualcuno che c'e' stato, e' veramente difficile credere che tutto quello che vedi sia davvero accaduto.

Ma io ho la fortuna di conoscere abbastanza bene uno dei protagonisti di quel sabato notte, visto che si tratta del fratello di Mrs. Panofski. Il quale cognato (dovrebbe essere giusto... Si, lo e') e' uno dei protagonisti anche della trasposizione cinematografica, ovviamente non direttamente lui: e' il giornalista impersonato da Elio Germano.

Ma invece di parlarvi del film -meglio che lo andiate a vedere, sapendo che i protagonisti "veri" imputano a Vicari due peccati di fondo: il non avere contestualizzato il fatto, e il non avere fatto i nomi veri dei protagonisti di polizia e carabinieri- sono riuscito a tirare fuori un mio intervento in un thread su it.diritto del 25 luglio 2001. Intervento che veniva il giorno dopo che avevamo rivisto per la prima volta dal 21 Lorenzo, rimandato a casa la mattina stessa. Eccolo qua:

Ieri sera siamo andati a trovare Lorenzo, a Pescia.
Siamo arrivati, e lui era in giardino a parlare al telefono (ne ha
sempre avuti almeno due per le mani, tutta la sera).
Non l'ho salutato, ed ho portato a casa sua nonna, centounenne.
Il cui commento, amaro ma anche sollevato dal fatto che almeno a
casa c'era, e' stato:
"Ma guarda te, Lorenzo e' stato decine di volte in Bosnia, in
Croazia, quando c'era la guerra, e l'hanno picchiato i poliziotti
italiani....".

Torno a casa, e saluto il reduce. Che mi accoglie sorridente
dicendomi "Ho conosciuto _da vicino_ la polizia di Berlusconi".
E mi fa vedere le botte. Braccia, dita (unghie nere, non di sporco),
schiena, addome. Bende, cerottoni, ematomi grandi, tanto che gli
chiedo se e' sicuro che lo abbiano _solo_ manganellato, e non
anche preso a calci.
"No, mi pare di no. La ragazza davanti a me l'hanno presa a calci
in testa, ma a me no. Manganellate. In due. Poi, dopo, un'altro,
una bestia enorme, veniva a finire il lavoro. L'hanno dovuta fermare
piu' volte, perche' stava _esagerando_".

Poi, durante la serata, si aggiungono particolari:
Lorenzo dormiva, ha sentito casino e si e' vestito. Ha messo gli
occhiali -"Ma sei scemo? E se te li scassavano sul viso?" "Senza 'un
ci vedo nulla..... "-, si e' preso portafogli e cellulare, poi sono
entrati.

In mezzo ai manganellatori il "Dottore", uno tranquillo, in giacca e
cravatta, che diceva solo "A quello basta, a quell'altro di piu'".
La bestia che terminava il manganellamento, ad un certo punto, ha
chiesto dei guanti di lattice ai barellieri fatti entrare per portar
via i terroristi (un ora dopo l'irruzione). Probabilmente, aveva paura
dell'AIDS: con tutto quel sangue in giro........

I feriti e gli arrestati (cioe', quelli che ce la facevano a
camminare) sono stati presi e portati via. Nessuna perquisizione,
tanto che Lorenzo aveva il cellulare, e finche' le pile non si sono
scaricate ha continuato a chiedere aiuto agli amici. In ospedale,
piantonato da due poliziotti, accanto al sessantaduenne vicentino con
braccio e femore rotti. Tuta nera anche lui, of course...... Esami su
tutto il corpo, radiografie di tutte le ossa, ecografie dell'addome
per escludere lesioni interne. La consapevolezza che l'ospedale e' la
salvezza: finche' si resta li', le botte non arriveranno piu'. Quindi,
contrattazioni con i medici (anche se non ce n'era bisogno, conciato
lo e' tuttora), ricerca dell'avvocato, e finalmente lunedi'
l'interrogatorio. Durante il quale si chiede, tra
l'altro, conferma sulle due molotov trovate nella palestra. Il
magistrato: "Mi han detto che erano proprio alla porta di ingresso, se
le ricorda?". No, non si ricorda, anche perche' le molotov le ha viste
solo in fotografia...... Infine, scarcerazione, ma non si toglie il
capo di imputazione (associazione a delinquere finalizzata alla
devastazione).
Motivo? "Guardi, non e' il momento politico, qua devono tirare a
salvarsi, aspettiamo che si calmino le acque". E' il suo difensore, il
presidente del foro genovese, che gli consiglia di aspettare.

Chiudo con una notiziola: qualche giorno fa, prima del G8, il
Giornale (quello che, diciamo, e' _vicino_ al governo....) pare abbia
pubblicato un servizio-inchiesta su un corpo di celerini scelti.
Riguardava la caserma Bolzaneto di Genova.
Volete sapere chi ha fatto il blitz sabato notte? :-)))...........

Mi sembra interessante anche l'intero thread, che inizia con la primissima intervista a Lorenzo dopo la sua "scarcerazione" dall'ospedale, meno di impatto visivo del film di Vicari (che -avverto- e' disturbante per certe scene di violenza), ma sicuramente piu' vera.

Barney

 

 

 

 

xkcd: Romney Quiz

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Un po' di sana politica presidenziale USA.

Barney

15.4.12

Astroturfing e fredde fuffe, ovvero "Chi troppo in alto sal, cade sovente precipitevolissimevolmente"

Pare che sulla scena della Chiesa dei Monaci Diacci Marmati degli Ultimi Giorni il fronte dei true believers si stia sfaldando molto velocemente. Il blog di Passerini e' muto sull'argomento E-Cat da settimane, e si cerca di ingannare il tempo con indovinelli e giochini logici che nulla hanno a che fare con la fusione fredda. I pochi che ogni tanto chiedono novita' si sentono rispondere che novita' non ce ne sono, e gli annunci di Convegni internazionali a Siena, ospitati dal gruppo di Piantelli, si tramutano in semi-barzellette e ulteriori, imbarazzanti silenzi.

Andrea Rossi, da parte sua, continua ad intrattenere discussioni al limite dell'assurdo con i suoi fans, con domande chilometriche e risposte di Rossi che spesso sono: "1- yes. 2- no. 3- no comment" (e magari la domanda era unica, o c'erano cinque sotto-questioni...). Vabbe', l'ho tirata anche troppo per le lunghe e non ho ancora dato una ragione al titolo.

Andiamo ordunque al sodo.

Ieri l'altro s'e' avuta una importante defezione nel gruppo dei credenti di ferro: Paul Story, un inglese che anima il sito Ecatnews.com, ha pubblicato un pezzo che si intitola, semplicemente, "A 45 MW Ecat delusion?". Story e' uno scrittore, e in sostanza dice che siccome deve lanciare il nuovo libro entro l'estate, e siccome Rossi non ha ancora provato nulla di definitivo, per lui e' sicuramente meglio dedicarsi al suo lavoro piuttosto che continuare a sognare che un giorno avremo tutti energia gratis e senza scorie radioattive.

Ma la botta finale l'ha data ieri Forbes, con un pezzo dal titolo fantastico: "Astroturfing Cold Fusion: Making the promise seem real". Ora, "astroturfing" e' un neologismo americano, che significa "creare dal nulla consenso su un prodotto, anche impestando i media con fans prezzolati che a pagamento scrivono un gran bene del prodotto stesso".

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Fa venire in mente nulla, la definizione?

E se proprio siete duri come il marmo, vi soccorre il pezzo sopra linkato, che finisce con questa splendida frase qua: "Thus, I leave you, dear reader, to draw your own conclusions".

Ora, se qualche true believer mi legge, che per favore legga i due pezzi e poi tragga da solo le sue conclusioni. Vedra' che somigliano molto alle mie e a quelle di molti scettici della prima ora.

 

Barney

14.4.12

Perche' la fuffa spesso vira a sinistra?

Prima di lasciare la parola a Gianni Comoretto (astrofisico di Arcetri, che leggo da oramai quasi quindici anni...) un minimo di spiegone per il titolo. Andro' a linkare una bella riflessione di Gianni, su come il mondo dei -mi si scusi la rozzezza...- "no global / commercioequesolidale / reteGAS / vegetariani / vegani" pare statisticamente molto piu' prono a dar credito a minchiate assolute come l'E-Cat, l'idrino, la benzina addittivata con monossido di diidrogeno (e' acqua fresca...) e via andare.

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Il tutto, molto spesso, in nome del complottone globale delle multinazionali americane anticomuniste ed imperialiste.

E il tutto, molto spesso, a favore -ma non si puo' dire, eh? Senno' sei un complottista!- di altrettante multinazionali magari francesi (Boiron, per dirne una, che monopolizza il mercato del monossido di diidrogeno adittivato con magiche essenze spirituali per curare d'ogni cosa, vulg. l'omeopatia, e tira su miliardi ogni anno vendendo nulla), per nulla anticapitaliste e neutre dal punto di vista politico.

Beh, insomma: andatevi a leggere il pezzo di Comoretto, invece di perdere tempo qua :-)

 

Barney 

13.4.12

Pensieri sparsi sul maelstrom di merda che ci attanaglia a noi italiani (insomma, parlo di politica)

Il vortice ha tirato giu' il trota e la nera, gente rappresentativa di quel cul de sac evolutivo che risponde al nome di "leghismo", ma siamo dalle parti dei primati non evoluti. Lemuri, Tupaie, e Aye-Aye, insomma, con il muschio verde sulla schiena a colorare un po' il grigio dell'assenza di idee.

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Questo e' un parente prossimo di Eridiano Sirio. Un Aye aye, per Eridiano e i suoi amici.

Ma il resto dei politici e' sempre a galla; incredibilmente, contro ogni logica e ogni quota ai picchetti di BetWin, gente come Nicole "igienedentale" Minetti resiste al pezzo (e sorvoliamo sulle dimensioni e sulle forme del pezzo, ovvia...). Addirittura, abbiamo soggetti (mi si scusi l'eufemismo...) come la Santanche' che riesce a scavare nella montagna di merda da lei stessa prodotta, e ad accomunare Nilde Iotti alla suddetta Nicole Minetti. Come dire: il culo con le quaranta ore. O il silicone con la materia grigia, in questo caso. O anche "darla a tanti rispetto a darla a uno solo". Che dal punto di vista etologico-evolutivo mi pare meglio, non fosse che per il rischio-malattie cui la Nicole si sottopone.

E non e' che il resto della truppa politica sia messa meglio, ne' a destra -dove abbiamo Mr. Angelino "quid" Alfano, abile spalatore di vuoto cosmico supercazzolato-, ne' a sinistra, zona presidiata dallo sverniciatore maximo di giaguari, e da cazzari vari e assortiti (aBbeppiGrilli, Tunninari, Vendoli, Diliberti e mazzi vari, e certo mi scordo qualcheduno di assolutamente insignificante).

In mezzo, un governo tecnico che sta mostrando tutto il poco fiato che vecchi semidecrepiti e ultraconservatori possono avere: idee zero, coraggio zero, prospettive zero. Zero assoluto, quindi, a parte la facile ricetta delle tasse, delle accise, dell'addizionale, dei soldi chiesti a chi li ha sempre dati. Ma sempre meglio (incredibile!) del meno di zero che un qualsiasi s-governo di coalizione (sia di destra quale abbiamo avuto sino a pochi mesi fa, sia di sinistra come s'e' tentato un par di volte in cinquant'anni di democrazia italiota) ha ed avrebbe prodotto in questi sei mesi.

No, perche' uno puo' anche credere che mr. Quid abbia idee: d'altronde c'e' chi crede a Scientology, e chi sono io per vietare la libera intrapresa e l'altrettanto libera presa per il culo con maniglie? O che Bersani possa produrre -oltre che idee geniali, che gia' sarebbe difficile e stupefacente- una qualsiasi riforma che tocchi un privilegio a caso tra quelli che veramente andrebbero toccati (facile prendersela con gli imbianchini, i pescatori a palamito e gli artigiani del sanpietrino. Fai una stracazzo di riforma seria contro i notai, o gli avvocati, o i baroni  universitari, poi se ne riparla, no? Oppure fai veramente una legge che costringa gli statali a lavorare come lavorano i privati! Si, vabbe'... Scherzavo...).

Ma la verita' e' che stiamo lentamente morendo soffocati dalle puttanate Montiane perche', almeno, abbiamo una minima speranza di sopravvivere: con Mr. Quid, o Sir Smacchaigiaguari avremmo gia' dichiarato fallimento da un pezzo. Monti ci permette almeno di morire con lentezza: una consolazione, rispetto allo stiantare ora e subito che sarebbe stato il programma "dei partiti". Ah, oggi un mio concittadino quarantaduenne con figlia di 13 anni s'e' tirato sotto a un treno a Prato, perche' l'avevano licenziato. Ma la crisi non c'e', e' tutta psicologica, e vedrai che se non ne siamo gia' usciti se ne sorte doman l'altro...

Scrivo nel giorno in cui Bersani e' venuto a parlare nella mia citta' a sostegno del candidato sindaco del PD per le prossime amministrative di maggio. Il candidato del PD e' uno degli UNDICI (porca maiala: UN-DI-CI) candidati sindaci che si contendono lo scranno municipale, in un comune da 85.000 abitanti. Non a New York, a Lucca insomma. Undici candidati. Mah...

Abbiamo di tutto, tra le liste collegate ai candidati: ho contato 24 stracazzo di movimenti, partiti e clan di famigli anelanti alla greppia pubblica e al pubblico guiderdone: da "Donne al governo" (e gli uomini? Allo stadio? Al barrino? Dove li mettiamo, gli uomini?) a "Dignita' lucchese" (dignita' e' una parola grossa...),  passando per "Noi Lucca" (e "Voi Pisa"?), "Impegno Comune" (questo e' il gioco di parole piu' intelligente, e vi sia chiaro il livello della contesa) e "Governare Lucca". Faccio sommessamente notare che "governare" in lucchese e' l'atto di concimare col "bottino" (ovvero, con il contenuto dei pozzi neri -i contenitori di liquami casalinghi-, gelosamente conservato e fatto maturare allo scopo) i campi, acciocche' le messi fruttifichino rigogliose. Insomma: in molti sono consapevoli che di merda si sta parlando, e magari pure loro merde si ritengono.

E -cosi' si parla di cose leggermente piu' serie- tutti (T.U.T.T.I.) gli stracazzo di undici candidati a sindaco faranno passerella mercoledi' sera al palasport, ad assistere (probabilmente per la prima volta nella loro vita) alla prima partita di semifinale tra Lucca e Taranto. Serie A1 di basket femminile, non il torneo di lippa o di rubabandiera.

Il sindaco uscente (il vecchio Mauro Favilla, sindaco gia' nel -dio Nànos!!!- MILLE-NOVECENTO-SETTANTA-DUE: il nuovo che avanza...) se ne e' accorto pochi mesi fa, quando l'accesso ai playoff era oramai matematico (chissa' la fatica a spiegare al vecchio il meccanismo dei playoff), ed ha prontamente fiutato la possibilita' di marketing politico a costo quasi zero, sponsorizzando la societa' che dalla prima giornata giocava senza nomi sulle maglie e con pochi soldi in cassa. Adesso continua a giocare con pochi soldi, la mia squadra del cuore, ma sulle maglie spicca "citta' di Lucca", grazie al vecchio che avanza e che addirittura s'e' ricandidato. Se per caso viene rieletto, il vecchio stabilira' un sicuro record mondiale, bissando il mandato del 1972 a quarant'anni di distanza (lo so: e' difficile da credere ma e' purtroppo tutto vero).

Mavaffanculo, porca maiala, va...

Ma torniamo al PD, e a Bersani che oggi ha occupato il bellissimo teatro cittadino per spazzolare le briciole con la motosega, e appoggiare il candidato del PD. Anzi, parliamo direttamente del candidato a sindaco.

Io abito a Lucca da quando mi sono sposato, perche' sia io che Mrs. Panofsky adoriamo la citta'. Nel 1994 abbiamo assistito alle -credo- prime primarie del PDS in Italia. E da li' abbiamo votato a tutte le primarie, come due coglioni, pensando di poter contare qualcosa nei meccanismi oliati e sovietici del partito.

Quest'anno, a toglierci financo l'illusione del decidere, il PD ha scelto internamente il candidato. Niente primarie, nome benedetto da tutto l'establishment e dai vertici, e dialettica azzerata. Non ho capito perche', ma non vi preoccupate cari dirigenti di alto livello: stavolta votero' scheda nulla, e penso che anche Mrs. Panofsky fara' lo stesso, oppure si dirigera' verso una lista civica che pero' -purtroppo-poi appoggera' il candidato "democraticamente" unto dal Politburo.

Ma ri-vaffanculo, ri-porca maiala, va...

Ora, la reazione sana e partecipata di una persona ottimista dovrebbe essere "Beh, stante la situazione, e stante il maelstrom di merda imminente... Mi butto IO in politica!".

Ma siamo in Italia, ragazzi! Il paese in cui la barriera all'ingresso di un qualsiasi cane sciolto in politica e' la piu' alta al mondo. Un paese in cui sei eletto se la/lo dai al politico/politica giusto (la direttissima per il potere), oppure se ti inserisci nel meccanismo del partito x con anni e anni di portaborsaggio e di yesmanismo con le orecchie piegate (la via "normale"). 

Non lo so: sono leggermente sfavato, e -lo ripeto- per la prima volta quest'anno annullero' clamorosamente la scheda.

Spero in qualcosa di definitivo, ma -come ci racconta oggi Seminiero su Phastidio- purtroppo nemmeno il default, neanche il fallimento riuscirebbero a cambiare piu' di tanto le cose, nel nostro paese. 

E allora?

Beh, sto rileggendo "L'ombra dello scorpione", edizione writer's cut, e probabilmente un virus letale che colpisse selettivamente i politici potrebbe essere la soluzione definitiva.

Magari, la mortalita' dovrebbe essere leggermente piu' alta di Captain Trips. Perche' col misero 99,4% ipotizzato da King ci sarebbe sempre il rischio non nullo che Rosy Mauro se la sfanghi, no? 

 

 

 

 

12.4.12

xkcd: Whites of Their Eyes

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Questa sembra una battuta da ridere.
Pero'c'e' l'alt-text, da leggere passando il mouse sulla vignetta nel sito di Randall, che cambia completamente il significato e la prospettiva.

Chapeau, Mr. Munroe.

Barney

11.4.12

Il marketing che vuole vendere un sogno (e NON fottervi il cervello...)

Qualche giorno fa discutevo elettronicamente con un ex collega -ora pesantemente coinvolto in un $enorme$ progetto di ricerca internazionale- dell'importanza della divulgazione, verso il pubblico generalista, del rapporto costi/benefici delle grandi imprese tecnologiche.

La gGente, infatti, percepisce molto facilmente il costo complessivo della ricerca (perche' magari glielo dice un giornalista): e' un numero, spesso molto grande, buttato li' senza pietre di paragone ne' risultati attesi e impatti sulla popolazione. Difficile e' convincere il pubblico che quei soldi frutteranno esponenzialmente in conoscenza, miglioramento del tenore di vita, aumento della sicurezza e via dicendo.

Dire che ITER costera' DIECI MILIARDI DI EURO (forse, ma e' probabile ne costera' molti di piu'...) fa una certa impressione, cosi' come dire che la missione BepiColombo, che dovrebbe portare due sonde in orbita attorno a Mercurio, e' stata recentemente "aggiornata" come costi a un miliardo e quattrocento milioni di Euro. C'e' la crisi, i soldi mancano, e sprecarne cosi' tanti in ricerche di cui non si comprende appieno la portata e l'impatto sulle nostre vite e' visto dalla massa come una bestialita'.

E' inutile far notare come molte delle persone che sbraitano e ululano allo spreco di milioni di Euro sarebbero piu' che ben disposte a chiudere entrambi gli occhi, se quelle stesse cifre finanziassero la fusione fredda, la ricerca sull'omeopatia e la realizzazione della raddrizzatrice automatica di banane. Cosi' come e' inutile sottolineare che con una missione spaziale ci si fanno una decina di chilometri di autostrada, se va bene.

Piu' utile mi sembrano iniziative come quella che vedete qua sotto. E' un videoclip in cui un famoso astrofisico perora la causa dell'esplorazione spaziale in un modo che non penso possa lasciare indifferenti:

Paolo Attivissimo ha tradotto il discorso di Neil deGrasse Tyson, cosi' che tutti possano godere del messaggio davvero bello, e pensarci un po' su.

Ovviamente, il ricercatore riempie di retorica e di luoghi comuni i cinque minuti di speech, ma credo che il messaggio finale sia corretto, alla fine.

 

Barney

10.4.12

xkcd: Lakes and Oceans

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Penso l'abbia ispirata James Cameron con il suo viaggio verso il basso nella Fossa delle Marianne...

Il potere delle immagini nello spiegare i concetti e' comunque ribadito una volta di piu': fossi il Ministro dell'Istruzione, renderei obbligatori i poster "scientifici" di Munroe, altro che ora di religione...

Barney

9.4.12

Riscrittura collettiva! Due minuti a mezzanotte: Le regole del gioco

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Alex McNab, che scrive da molte parti e di molte cose, ha tirato fuori un nuovo round robin di scrittura collettiva.

Stavolta non ho proprio potuto esimermi dal partecipare, visto che l'ambientazione e' "fantascientifico-supereroistica". Leggete, sulla pagina sopra linkata, un po' di dietro le quinte, e poi cominciate a seguire settimanalmente il dipanarsi degli eventi: domani Alex pubblichera' il capitolo uno.

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Barney

"Flashback", Dan Simmons (Fanucci editore, 2012)

In un futuro anche troppo vicino (il romanzo e' ambientato nel 2030) l'assetto geopolitico mondiale e' irriconoscibile, se pensato oggi: gli Stati Uniti d'America si sono disgregati sotto i colpi della crisi, dell'impegno assistenzial-socialista di Barack Obama (arrivato nel momento storicamente piu' sbagliato), e della politica estera di assoluta tolleranza e comprensionemnei confronti dell'Islam. Islam che ha ripagato della fiducia nuclearizzando Israele e occupando buona parte del vecchio continente, piu' Canada e parte degli USA.

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Questo e' il canovaccio nel quale si sviluppa "Flashback", e lo scenario nel quale si muove il protagonista della storia, Nicholas Bottom[1], ex-poliziotto di Denver e attualmente detective privato, tossicodipendente oramai bruciato dal flashback, la droga che fa rivivere episodi passati della propria vita. La maggioranza degli americani si fa di flashback tutto il giorno, i giovani vengono arruolati e spediti a combattere in giro per il mondo come mercenari al soldo dell'ONU, ma in pratica come truppe di conquista di Giappone e India, nuove potenze mondiali, uniche a tentare di resistere all'espansione islamica.

Bottom viene ingaggiato da un potente politico giapponese perche' risolva il mistero del brutale assassinio del figlio, avvenuto sei anni prima, caso sul quale Nick ha gia' indagato quando era poliziotto senza risolvere alcunche'. Il detective passa il suo tempo a rivivere -sotto flashback- la vita con sua moglie, morta in un drammatico incidente stradale a pochi mesi dall'assassinio del giovane giapponese, e ha affidato (meglio: affibbiato) loro figlio al suocero, che vive a Los Angeles.

Tra atmosfere che sono un misto tra Blade Runner e un qualsiasi romanzo cyberpunk di Gibson si intrecciano inestricabilmente la vita passata di Bottom, quella di sua moglie e quella del giapponese assassinato, l'odio che manda avanti Val, il figlio di Nick, e gli scontri sociopolitici per il controllo degli USA tra gruppi neonazisti, spacciatori latinos e le scarse truppe regolari ancora in azione.

Sino a scoprire, alla fine, che la posta in gioco e' molto di piu' che la soluzione del caso, e che nulla, proprio nulla e' come sembrava.

Un romanzo che e' molto piu' di una storia di fantascienza, con prese di posizione durissime sulle attuali politiche democratiche USA, e grida d'allarme nei confronti dell'espansione islamica. Ma neanche i "salvatori" giapponesi si salveranno dall'impietoso giudizio dell'autore.

Ottimo ritorno alla penna per Simmons, insomma: libro da leggere.

 

[1]: Nick Bottom e' il nome di uno dei protagonisti di "Sogno di una notte di meza estate", di Shakespeare, e la commedia esce fuori molto spesso durante la storia. Ancora una volta Simmons mischia la letteratura classica con la fantascienza, e gioca anche con l'atmosfera onirica della commedia, trasferita direttamente nel finale sogno-realta' del libro.

 

Barney

7.4.12

Lombroso rivisitato e mixato con Darwin nel 2012 per spiegare l'esistenza delle capre leghiste

Andra' a finire che Bosso Bossi rimarra' quello piu' pulito, dopo il maelstrom di merda che si sta abbattendo sulla Lega Nord in questi giorni. Lui (meglio:i suoi avvocati) almeno potra' invocare l'incapacita' di intendere e di volere, come attenuante per tirarsi fuori dall'immenso bordello che s'e' alzato con la scoperta di come venivano usati i rimborsi elettorali destinati al partito: per esigenze particolari della famiglia del vecchio leader e per quelle del "cerchio magico", l'accozzaglia di varia umanita' da circo Barnum che s'e' accalcata attorno a Bossi dopo l'ictus che l'ha menomato. E che -s'e' scoperto oggi- disponeva e predisponeva tutto per quel che attiene il vile denaro.

Uno dei protagonisti della storia e' la fantastica Rosa Angela Mauro, detta Rosy la nera, una che "non sa nemmeno parlare italiano" (cit. qualche leghista che si sta togliendo i talponi dalla gola in queste ore). Una che pero' faceva il vicepresidente del Senato, con questi esiti agghiaccianti:

Una che non si capisce veramente come possa esser votata da qualche essere minimamente senziente: se anche riesci a non far caso al cotè lombrosiano (e devi quindi esser cieco per non capire a prima vista che la signora non capisce un cazzo...), Darwin e l'evoluziona dovrebbero avvertirti che un'essere vivente che coniuga a malapena tre verbi non puo' decidere della tua vita.

Ma la fogna aperta da poche ore ci racconta di un gruppo veramente da circo.

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La seconda moglie del vecchio rimbambito, che di cognome fa "Marrone" probabilmente a ricordar la merda, e' colei che ha distratto milioni di Euro di finanziamento pubblico per finanziare la sua scuola privata: ecco, a me vien la curiosita' di sapere cosa si insegna, in quella scuola. A castrare i vitelli? A spaccar la legna coi cunei? A raddrizzar le banane? Cosa cazzo puo' essere insegnato in una scuola la cui direttrice dorme in una mansarda, su una brandina, circondata da letteratura magica, e in particolare da testi di magia nera? E perche' non ha chiamato "Hogwards" quella scuola?

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Come si puo' pensare che questa signora sia equilibrata, quando ha chiamato un figlio Eridiano Sirio, un altro Roberto Liberta', e quello meno furbo solo Renzo, ma oramai "Trota" anche per suo padre? Come si puo' passar sopra le centinaia di migliaia di Euro spesi per fare -forse, mica e' sicuro!- prendere un diploma al Trota in sette o otto anni, e iscriverlo poi a qualche universita' privata di Londra (la famosa "Inculacoglions", a naso)?

E torniamo alla fantastica Rosy Mauro. I giornali ci raccontano d'una sua effervescenza sessuale, con marito a casa, amanti in giro per tutta Italia e pure in Senato (a dar conto d'una scadenza del gusto veramente oscena, nel paese tutto: fosse vivo Pacciani, la bollerebbe lombrosianamente come una che "puzza di volpe"). E una predilizione per gente con nomi incredibili, da generatore casuale di puttanate. Si narra infatti d'un amante di nome Pier Moscagiuro, poliziotto oramai in carriera immagino politica, e d'un altro toy-boy dall'assurdo nome di Delmirino Ovieni (che mi sembra di sentirlo chiamare, dalla pastora, come fosse un cane da lavoro: "Ovvieni, Delmirino!!").

E che dire del figuro che tutto ha fatto iniziare, il fantastico Francesco Belsito, che piu' lo guardo piu' penso che riaprire le differenziali non sia tutto sommato una cattivissima idea?

Va a finire che davvero Bossi il vecchio e' il pezzo migliore della famiglia, ma tutto questo veramente non rende, per me, meno comprensibile come si possa dare il voto a gente del genere. Come sia possibile che -nel 2012, porca puttana!- qualcuno scientemente dia la preferenza a un Calderoli, a un Trota, a un Boso o a un Borghezio qualsiasi. No: proprio non c'arrivo.

Ma poi penso a questi immani coglioni, che fanno queste cose qua:

e allora mi si chiarisce tutto, e sento che pure la crisi economica ha un senso, se ci toglie dai coglioni bestie simili.

Che questi, se gli togli la greppia della rendita di posizione, stiantano in tre giorni. E speriamo che -siamo a Pasqua- non risorgano...

 

Barney

4.4.12

La crisi e' psicologica, tutti i partiti se ne preoccupano ma alla gente gli importa una sega e si suicidano come mosche. Vorra' mica dire che la politica in Italia fa tutta cacare il cazzo, eh?

Devo aggiungere qualcosa al titolo?

No, perche' anche oggi due persone disperate si sono suicidate. Perche' la crisi e' solo psicologica, certo. E la gente s'ammazza per scherzo, dio Nànos! No?

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Fate caso al fatto che i ricconissimi di stramerda invece prosperano, ingrassano e continuano a ridere alle nostre spalle.

Si ammazzano i piccoli imprenditori, gli artigiani, gli operai, sempre piu' strozzati dai cravattari. Gli inutili sbavatori come Bossi e famiglia di mentecatti piu' la Rosy Sarcazzo Badans, o Lapo Elkann e la sua trota personale (una aristocratica! Cazzo, esistono ancora le aristocratiche? Mavaffanculo alle baronesse e alle contessine dei miei coglioni!), gente cosi' -del tutto inutile, diciamocelo- prospera nella crisi: riescono a mimetizzare la propria completa incompetenza e il loro totale non saper sfilarsi neanche un dito dal culo con le vagonate di miliardi che si ritrovano come rendita ignobile di posizione.

No, porca puttana: uno come Lapo Elkann nemmeno alle scuole speciali lo prenderebbero. Neanche ci fosse l'obbligo di avere uno studente particolarmente coglione ogni mille, perche' tutti i presidi obietterebbero che v'e' un limite alla coglionaggine, e Lapo l'ha infranto quel limite. Uno cosi' gli levi il cognome e quello ti stianta in due ore sulla tangenziale, non essendo nemmeno in grado di infilare il bocchettone della benzina nel serbatoio della Ferrari mimetica. No, perche' ditemi voi: ma quanto coglioni si deve essere per guidare una merda di macchina come questa qua, dopo averla COMPERATA e PAGATA centinaia di migliaia di Euro?

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Insomma: io non dico di prendere i forconi e dare un deciso aiutino a Darwin. Pero'... quando sento i politici (di destra, di sinistra: quel che vi pare) dire che loro si, certo che ci pensano alla crisi! E poi pensare che tutta la politica in Italia costa al cittadino VENTICINQUE MILIARDI di Euro l'anno (fonte: Focus Economia di oggi 4 aprile 2012, Radio24), beh: mi vien voglia di legare assieme Bossi, Casini e Bersani, e usare poi Alfano per dar fuoco alla sympatica pira. E vedere se almeno di riscaldamento e illuminazione qualcosa ci torna in tasca.

Perche' va bene i subprime, capisco i CDS, certo che i ladri e i grassatori... Ma a comandare la baracca c'erano anche vent'anni fa questi stessi inetti qua, non il povero corniciaio che s'e' impiccato ieri, ne' il cinquantunenne che -perso il lavoro, persa la moglie- e' tornato a casa dei genitori solo per uccidersi in cantina.

Non sono un violento, ma quando sento che la sinistra si prende carico della crisi mi viene goebbelsianamente voglia di metter mano alla pistola (se lo dice la destra vado diretto al fucile a pompa, sia chiaro).Siamo qui, oggi, per colpa di una classe politica che definire "di merda" e' un'offesa alla merda.

Punto.

Prima si levano tutti dai coglioni, prima l'Italia ha una chance di rialzarsi.

 

Barney

xkcd: Umwelt

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Voigt-Kampff test on Xkcd.

PK Dick ringrazia per l'omaggio.

Barney

3.4.12

Le piccole soddisfazioni della vita

Ieri mattina ero in giro a Lucca per varie questioni (e cio' non m'ha impedito di definire un nuovo record satgionale nelle felefonate di lavoro: 50 minuti e spiccioli ininterrotti, entro i quali ho fatto di tutto :-) ), e prima di rientrare a casa sono passato a comperare pane e focaccia qua. Se siete in zona, vi consiglio caldamente di provare almeno la focaccia del Giusti: ci sono milanesi che ne comperano a chili, la congelano e ci vanno avanti mesi (a dimostrare che i milanesi capiscono pochino: vuoi mettere la focaccia appena uscita dal forno con quella scongelata?).

Vabbe': provate e mi saprete dire. Dunque, ero a comperare pane e focaccia, ho chiesto, m'han servito e m'han detto quanto spendevo: cinque euro e ottantacinque centesimi. Ho pagato con venti euro e cinque centesimi, e il garzone m'ha dato di resto diciassette euro e venti.

Ora, io non sono una lince in matematica, ma la cosa non mi tornava, e dopo avere elaborato la giusta sottrazione (usando tutte le dita del mio corpo), ho ritirato fuori i soldi e ho detto al ragazzo che s'era sbagliato, e m'aveva dato di piu', rispetto a quel che avrei dovuto avere.

Accanto a me, in fila, c'era una anziana signora, avra' avuto settant'anni. S'e' girata verso di me e m'ha detto: "Lei andrebbe fotografato, sa?". Io non avendo capito a cosa si riferiva ho sfoggiato la mia migliore faccia da scemo, e lei: "No, perche' non credo che molti altri avrebbero reso i soldi in piu'".

A me e' sembrato del tutto normale, invece. Veramente, non capivo lo stupore. E, veramente, non e' la prima volta che mi succede.

Ora, non e' che io sia speciale, ne' il piu' onesto cittadino in circolazione. Semplicemente, penso che ad essere onesti in casi come questi ci si guadagna due volte: la prima e' la soddisfazione (ripensandoci dopo) d'essere giudicato bene dalle persone che ti stanno accanto. La seconda e' il credito che acquisti con il commerciante: gli dimostri che sei affidabile, e se in futuro dovra' fregare qualcuno io penso che ci pensera' due volte, prima di fregare te.

Purtroppo, penso che la signora avesse ragione, e sicuramente questo e' uno dei motivi per i quali l'Italia e' col culo a terra.

Ma per quel che posso fare io, i miei figli impareranno a comportarsi cosi'. Sperando che anche altri figli vengano allevati con valori simili.

 

Barney

 

 

 

2.4.12

Fifty ways to occupy your commuting time

Con una -decisamente notevole: bravo al mio omino del cervello!- simil-crasi tra un brano di Simon & Grafunkel ("50 ways to leave your lover") e uno dei primissimi R.E.M. ("The one I love"), peraltro antitetici come contenuto, e peraltro assolutamente irrilevanti rispetto a cio' che andro' a raccontare, vado a parlar d'un piccolissimo episodio che, come un banale scherzo, m'ha permesso d'occupare (siamo ancora ai R.E.M., per i distratti...) i quasi trenta minuti di viaggio tra Pisa e Lucca, stasera.

Il treno e' piu' o meno quello che prendo sempre, quando c'e' e quando l'incrocio con l'autobus me lo permette. Stasera lo prendo quasi al volo, e riesco addirittura a trovare un comodo posto libero da solo; la solitudine dura i cinque minuti che passano per arrivare dalla stazione centrale alla succursale, dove vengono raccolti gli studenti di varie facolta'.

Di fronte a me si siede una ragazza, sicuramente una studentessa del primo o del secondo anno. Giovane, insomma, con il borsone da studente e il necessario -oramai- gomitolo di cuffie e telefonino-lettore MP3 che sembra un'indispensabile appendice per i giovani moderni.

Io, come quasi sempre succede, leggo (non e' importante sapere cosa legga. Se vi interessa, e' una rilettura di "Solaris", di Stanislaw Lem), ma non posso non osservare cosa fa la tipa di fronte a me. Non mi attira il suo aspetto fisico, non sono attratto dalle sue letture (in realta' non legge niente, come scoprirete presto) ne' dal modello di cellulare ipertecnologico che porta con se: piu' semplicemente sono ipnoticamente preso dal suo comportamento. Che si ripete uguale e identico a se stesso per tutto il fottutissimo viaggio di quasi trenta minuti.

La tipa non si rifa' il trucco, ne' si toglie le pellicine dalle unghie. Non lavora a maglia un intricato maglione per il fidanzato, ne'  cerca di risolvere il difficile (non difficilissimo, per carita'...) Bartezzaghi di questo numero della Settimana Enigmistica. Non e' alla ricerca delle venti differenze tra le vignette, non gioca con suoi estemporanei compagni di viaggio a "Chi vuole esser Milionario" usando l'iPhone o qualche altra minchiata simile, e non risponde "Aidi!" alla domanda "Un personaggio dei fumetti che inizia per A" (questa l'ho sentita solo qualche settimana fa, sempre sul treno chiaramente). No, piu' semplicemente riesce a reiterare per tutto il tempo una semplice azione: cercare tra le sue chiome le pericolosissime doppie punte, e togliersele schiantandole tra le dita.

Doppie-punte1

La tizia scende con me, e rimango con il dubbio che il viaggio non sia stato sufficiente a permetterle una approfondita esplorazione, che qualche doppia punta si sia salvata, infrattata dietro un follicolo troppo sviluppato o nascosta da un riccio ribelle.

Beh, domani e' un altro giorno, un nuovo viaggio si prospetta, e una nuova caccia al tricotillo bifido potra' essere scatenata. Fino alla prossima, provvidenziale, visita al parrucchiere ricchione che ci pensera' lui a risolver la questione, almeno sino al prossimo viaggio. Come ci canta si' mirabilmente l'Elio qua sotto:

 

Barney

 

 

1.4.12

Servizio Pubblico: traduzione in italiano corrente dell'ultimo camion di puttanate dichiarate da Andrea Rossi in un'intervista in inglese (TERZA ED ULTIMA PARTE)

Dopo la puntata numero uno, e la numero due, continuo nella titanica operazione di traduzione dall'inglese all'italiano del Rossi-pensiero espresso in questa intervista su Oilprice.com.

RIbadisco che "JB" e' l'intervistatore James Burgess, e "AR" e' - ma va?- Andrea Rossi. "NdB" (Nota del Bischero) definisce invece l'intervento mio, che -per comodita' dei leghisti e dei veri credenti della Chiesa del Monaco Diaccio Marmato degli Ultimi Giorni- e' colorato in rosso.

C'eravamo lasciati con Rossi che dava i numeri per quel che riguarda i prezzi di vendita dell'E-Cat domestico (10 kW per 900$) e per il device "industriale" da 1 MW (1,5 Milioni di $).

...

JB: E dove saranno venduti? CI sara' bisogno di venditori specializzati per poi installarli, oppure potremmo letteralmente prendercene uno dallo scaffale del negozio, portarlo a casa e attaccare la spina?

AR:Circa un mese fa dissi che gli E-Cat sarebbero probabilmente stati distribuiti entro 18 mesi, e che sarebbero stati sperabilmente in commercio in qualche mese dell'inverno successivo. [NdB: mi pare che la domanda fosse chiara: DOVE SARANNO VENDUTI? Rossi non ha risposto, mi pare, eh?] L'installazione di un E-Cat e' davvero semplice. Qualsiasi idraulico, o operaio, puo' essere addestrato ad installarne uno a casa.

JB: Ma quanti E-Cat ha venduto sino ad oggi? Ci puo' dire qualcosa di piu' rispetto a chi sono i suoi clienti? [NdB: vediamo se ho i poteri. Secondo me Rossi dice che per motivi di riservatezza non puo' dire nulla.]

AR: Quando saremo in grado di dire i nomi dei nostri clienti, lo faremo. Il tempo non e' ancora giunto. Lei puo' immaginare cosa potrebbe succedere ai nostri clienti se noi dessimo i loro nomi in pasto al pubblico? [NdB: beh, mi piace vincere facile. E vedo che anche AR ha un omino del cervello: parla sempre in prima persona plurale "noi qui, noi la'"... Ma intanto di "loro" s'e' visto solo lui :-).]

JB: Se lei sta parlando di usare l'unita' domestica come sistema di riscaldamento, non sarebbe piu' efficiente usare l'E-Cat come rimpiazzo per una caldaia sanitaria convenzionale, piuttosto che produrre elettricita' per far funzionare una macchina che poi scalda l'acqua? [NdB: incredibile a dirsi, JB ne imbrocca un'altra, di domande giuste. Sara' mica impazzito? :-). Ah, la mancanza di nesso tra questa domanda e la risposta precedente e' presente nel documento che sto usando, non l'ho inventata io.]

AR: La nostra visione [NdB: liberta' di traduzione, secondo me e' meglio di "policy", che qua non ci incastra nulla] attuale e' di applicare l'E-Cat ad una caldaia esistente. Sara' utilizzato per fornire calore ad una abitazione, tuttavia un boiler sanitario tradizionale sara' ancora necessario, poiche' l'E-Cat ha bisogno di tempo per scaldarsi e non potrebbe rispondere velocemente alle richieste di acqua calda come invece fa un normale boiler.

JB: Le polveri di nickel sono tossiche, e il calore generato all'interno del reattore e' abbastanza elevato da poter causare danni fisici molto gravi alle persone. Quanto sara' affidabile l'E-Cat? [NdB: altra buona domanda, speriamo non sia un fuoco di paglia, eh?

AR: Le polveri di nickel sono completamente inaccessibili (all'utente finale, credo). La sicurezza e' stata sempre una priorita' assoluta e tutti gli aspetti sono attualmente in fase di certificazione. [NdB: questa a casa mia si chiama "supercazzola brematurata", e la risposta alla domanda di JB e' quanto meno parziale.

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JB: Ha parlato dell'idrogeno e del nickel come elementi che possono essere considerati il carburante della macchina, ma che ci dice del catalizzatore? Sara' necessario sostituirlo di tanto in tanto? [NdB: un catalizzatore di norma non dovrebbe "scomparire", ne' essere consumato dalla reazione. Altrimenti non si chiamerebbe catalizzatore...]

AR: la cartuccia di refill conterra' sia il nickel (o il rame, a seconda che sia nuova o usata) sia il catalizzatore. Entrambi [NdB: io capisco il nickel e il catalizzatore] saranno sostituiti assieme.

JB: Considerato che ci vuole un po' di tempo sia per accendere che per spegnere un E-Cat, non pensa che la gente lo fara' funzionare sempre a pieno regime, anche se non c'e' bisogno di energia in un determinato momento? 

AR: No, perche' l'E-Cat puo' essere regolato. [NdB: la domanda era un'altra, ed era corretta anche alla luce di quel che Rossi aveva detto poco sopra sul fatto che per avviare un E-Cat serviva tempo]

JB: Quanto tempo ci vuole per aumentare o diminuire la quantita' di potenza generata?

AR: Circa un'ora. [NdB: non mi pare un tempo stretto... Un'ora per regolare la potenza in uscita e' tantino, IMVHO]

JB: E di quanto e' possibile aumentare o diminuire la quantita' di potenza che un E-Cat puoì tirar fuori mentre e' acceso?

AR: 100%

JB: Una volta che un E-Cat e' installato ed in funzione, funzionera' semplicemente per 30 anni [NdB: trent'anni? E che e', un generatore a radioisotopi?] producendo un quantitativo stabile di energia in uscita, o ci sara' bisogno di una attenta regolazione? 

AR: L'E-Cat dovrebbe funzionare senza problemi, ma avra' bisogno di asistenza ogni 180 giorni di uso per il cambio del "carburante" [NdB: la cartuccia di refill]

JB: Nei trent'anni di vita di un E-Cat, tenuto conto del costo di acquisto, dei costi di funzionamento, dei costi di manutenzione e cosi' via... Quanto dovrebbe far risparmiare ad un proprietario, un E-Cat? 

AR: Ovviamente ci sono numnerosi fattori che influenzeranno la risposta a questa domanda. Il tempo in cui il costo di acquisto viene recuperato potrebbe essere un momento qualsiasi tra pochi mesi e tre anni dall'acquisto, ma dopo questo tempo il cliente dovrebbe risparmiare almeno il 66% della sua "vecchia" bolletta energetica.

JB: Quale ruolo pensa che assumera' la sua invenzione nel futuro? Ciascuna casa avra' il suo, oppure la rete elettrica sara' collegata a enormi centrali ad E-Cat?  

AR: Forse, pero' perferisco parlare di cose di cui sono certo. Se dico qualcosa, devo essere sicuro che faro' quella cosa. Perche' nessuno mi fa sconti, come lei ha gia' visto; e questo e' sempre stato cosi', nella mia non semplice vita. [NdB: sento un certo fumus persecutionis...]

JB: Dove immagina lei e la sua azienda tra uno/tre/cinque anni da adesso?

AR: Lo sa solo Dio. Stiamo lavorando duro per sviluppare esponenzialmente la diffusione della tecnologia. [NdB: qua si ritorna alla supercazzola brematurata, con scappellamento a destra]

JB: Che idea s'e' fatto della nuova macchina LENR "Hyperion", della Praxen Defkalion Green Technologies Global Ltd.? E' un competitore serio per il suo E-Cat? Si sente tradito dai suoi ex-compagni di business?

AR: No comment. 

JB: Lei ha detto che l'E-Cat funzionera' accanto ai combustibili fossili. Ma pensa che in futuro l'E-Cat possa aiutare a ridurre la dipendenza del genere unamo dagli idrocarburi fossili? 

AR: Si.

JB: Ma come puo' fare uno che e' interessato ad acquistare un E-Cat? Puo' contattare qualcuno per piazzare un ordine di acquisto?

AR: Basta scrivere una email a info@lenoardocorp1966.com [NdB: quasi quasi ci provo :-) ]

 

Fine dell'intervista, le prime due puntate le trovate qui e qui.

 

 

Barney