29.9.12

La Lettera di Lavitola, ovvero "la Luna e il dito" reloaded, pimped&pumped up

I quotidiani oggi sono pieni di estratti, commenti e versioni integrali di una lettera che il fottuto coglione Valter Lavitola, noto per avere partecipato a ennemila truffe a spese di chiunque abbia militato nel centrodestra italiano negli ultimi trent'anni avrebbe scritto a Silvio Berlusconi l'anno scorso, nelle vicinanze temporali del Santo Natale (o Nachele, a scelta. Sono ecumenico...).

La lettera non puo' essere commentata, a mio modesto avviso. C'ha provato Massimo Gramellini, nel "Buongiorno" di stamani, ma tagliare e ridurre a poche righe le quasi venti pagine di orrori grammaticali, bestialita' sintattiche, di incredibili richieste da impunito bastardo che non si rende conto d'esser men che merda... Beh, e' un delitto, e per questo vi metto qua l'originale:

all-interrogatorio.pdf Download this file

Fa tutto schifo, dal font all'impaginazione al -certamente, non l'ho dimenticato- contenuto: l'elenco dei lavoretti sporchi (Fini incastrato con i documenti dai Caraibi, il governo Prodi fatto cadere comperando i voti di qualche peone, robette cosi', insomma...), la lista delle compensazioni richieste a Silvio a fronte dei lavoretti summenzionati (assumere tizio, caio, lo Sbuzzagrilli, la moglie... Poi dare 900.000 Euro alla societa' cinese che ha curato il piano di impresa per il disboscamento dell'appezzamento in Amazzonia -non e' uno scherzo, c'e' scritto anche quello-), le istruzioni dettagliate su come citofonare alla moglie... Addirittura il lamento del povero coglione che e' stato abbandonato dalla "sua fidanzata storica" (ma come, porca maiala? O non eri sposato? Ah, c'avevi anche la ganza... E immagino tu l'avevi perche' sei cosi' tenero, profondo, romantico... Si, certo, chiaro. La "fidanzata"... Ok, lasciamo perdere, va').

Fa cosi' schifo in tutto che non so se sperare che sia un falso o prenderla per l'ennesima prova di quanto i nostri politici abbiano alacremente scavato, dopo aver raggiunto il fondo. Senza curarsi degli schizzi di fango merda che alzavano.

Ma un giornale tra quelli in edicola oggi non si pone il problema della veridicita' o meno della lettera. Pare che dia per certo che la missiva sia stata realmente scritta dal Lavitola.

Pero'...

Pero' fa notare un particolare decisivo, che lascio a futura memoria qua sotto perche' questa lettura pone l'intera notizia sotto un'altra luce, e dimostra come il colpevole di tutto questo sia Gianfranco Fini (??!!!).

Ecco a voi, signore e signori saldi di stomaco, uno screenshot del Giornale di oggi:

Lavitolata
Vi lascio con l'interrogativo che attanaglia Sallusti e i suoi giornalisti: la lettera sara' stata spedita, oppure no? E se non fosse stata spedita ma l'avesse scritta Lavitola, e tutto quel che c'e' dentro fosse vero, farebbe qualche differenza? Per il campione della liberta' di espressione a targhe alterne Mortimer Sallusti pare proprio di si.

 

 

Barney

28.9.12

Vengono fuori dalle fottute pareti (e sono sempre di piu')!

Mi par giusto spendere due o tre minuti per scoraggiare i pochi Monaci Diacci Marmati degli Ultimi Giorni che -come provetti giapponesi nelle giungle di Okinawa- son rimasti a presidiare le posizioni della scienza eterodossa (anzi: diciamo magico-esoterica che si fa prima) dagli attacchi degli illuministi logico-razionali che -badali, i coglionazzi!- sono ancora attaccati, nel 2012, alla fisica di Einstein, alla chimica standard, al ragionamento col cervello acceso invece che a quello fatto a culo. Ma vedrai ora arriva BeppeGrillo e ce li leva lui da giro questi scienziati dei miei coglioni, Beppe con la BioWashBall e l'auto a idrogeno, o ad aria compressa, oppure a merd escrementi di anatra mandarina fara' pulizia.  

Pero' in attesa della Sua Venuta e siccome son mesi che non scrivo nulla sulla fusione fredda, e molte cose son successe (vulg.: non e' successo nulla...) un aggiornamentino ve lo devo, o miei lettori affamati di conoscenza e di energia aggratis come la birra (che infatti, diobòno: la birra gratis NON ESISTE!!!).

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No, si diceva: la birra gratis non esiste. La presa per il culo con maniglie invece si...


Vabbe', su, vediamo.

  1. il prof. Ugo Abundo (Roma) sono mesi che -con un coraggio e una onesta' intellettuale devo dire notevoli- si espone a critiche e controlli col suo accrocchio da lui nomato "Athanor" prima e "Open Hydrobetatron" poscia (Open come "Open Source", a dir che i progetti sono condivisi con chi vuole). Un aggiornamento da parte sua (con critiche da parte di altri) lo trovate qua. Ri-complimenti per l'onesta', chances che l'accrocchio funzioni come sistema che produce energia= zero (sto sempre dalla parte della termodinamica, io: mi piace vincere facile...).
  2. Il dott. Andrea Rossi ne racconta una al giorno, diversa da quella del giorno prima chiaramente. Se volete un aggiornamento sullo stato del suo "E-Cat" (comes in two flavors: normale, e hot, potete usare il servizio "Rossi live blog", ricco di risposte del Nostro piene di spiegazioni e di senso ("Yes", "No", "Confidential" e "Warm regards" sono il contenuto dei messaggi credo generati casualmente da uno script in phyton che refresha ogni mezz'ora). Siamo alla farsa con scappellamento a destra, pero' se la gente e' contenta di farsi prendere per il culo con maniglie chi sono io per impedirlo?
  3. Proprio oggi s'e' appalesato sulla scena delle energie infinite e aggratisse un nuovo personaggio, tal Lucio Zanverdiani, che proprio in questi menuti sta deliziando le folle (una decina almeno, spero per lui) con una dimostrazione a Marghera. Il personaggio merita un plauso per la cura con la quale assembla tubi, serpentine e resistenze. Che poi il tutto abbia un senso, che funzioni... beh, sarebbe chiedere troppo. Ma veramente ottima l'interfaccia utente.
  4. Celani e' disperso, l'ultima volta l'han visto ad un convegno sulla fusione fredda in Corea.
  5. Piantelli e la cella senese: non pervenuto.
  6. Carpinteri e i piezonuclearisti tacciono, dopo la breve stagione di fratture di sassi che avrebbero prodotto energia a camionate. Ed esotiche spiegoni del perche' sulla Terra ci sia tanto alluminio (che ve lo devo stare a dire? E' per le reazioni piezonucleari, no?).

E questi sono solo gli italiani piu' famosi. Poi c'e' un po' di giapponesi, tre o quattro americani, e qualche altro disperso nell'Europa Centrosettentrionale. Pochi, ma autoreferenziali ed agguerriti sia nel convincersi d'essere nel giusto -senza "se", senza "ma", e anche senza "beh, pero'..."-, sia nel continuare a sperimentare sbagliando i setup sperimentali, sia nel chiedere finanziamenti per poter continuare.

Chiudo con la segnalazione di un articolo che trovate tradotto in italiano su uno dei tanti blog di Ugo Bardi, ma che si fruisce bene anche in inglese. Tratta di verifiche indipendenti di affermazioni clamorose su fonti di energia esotiche. Penso non stupira' nessuno sapere che le verifiche han dato esito negativo. Sempre...

AIAA-2006-4909-871.pdf Download this file

Barney

26.9.12

what-if xkcd: Laser Pointer

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La questione che Randall tratta questa settimana su what-if xkcd e' "se tutti gli abitanti della Terra sparassero un laser verso la Luna, che succederebbe?".

La questione e' sviscerata pian piano, dagli effetti di miliardi di puntatori laser da conferenza sino a robe da guerre stellari (e da propulsione spaziale).
Alla fine il risultato e' brillante :-)

Barney

25.9.12

Ancora su xkcd 1100 (click and drag)

La spettacolare vignetta di Randall Munroe della scorsa settimana ha provocato sulla rete un'ondata di commenti, elaborazioni, centinaia di rige di codice (non sto scherzando, manco per idea), edizioni dell'enorme fumetto in flash, mappature a' la' google earth e chi piu' ne ha piu' ne metta.

Sul forum in cui i fan discutono delle vignette individuali, la 1100 ha totalizzato ad oggi 542 messaggi (nella top ten sicuramente, ma moooolto lontana dalle quasi tremila della vignetta 1067 "Pressures", che pero' era decisamente piu' geek come significato recondito), ma il thread e' stato visto (reggetevi forte) 111.367 volte. Una enormita', in una settimana circa.

Il topic si dipana per quattordici schermate, e svela ai piu' pigri e ai meno nerd sia la localizzazione di ogni singolo particolare disegnata da Randall, sia il significato o la battuta che ci sta dietro. E' impressionante leggere alcuni dei messaggi (di gente serissima: professori di fisica del MIT, o del Caltech, ingegneri della NASA, guardiani dello Zoo di New York e cosi' via. Nessun consigliere regionale italiano, per dire... E basterebbe questo per definire il livello del discorso). Ecco un assaggio: l'utente phlip ci racconta che...

"According to the source, the full picture is 165.888x79.872 pixels in size. I'm working on downloading the whole thing and stitching it together/shrinking it down to get a overview of the whole thing... In the meantime, here's the left edge and the right edge.

[edit] For scale: judging based on the fact that most of the people seem to be around 30px tall, and guessing that to be about 6 feet, that would make the whole thing about 5km across, left to right."

E homsar replica:

"Well, that dispels the usual critique of the huge comics – that they've only been made to generate poster revenue. Printed at 300ppi a poster of this one would be 14m x 7m, so would need the side of a large house to put it up on. And then the people would be around 1mm tall. Displaying it with visible people (aiming at 1cm tall) would need an aircraft hangar (and printing it at 300ppi would require a 1.3 terapixel image), and 250 rolls of plotter paper. That would cost around GB£1.250 for the paper alone, take around 100 hours to print, and use around GB£17,000 worth of ink (although the source data is moving into shadier territory as that set of estimates goes on)"

C'e' gente che s'e' messa a misurare tutti i particolari salienti, e a ricavarne le dimensioni vere partendo da quelle dell'X-Wing fighter di Guerre Stellari (che ovviamente e' presente :-)). Non vale nemmeno la pena scrivere che tutto e' in scala perfetta.

Dalla terza pagina dei commenti, gli utenti -che hanno sviluppato routines e programmi per estrarre in automatico la matrice di immagini singole che crea l'intero mostruoso disegnone- iniziano a postare link a vignette riscalate (ricordate? L'originale e' 165.888x79.872 pixel) che mostrano l'intero quadro. Si tratta di robette piccole come kb, ma sostanzialmente ingestibili da PC anche carrozzati, date le dimensioni ancora fuori scala (20.000 x 9949 pixel...) della figura.

Poi la cosa evolve in mappe zoomabili e navigabili, e la gara e' a chi la fa meglio:

http://xkcd-map.rent-a-geek.de/#10/1.1006/0.2005

oppure

http://xkcdmap.webege.com/

Insomma, dietro una innocua vignetta c'e' un mondo di appassionati che preferiscono pensare piuttosto che schiantarsi il cervello sull'ultima fiction di Canale 5.

Si, ok: c'e' anche altro di piu' importante (alcune delle cose le citano qua, per esempio), ma tra i passatempi mi sembra uno dei piu' sensati.

 

 

Barney

 

 

 

Julie project - la vita, la morte e quel che ci sta in mezzo

L'apertura della versione itlaiana dell'Huffington Post mi e' quasi indifferente, se non fosse che tra gli ultimi post della prima "prima pagina" c'e' la segnalazione di questo lavoro di Darcy Padilla, una fotografa freelance americana.

"The Julie Project" non e' una roba da bambini, ne' da stomaci deboli: e' la storia per immagini di una perdente americana; nata da una madre alcolizzata e da padre ignoto, violentata ripetutamente da uno dei compagni della madre sin dalla piu' tenera eta', Julie non poteva che trasformarsi in una homeless, diventare prestissimo una tossicodipendente e contrarre l'AIDS prima di aver compiuto i vent'anni.

Dal 1993 la Padilla ha fotografato Julie, e ha seguito la sua parabola discendente che ha trasformato la diciannovenne dei primi anni '90 in uno scheletro quasi informe degli ultimi suoi giorni prima della morte.

un tuffo nella vita reale che non puo' lasciare indifferenti: se avete il coraggio di guardare, fatelo e non ve ne pentirete.Quanto meno, Julia cambiera' il vostro punto di vista sul mondo.

Barney

21.9.12

xkcd: Premiere

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"How are the stars reacting?"
"Hydrogen fusion. But it won't last forever"
"I mean the MOVIE stars"...

Incomprensioni, insomma.

Barney

Drum & Bass, cioe' Moon ed Entwistle

Ci sono cose che nella vita ti capitano e tu a distanza di anni ti chiedi come mai.

Non robe importanti... magari stupidaggini, cosette da nulla...

Come ad esempio il fatto che la tua band preferita, da quando avevi quattordici anni, sono  i "Who". Non e' che all'inizio degli anni '80 del millennio scorso ci fossero alternative clamorosissime, ma s'era in aperta campagna, in piena febbre del sabato sera, e la discomusic impazzava dappertutto. Gli alternativi ascoltavano De Andre', le bimbe ripiegavano sul piu' romantico Baglioni o su Renato Zero. Io, veramente, non ricordo come finii ad innamorarmi di questi quattro inglesi, ma ricordo che uno dei primi che comperai da solo, fu "Face dances", il primo LP della band senza Keith Moon, il "drum" del titolo.

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La riga finale della cover, che ritrae i quattro musicisti in varie interpretazioni di pittori contemporanei, ritrae Kenney Jones, il batterista di quel periodo non certo eccelso (per i non fans: dall'alto in basso abbiamo Pete Townshend, Roger Daltrey, John Entwistle, Kenney Jones). Infatti il disco non e' un capolavoro, ma poco dopo comperai "The kids are alright", un doppio che raccoglieva la colonna sonora di un documentario sui Who. Bella cover anche quella, e contenuto musicale eccellente:

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Da questo disco prende spunto questo sproloquio, perche' qualche giorno fa mi sono imbattutto in questo video:

Si deve avere pazienza: si inizia a sentire qualcosa vicino ai due minuti.

E quello che si sente e' solamente la linea di basso -del basso di Jonh Entwistle- di questo famosissimo pezzo qua:

I due video sono dello stesso brano e servono a far capire come Entwistle, che e' stato uno dei piu' significativi bassisti della storia del rock, tenesse assieme il sound di una band di scapestrati totali. Spesso la linea di basso di Entwistle sopravanzava e cadenzava la selvaggia e indisciplinata batteria di Keith Moon, che morira' di li' a pochi giorni di overdose. Townshend e Daltrey si dividevano il ruolo di frontman, l'uno demolendo chitarre ed amplificatori, l'altro roteando microfoni come fossero lazos.

Dietro di loro, in penombra, immobile, c'era sempre Entwistle ed il suo basso pesante e metallico.

Godetevelo perche' merita, come merita questa versione di "Won't get fooled again", registrata -come Baba O'Riley di poco sopra- appositamente per il documentario e con un Keith Moon in gran spolvero:

 

Ora come ora c'e' poca gente con la loro energia.

 

Barney

Prenderne atto e' il primo passo per uscirne: quei coglioni la' ce li abbiamo messi noi

[Michele Serra ieri sull'Amaca parla dell'ennesimo cialtrocoglione prestato alla politica, il signor Franco Fiorito di non so quale cazzo di partito di destra, consigliere regionale del Lazio. Non ho capito bene nemmeno quanti Euro s'e' intascato, questo qua, che 30.000 netti al mese gli parevan pochi...]

20 settembre 2012

Io questo Franco Fiorito lo conosco. E lo conoscete anche voi. Lo abbiamo visto dietro il bancone di un bar. Alla guida di un autobus. Alla cassa di una pescheria. In coda all’ufficio postale. È un normotipo popolare italiano. Franco Fiorito, “er federale de Anagni”, è uno di noi. La parola “casta” è perlomeno fuorviante. Lascia intendere che esista un ceto parassitario alieno alla brava gente che lavora, quasi una cricca di invasori. Purtroppo non è così. Tra casta e popolo c’è osmosi, e un continuo, costante passaggio di consegne. Fiorito non nasce ricco e non nasce potente. Fiorito è un prodotto della democrazia. Molti italiani che oggi sbraitano contro la casta, ove ne facessero parte, sarebbero identici a Franco Fiorito, per il semplice fatto che sono identici a Franco Fiorito anche adesso. Non si cambia un paese se non cambia il suo popolo, non migliora un paese se non migliorano le persone, la loro cultura, le loro ambizioni. Il mito della “democrazia diretta” non mi cattura perché non tiene conto di un micidiale dettaglio: se a decidere direttamente chi dovrà rappresentarli sono i Franco Fiorito, eleggeranno in eterno Franco Fiorito.

Michele Serra

 

 

(Barney)

20.9.12

Quella sottile linea che divide il galleggiare dall'affondare come un sasso

Non mi stanchero' mai di definire la fotografia un fantastico strumento per raccontare la realta' e un pessimo modo per scimmiottare pittura, scultura e altre arti visive.

Questo progetto e' la riprova che -almeno in questo caso- non ho del tutto torto: riprodurre tette e culi in penombra potrebbe riuscire pure a me (oggi come oggi si sparano talmente tante foto che una anche per sbaglio ti viene come se l'avesse scattata Helmut Newton...), soprattutto se tette e culi son di qualita'... ma per imbarcarsi nel progetto di Stefen Chow (il fotografo) e Lin Hui-Yi (l'economista, la creativa) ci vuole testa, coraggio e talento.

Non hai tette e culi, davanti ma una composizione che deve -secondo il loro canone- definire il livello di poverta' di una persona.

Una foto, una persona, un giorno, un posto a caso in culo al mondo, a partire da Cina, Nepal, Tailandia e Giappone:

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Un giapponese povero puo' comperare questo, in un giorno. Mentre il suo connazionale ricco si sfonda di sushi, immagino...

 

Tplmadagascar-2381
Il Madagascar e' famoso per la produzione di vaniglia. Un povero puo' comperarne cinque bacche al giorno, nel caso sappia cosa farne.

E allora hai quell'unico scatto, con lo sfondo rappresentato da una pagina di un quotidiano locale e -sparso sopra il giornale- quel che un povero, il povero protagonista della giornata, riesce a comperare per quel giorno con i soldi che ha.

Spesso quasi niente, e' chiaro: lo si puo' vedere sopra. E spesso Chow e la Hui-Yi rapportano il potere d'acquisto del povero di turno con la produzione locale che rende famoso il luogo, a rafforzare lo stridente contrasto tra quel che noi sappiamo di quel paese e delle sue ricchezze, e quel che di quel luogo un abitante povero puo' fruire.

Insomma, una roba che prevede l'accensione dei tre o quattro neuroni che ci son rimasti dall'ultima visione del "Grande Budello", o della partita di calcio di Champions League. Una roba che magari se si spegne la scatola delle cazzate si riesce a capire meglio.

Uno stimolo a pensare, che di questi tempi non e' poco.

Per niente.

 

A patto di non avere il cervello completamente danneggiato:

 

Barney

What-if xkcd: Raindrop (keep falling on my head)

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Per la versione "what-if" di xkcd (di cui ho saltato la puntata scorsa, che parlava di cacca di passerotti...), Randall Munroe risponde alla domanda "Che succederebbe se tutta l'acqua di un temporale si concentrasse in un'unica goccia?"

Beh, un casino. Pero' come sempre la cosa viene trattata scientificamente, e s'arriva in fondo con la convinzione d'aver capito qualcosa di nuovo.

Barney

xkcd: click and drag

Questa volta non metto la vignetta. E' indispensabile andare direttamente sul sito di Randall, e fare quel che vi chiede di fare l'alt-text: clic and drag sull'immagine grande.

Uno spettacolo...

 

Barney

19.9.12

Spartani! Quale e' il vostro mestiere? (una pacata replica a Mario Rocchi, una veemente difesa delle nuvole parlanti)

Non posso non rispondere qua (ma anche qua e qua, se e' per quello. Ma e' la stessa zuppa) alla replica che Mario Rocchi ha scritto la', sul suo blog, a seguito del mio incazzatissimo pezzo sulla sua recensione di "Batman. The Dark Knight rises". E gia' ho sfranto i maroni ai miei due lettori, con una serqua di incroci qua-la' che sono funzionali -lo ammetto- solo ad allungare il brodo della premessa.
Bene, allora rispondiamo (No, non e' plurale maiestatis: io e l'omino del mio cervello, per chi non lo conoscesse, siamo inseparabili).

Iniziamo con la difesa del nickname e dell'anonimato (finto). Io sulla rete mi firmo sempre con il mio nome e cognome, da circa il 1996, su Usenet e sui Forum (son vecchio, frequento 'ste robe qua. No, le BBS non piu', anche perche' sono scomparse). Sempre, a parte questo piccolissimo spazio (e questo, e quest'altro) in cui divento "Barney Panofsky", in onore a Francesco Mocci Mordecai Richler e al suo libro piu' famoso.
Lo faccio perche' quando scrivo qua (e l... si, avete capito insomma. Non c'e' bisogno che lo ridica, e mi sono annoiato pure io) spesso (understatement, direi) sono sboccato, tranchant, politicamente scorretto, schierato e assolutamente di parte. Ecco: mi piacerebbe continuare ad esserlo, nei limiti che la legge mi consente, senza con questo far danno all'azienda nella quale lavoro. Vedi mai che mi fanno causa per avere perso delle commesse importanti a causa mia...

Ma non ho problemi a svelare chi sono a chi me lo chiede in privato, ne' a fornire tutti i recapiti per trovarmi (se a qualcuno importasse qualcosa -dico per assurdo- do' pure il cellulare. Toh, mi rovino: invio pure la foto da vestito! No, non sono pudico: e' che son consapevole dei miei limiti). Dico sino da adesso che non sono famoso, ne' bello -adesso, almeno. Prima ero leggerissimamente meglio- ne' ricco, anzi, cosi' non mi si puo' accusare di millanterie.

Detto questo -e sprecato lo spazio d'un post normale in digressioni, puttanate e soliloqui inutili ma d'una certa classe- andiamo a replicare punto per punto a caso come sempre alla risposta di Mario Rocchi.

Io non capisco la preclusione preconcetta verso qualsiasi forma di espressione artistico-creativa dell'intelligenza umana. Non accetto -e mi incazzo ferocemente- che si stilino classifiche sulla base della sola formazione mentale e del cursus studiorum del critico di turno (no, Rocchi, non sto parlando solo di te...).
Fosse lecito definire "robetta" tutta la produzione fumettistica mondiale sulla base d'una sensazione o del fatto che da giovani ci si e' sfondati di seghe su "Lando", sarebbe lecito mandare in merda tutto il cinema solo perche' accanto a Fellini c'e' Alvaro Vitali che scorreggia in "Pierino". Se uno toglie la storia da "Maus" rimangono disegnetti quasi brutti. Se si legge il libro,si ha una testimonianza unica dell'Olocausto. A mio avviso dello stesso livello emotivo di "Se questo e' un uomo".

Potrei fare decine di esempi (da "300" a "Sin City" di Miller, a "Blankets" di Thompson, a qualsiasi roba presa a caso di Eisner, e lo stesso per l'opera omnia di Andrea Pazienza), ma l'affermazione "io stimo i fumetti solo per il lavoro grafico" fa il paio con "dell'opera/del balletto mi fa cacare il cantato/il suonato". Accettabile, come presa di posizione (son democratico, alla fine), ma non certo da condividere. Soprattutto mi fa imbestialire quando te, Rocchi, parli delle "baggianate che ci vengono dette" (nei fumetti, NdB). Si, lo so: e' una partita persa il chiederti di nuovo di -almeno- prendere in mano "V per Vendetta", o il sopra citato "Maus" e provare a leggere anche le parole, oltre che guardare i disegni. Ma io ci provo (sono ottimista per natura): fai lo sforzo, ti presto io qualche fumetto (con preghiera di restituzione), e poi mi saprai ridire se Spiegelmann ci dice baggianate. Mi saprai ridire se Moore -citando Orwell- non ha tirato fuori un romanzo distopico con i contro-controcoglioni, oppure una robetta per fanciulli.

Della tua risposta non posso esimermi dal commentare seriamente -anche se sembra una presa per il culo- quando dici "... li sostituii volentieri (i fumetti, NdB) con i romanzi, non solo quelli classici ma a quel tempo i Thomas Mann, Pavese, Hemingway, Moravia...". Mi fai pensare a ere geologiche fa, per come ai tuoi tempi non consideravi classici scrittori che lo sono diventati qualche decennio dopo. Da' l'idea precisa del tempo che passa, veramente.

Poi dici che il fumetto non lo consideravi soddisfacente dal punto di vista creativo. Non ho capito come mai, anche  perche' dopo dici che durante Lucca Comics vai a vedere le personali dei disegnatori (lo faccio anch'io) e ne apprezzi le doti pittoriche (lo faccio anch'io). Eccoti qua un nostro famoso concittadino oramai americanizzato, che ci disegna un Batman splendido:

Batbianchi
Ma la personale del disegnatore, anche bravo non puo' darti l'idea delle storie che egli disegna. Come ascoltare tre battute suonate dall'eccelso violinista non possono darti l'idea d'una sinfonia.

Voglio dire che se non leggi le storie, non puoi definirle cazzate peggiori di quelle del Gordon di quei tempi la' (adesso sicuramente qualcuno sara' gia' partito per controllare l'epoca di pubblicazione di Flash Gordon, e saran partite le scommesse su quanti anni ha il Rocchi. E -per quelli che NON mi conoscono- su quanti anni ho io. La seconda domanda ha una risposta semplice: circa la meta' di quelli di Mario).

Poi affermi che son liberissimo di leggere i fumetti (grazie, lo davo per scontato :-)), cosi' come tu sei liberissimo di considerarli cazzate. Certo, te l'ho scritto sopra che ne hai piena facolta'. Magari se il giudizio fosse dato dopo aver letto un po' di quelle cazzate, somiglierebbe meno alla bizza del bimbo che non vuole mangiare la verdura al vapore... Ma si:certo, sei liberissimo di dire quel che ti pare.

Ne derivi, dal fatto che i fumetti son cazzate e che i grandi leggono fumetti, che la nostra societa' ha problemi di maturazione. Questo e' un esempio di fallacia logica della peggiore specie, che deriva da un assunto "di fede" (tutti i fumetti sono stronzate) che non posso non sottolineare ancora. Un salto ancora piu' ardito lo compi subito dopo, quando affermi: "tu non esalti il film come film, ma lo esalti perche' e' tratto da un fumetto che e' nel tuo cuore". E' una affermazione che puo' anche essere in parte vera, ma in realta' io mi sono incazzato esattamente per il motivo opposto: perche' tu l'hai criticato dicendo che i fumetti son roba da fanciulli. Anyway, pur essendo un prodotto per le masse a me questo Batman non e' dispiaciuto per nulla. E' da dire che molti punti sembrano assurdi e illogici se non li si collega ai due film precedenti, ma la storia (pur essendo del tutto irrealistica) possiede una sua logica se si accetta il patto che in genere si sottoscrive quando s'entra in un cinema (la sospensione della realta', e la concessione d'una qualche licenza poetica al regista).

Sono assolutamente scorretto, ma le battute sui finocchi mi fanno pensare d'avere di fronte persone che sono alla frutta come argomenti ("tutti i gusti son gusti disse quello che si fece sodomizzare"). E sono anche dell'idea che si puo' dire "finocchio" o "negro" senza risultare offensivo ne' razzista, e scrivere "sodomizzare" invece che "inculare", e apparire amici di Calderoli.

La questione dei "maesti" del cinema era ovviamente una presa per il culo con maniglie, ben sapendo chi stavo prendendo in giro (e' evidente che hai una cultura cinematografica superiore alla mia, e l'eta pur essendo importante conta relativamente).

Ora veniamo alla chiusura: bonariamente mi dai dell'ignorante per aver citato "Dissonanze" (questi mi devono delle percentuali, diobòno! E' la seconda volta che li linko!), e mi consigli di guardarmi i capisaldi della cinematografia mondiale. Beh, qualche passettino l'ho fatto, nei miei relativamente pochi anni di vita. Aspetto che tu faccia lo stesso col fumetto, che sono convinto sia arte cosi' come il cinema.

Prima dei saluti, mi piace citare un commento di un utente Wordpress al mio post. E' Cartaresistente (anche a lui chiedo i soldi, dopo, non vi preoccupate...):

Come mai il cinema americano negli ultimo decennio ha pescato a piene mani dal mondo dei fumetti? Certamente c’è un ampio bacino di pubblico, ci sono maggiori potenzialità espressive con le tecniche digitali, ma SOPRATTUTTO perché ci sono le STORIE! Storie che nella grande tradizione americana possono essere divertenti e spettacolari ma anche profonde e intelligenti.
Sul fatto di non conoscere, ricordo un’altra celebre stroncatura, di Mereghetti, parlando del film Fight Club, senza aver letto una pagina di Palanhiuk. O vogliamo dire dei tanti che hanno incensato Scorsese per Hugo Cabret, senza citare il libro di Selznick che, essendo quasi una graphic novel, è praticamente lo storyboard del film?

Come vedi, il cinema deve parecchio ai fumetti e non da adesso. E non e' detto che si tratti solo ed esclusivamente di supereroi. "Pollo alle prugne" e' tratto da una graphic novel della stessa Satrapi che dirige il film, e "L'ultimo terrestre" e' diretto da uno dei piu' bravi fumettisti italiani, che ha preso in prestito una storia a fumetti di un suo collega, Giacomo Monti, e ne ha fatto un film che m'e' piaciuto parecchio. E che e' stato proiettato al Circolo del Cinema, se non sbaglio.

Posso forse chiudere il post non giustificando il titolo dello stesso? Direi di no:

Saluti,

 

Barney

17.9.12

Prometheus, Ridley Scott (2012)

E' un prequel? E' una side-story? E' uno spin-off? Oppure e' un filone narrativo a se stante?

Prima di tutto "Prometheus" e' un buon prodotto cinematografico, in cui teologia, evoluzione, filosofia si mischiano per dare origine ad una bella storia, girata con ottima mano da uno Scott che in certi punti pare tornato agli splendori de "i Duellanti", o dell'Alien cui questo film si lega comunque indissolubilmente. La visione in 3D francamente non m'ha colpito piu' di tanto: per buona parte del film ci si chiede se gli occhialini siano proprio necessari, in poche scene la terza dimensione si apprezza e diverte, ma certo non a sufficienza da giustificare il sovrapprezzo.

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La storia e' una ricerca delle origini dell'uomo, che ha inizio con una scoperta archeologica sulla Terra e si sposta -assieme all'astronave Prometheus, che da' il titolo al film e che prende il nome dal Titano che ha dato origine all'umanita'- nello spazio, alla ricerca del pianeta d'origine dei misteriosi "ingegneri". Ma ci sono anche storie parallele: il tentativo vecchio come l'uomo di sconfiggere la morte, gli scontri genitori-figli, l'anelito e la sfida temeraria alla conoscenza che -come la mela di Eva- porta morte e distruzione. Ottimo cast, con Noomi Rapace e Charlize Theron a monopolizzare la scena (piu' la prima che la seconda, sprecata un un ruolo antipatico e poco recitato), e un ottimo Fassbender-androide.

Proprio Fassbender e' una delle figure che m'hanno suscitato piu' interesse, perche' molte delle cose che fa-sa David non si spiegano se non con assunzioni e teoremi che paiono ottimi prodromi per un secondo episodio (tanto per cominciare, poi si vedra'...).

D'altronde, la fine e' assolutamente aperta e del tutto scollegata dall'inzio di "Alien". Insomma: la "Nostromo" ha ancora da aspettare, prima di sapere come cavolo sono arrivati sull'asteroide tutte quelle maledette uova...

 

Barney

15.9.12

Tracey Shelton: Life and death in Aleppo (GlobalPost)

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Tracey Shelton e' una giornalista indipendente che segue il disastro siriano nell'unico modo possibile per un giornalista: direttamente, dalla strada, aggregata a un gruppo di ribelli ad Aleppo.

Il pezzo che si ascolta e si guarda cliccando sulla foto qua sopra e' il racconto della vita del gruppo, spezzata all'improvviso per molti combattenti (divenuti amici di Tracey) da una bomba governativa.
I morti sulla barricata fino a pochi minuti prima scherzavano, parlavano di cecchini che sparano anche ai gatti, pregavano il loro dio rivolti verso la Mecca.
I sopravvissuti si disperano e -probabilmente- si domandano se tutto questo ha un senso.

Colpisce nel servizio il tono algido, professionale e distaccato della Shelton, che immagino grandissima professionista anche nel congelare le emozioni che la stanno squassando.

Per me, un pezzo da Pulitzer.

Barney

14.9.12

La crisi e' psicologica - lo strano caso del Consorzio Pisa Ricerche

Il Consorzio Pisa Ricerche o CPR, uno degli ultimi consorzi citta'-ricerche ancora esistenti sopravviventi, sta fallendo.

Lo so: vi importa una sega, la crisi non esiste e voi dovete andare a prendere il prosecchino al barrettino la' in fondo, per cercare di dimenticare che il mondo sta andando a rotoli anche con voi ubriachi, e le bollette c'e' comunque da pagarle, no? Ma siccome a me la cosa tocca da vicino, vi sorbite questa roba qua.

I consorzi città ricerca sono soggetti pubblico-privati creati alla fine degli anni '80 da IRI e CNR. A Pisa i soci del CPR sono la Provincia, alcuni Comuni, la Regione, le tre università della città, il CNR, l'ENEA, l'INFN e poi soggetti privati (??!!!) come Avio, Finmeccanica, Kayser, Piaggio, Telecom Italia.

Ho lavorato anche io per qualche anno al CPR, e negli ultimi tempi in cui ero la' gia' si avvertiva il disastro incombente che e' deflagrato poi quasi dieci anni dopo. Causato soprattutto da una dirigenza (amministratori delegati e presidenti) del tutto inadeguata a svolgere quei ruoli in quella struttura.

Ricordo l'accoppiata AD-Presidente -Bibì e Bibò per gli amici- degli ultimi anni quando c'ero io, uno espressione del mondo universitario pisano (ma di chiare origini napoletane, Prorettore a non so cosa), l'altro catapultato a Pisa come dirigente pensionato della Fiat, entrambi assolutamente alieni al mondo produttivo toscano, entrambi del tutto incapaci di fare una "O" con un bicchiere (cerco di limitare i toni, ma avrei voluto dire altro), figurarsi a trattare con partner russi per progetti di messa in sicurezza di centrali nucleari...

Poi la crisi, poi gli Enti Pubblici (Regione in primis) che preferiscono dare soldi ad amici piu' politicamente schierati e piu' geograficamente vicini (o, se lontani, appoggiati da potenti fondazioni bancarie)... Sino ad arrivare ai nostri giorni, quando pare che non sia possibile nemmeno eleggere un CdA, e quando i lavoratori (quasi cinquanta...) non percepiscono stipendio da quattro o cinque mesi.

Emanuele, Alessandra, Maria Grazia, Elena, Stefania, Alessia, Renata, Andrea e tutti gli altri che lavorano al CPR hanno il mio appoggio morale. Non conta un cazzo, sia ben chiaro, ma e' tutto quello che posso dar loro ora come ora. Oltre a far sentire le loro voci, qua sotto:

 

 

Si potrebbe chiuderla qua, ma penso che senza gli Zen Circus il post sarebbe monco:

pensa poco e ridi scemo che la vita è un baleno

ridi scemo e bacia tutti, prima o poi son tutti morti

ridi scemo e di gusto che sei nel paese giusto

ridi pazzo e piangi forte  e tira a campare

 

Barney

13.9.12

Aggiornamento Batman: universi paralleli (hat trick Pagani&Caluri)

Ringrazio subito i Paguri per il pezzo -vecchio di un par di mesi, ma attualissimo- che vado solo a linkare, perche' non serve altro.

Se non la chiusura con i RHCP, che altrimenti che Universo Parallelo sarebbe, eh?

 

 

Barney

What-if romantico

Una doppia ripresa molto carina, con il what-if secondo per secondo. Molto ben fatto, molto vero, molto realistico:

 

Barney

12.9.12

Stasera parliamo di pizzi, balletto e ricamo al tombolo. Ovvero: se non sai un cazzo dell'argomento stai zitto, no?

Ovviamente non si parlera' di pizzi, ne' di balletto, ne' tanto meno di ricamo al tombolo.

Non ne capisco una mazza, e farei una figura barbina. Come se un critico cinematografico si mettesse -che ne so?- a parlare de "Il cavaliere oscuro - il ritorno", senza avere manco preso in mano un cazzo di fumetto di Batman, e terminasse il suo pezzo richiamando la strage di Denver. E osannando un cinema che fu, dei "Coppola, Scorsese e altri" (Altri? Si, ad esempio Brian De Palma, per dire. O -tanto per andare sul cinema d'essai- Stalney Kubrick. O Woody Allen, Michael Cimino, Robert Altman... "Altri" mi pare un po' un understatement).

Veramente mi fa imbestialire questo voler essere contro il mainstream e risultare alla fine allineati a tutto quello che la cultura della massa vuole che tu sia. E cosi', l'ultimo "Batman" va visto (e il nostro critico c'e' andato), ma va criticato questa metafora della lotta bene-male, con il bene che bene non e' del tutto, e questo oscuro personaggio che non uccide ma lascia feriti e storpiati in terra come mosche senza un apparente motivo.

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Io il film l'ho visto, e ho letto i fumetti che il film hanno ispirato. E non mi pare -obiettivamente- un cinema per fanciulli. Non piu' di "Taxi Driver", per dire, uno dei capolavori assoluti di Scorsese, che ha una intensita' psicologica paragonabile a quella della trilogia di Nolan.

Una analisi molto piu' approfondita sia di quel che potrei fare io, sia dell'abborracciata critica del Rocchi (che per contratto con se stesso deve essere contro tutto e tutti) la si trova da qualche giorno su "Dissonanze", ottima rivista online di cultura a 360°. Il pezzo e' il primo di una serie dedicata all'analisi filologica dei fumetti che hanno ispirato Nolan nel suo lavoro cinematografico, ma si legge in pochi minuti e fa capire molto di quel che al cinema non viene detto.

Chiudo l'invettiva (scatenata dal modo in cui si considera il fumetto una puttanata, alla stregua di una cosetta da bambini) con la citazione da me abusata di una delle trasposizioni cinematografiche di fumetto piu' emozionanti di sempre (ma diciamo una delle scene cinematografiche piu' belle tout court): la lettera di Valerie in "V per Vendetta".

Se il signor critico Rocchi volesse cortesemente visionare pure il fumetto di Alan Moore e David Lloyd, poi mi rammenterebbe, e rammenterebbe le Scarlett Carson, e quell'ultimo centimetro di liberta' che distingue il conformista mascherato dall'anarchico vero...

 

Barney

xkcd: Sports Cheat Sheet

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Splendida!

Barney

11.9.12

La discussione politica in Italia oggi: Renzi e le Primarie del PD

Matteo Renzi e' il candidato alle primarie -qualsivoglia primarie, si faccia attenzione! Di qualsivoglia partito o schieramento- che si presenta con il programma piu' scarno, ridicolo e cazzone della storia mondiale:

"Rottamiamo i vecchi! Largo ai giovani!"

(Si, il programma e' terminato. E' composto da un solo punto, e l'avete gia' letto qua sopra)


Il dramma - cari amici del PD- e' che vincera', perche' contro ha personaggi che si presentano con un programma ancora piu' ridicolo, scarno e cazzone:

"Matteo Renzi non puo' partecipare alle primarie!"


Alle primarie -se ci saranno, se un partito qualsiasi avra' il coraggio di farle- vota con coscienza: scrivi il TUO nome (va bene anche "Il TUO nome", ovviamente).

La chiusura filosofica e' demandata a una splendida locandina del Tirreno (sto cercando quella del 12 settembre 2001, che e' fantastica):

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La morale, chiedete? "Mai mentire a un para'", no?

 

 

Barney

10.9.12

Metarock 2012: Brunori Sas e reunion degli Ottavo Padiglione

Chiusura col botto per il festivam Metarock di Pisa, che ier sera ha ospitato in rapida successione i calabresi Brunori Sas e i labronici Ottavo Padiglione, capitanati dal guitto capo Bobo Rondelli.

Per i soliti dieci euri, cifra che ti permette a malapena un aperitivino stiantafegato al barraccio in fondo alla strada, ho assistito a due ore e mezzo (ma diciamo quasi tre) di ottima musica. Andiamo quindi a relazionare con parca dovizia (?!!) di particolari sulla serata.

Brunori Sas e' il gruppo di Dario Brunori, un calabrese di chissa' dove (ma Wikipedia ci dice: "di Guardia Piemontese", ovunque 'sto posto sia localizzato sul navigatore satellitare...), che calca la scena del musicale da due o tre annetti. Ascoltai il suo disco d'esordio (che si intitolava con guizzo enorme di fantasia "Vol. 1") all'uscita, e ne ricavai la sensazione di un Rino Gaetano in sedicesimo. Il secondo disco, "Vol. 2", ha invece consacrato un ottimo cantautore, che racconta storie semplici ma vere di quest'epoca trista e crepuscolare. Lo fa ridendo e scherzando, ma i temi sono il mutuo da pagare, la famiglia che non si tira avanti senza soldi, il lavoro che non c'e' e quindi si deve emigrare (e lo canta un trentacinquenne, nel 2012. Non e' che magari il modello del turbocapitalismo de 'sta minchia e' un po' fallito? No, chiedo solo, eh?). Tra i pezzi che ha suonato ieri sera, vi faccio sentire "Rosa", uno dei suoi pezzi piu' noti, qua nella versione "videoclip" girata nell'azienda di famiglia:

Il pezzo va ascoltato, perche' la storia che Brunori canta si sviluppa -tragicamente- per tutto il brano, sino ad arrivare alla conclusione tragicomica e amara del finale.

Tutti i brani sono intrisi da un anticlericalesimo che accomuna Brunori agli Zen dell'altra sera, e a Bobo e ai suoi Ottavo Padiglione, che sono seguiti a strettissimo giro di orologio a Brunori Sas (meno di un quarto d'ora per il cambio totale di palco, ottimo lavoro della crew). Anticlericalesimo assolutamente benvisto a Metarock, e in Toscana in generale.

Ed eccolo, Bobo, assieme ai suoi pards di inizio carriera, quegli Ottavo Padiglione che smossero la scena rock indie italiana dei primissimi anni '90.

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Bobo Rondelli col tastierista degli Ottavo Padiglione, qua in bianco e nero...

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... e qua a colori, mentre allieta la folla con uno dei suoi scazzi filosofici. Ambedue le foto (C) Barney 2012, tanto fanno caa' l'orso...

Il concerto vede la formazione originale senza bassista, perche' Alessandro Minuti mori' a fine anni '90. A Minuti e' dedicata la splendida "Hawaii da Shangai", che anche se ho messo ventisette volte qua sopra non mi pare il caso di mancare, visto che i tre l'hanno risuonata anche ieri:

Questa versione e' "romanzata", e acustica. Ieri sera Bobo aveva solo una cattivissima Stratocaster, che ha pestato e guaito note per tutto il concerto. Splendido muro sonoro, davvero.

I brani sono stati quasi tutti degli Ottavo Padiglione, da "Mondo gay", ironico spaccato di una retata di trans e clienti (terminata ieri sera con un quasi blasfemo "Gesu' e' gay", dopo che anche il Papa era stato bollato come omosessuale), alla immancabile "Ho picchiato la testa", a "Blues in tre quarti". Concessione alla carriera solista, una "Il cielo e' di tutti" sparata a mille con la Fender incazzatissima, e la chiusura rock classica: "I don't wanna grow up-Non voglio crescere mai", versione Ramones piu' che Tom Waits e -senza soluzione di continuita'- una splendida "Have you ever seen the rain?" dei Creedence Clearwater Revival fatta con un piglio da vero re del rock 'n' roll. Una versione effettata (ed affettata) di "Mondo gay" ve la metto qua sotto, ma non ha davvero nulla a che vedere con il rock hardcore di ieri sera:

Tra lazzi (pochi, per la verita') e molta ottima musica la serata e' terminata troppo presto. Unica delusione la non concessione di manco un bis, a testimonianza del periodo di grossa crisi che viviamo: se manco Bobo si concede alla folla, e' un segnaccio.

Una presentazione dell'ultimo disco di Bobo da solista la trovate qua.

 

Barney

Christopher Churchill e la fede americana. In bianco e nero

La fotografia e' un mezzo incredibilmente versatile per raccontare storie. Sta alla pittura come il fumetto sta al romanzo: non un'arte minore, ma qualcosa di alternativo... di diverso, di probabilmente piu' popolare e quindi percepibile da una platea piu' vasta.

Se il fotografo e' consapevole che il medium e' altro rispetto alla tela o alla scultura, la fotografia rappresenta un mezzo potentissimo per far vedere con altri occhi la realta'. Esattamente come quando il disegnatore non vuole scimmiottare Dostojewsky: leggetevi Spiegelmann, Thompson, Miller, gustatevi qualsiasi cosa abbia scritto e fatto disegnare Alan Moore e avrete un'idea di cosa voglio dire.

Ma volevo parlare di Christopher Churchill, adesso, e del sua bellissimo "American faith". E' un racconto per immagini in bianco e nero di tutto quello che e' fede negli USA: dalla autopsia dei presunti alieni di Roswell ai visitatori di Graceland vestiti come il dio Elvis, a improbabili cappelle ricavate da chioschetti-bar.

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Television at service, Chocoloskee Island, FL. (C) Christpher Churchill, 2005

Uno spaccato vero e iperrealista di una nazione che e' tante nazioni.

Una testimonianza che e' veramente arte.

 

 

Barney

8.9.12

Metarock 2012: The Zen Circus

Gran concerto che mi son visto ier sera, a soli dieci euri, a Pisa, citta' natale degli Zen Circus che si sono esibiti dopo anni alla Cittadella, nel parco che li ha visti nascere quasi 15 anni fa.

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Appino, Ufo e Qqru (rispettivamente: chitarre e voce, basso e batteria-percussioni-washboard) riempiono il palco come se fossero almeno il doppio e sudano energia per tutto il tempo necessario. I brani live vengono fuori potenti, i tre vanno a memoria anche nelle presentazioni dei pezzi, il pubblico sotto al palco canta e balla: e' stata una divertente festa paesana e -ancora una volta- mi son chiesto come mai questi qua li conosce una frazione del pubblico che ascolta Ligabue, TizianoFerro e financo i Negrita (che hanno per inciso aperto il Metarock, qualche giorno fa).

Forse perche' i loro testi (da quando cantano in italiano) sono pesantucci? Forse perche' un gruppo che apre il concerto con "Gente di merda" se le cerca?

 

E se poi continuano con "Andate tutti affanculo", mandandoci mezzo mondo affanculo senza mai pero' dirlo chiaramente, beh, allora gli indizi sono gia' due:

 

Ma un po' di turpiloquio e' concesso a tutti, e secondo me i brani che li tengono fuori dal mainstream del musicale italiota sono altri, ad esempio "L'amorale", che dal vivo e' potentissimo. Anche il videoclip pero' si difende bene, in quanto a pesantezza:

 

E anche "Canzone di Natale" non e' malaccio, come iconoclastico inno alla droga e alla depravazione. Pure nel giorno della nascita di Gesu':

 

I loro CD li si trova difficilmente, anche il mio pusher di fiducia non riesce a recuperarmeli; ieri sera Ufo ha accennato ad un banchetto "laggiu'" dove vendevano il loro ultimo EP di cover metal (??!!!!), ma non son riuscito a capire dove fosse quel "laggiu'".

Ma nel caso vi trovaste di fronte uno dei loro dischi, comperatelo e ascoltatelo: sono anni luce meglio della roba che ci fanno ascoltare per forza.

 

Barney

6.9.12

Moleskine reinterpretate

 

Non so perche' l'espressionista astratto e l'elefante producano lo stesso schizzo... Ci deve essere un motivo, ma mi sfugge. Il pendolare invece da' perfettamente l'idea.

 

Barney

xkcd: Feathers

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Non si finisce mai di imparare...

[un click nella vignetta ci mostra come i serpentari catturano le loro prede di elezione. Non sara' un dinosauro, ma evolutivamente deriva dai velociraptor citati :-)]

Barney

5.9.12

C'e' gente dimolto strana in giro...

Si, basta guardare le statistiche di ricerca che hanno usato gli incauti navigatori che sono approdati al mirror di questo blog ospitato su Wordpress (che poi, chi legge su Wordpress non si capacita della cosa. Bene: che si sappia che finche' Posterous non muore io pubblico da li' :-P ).

Ecco uno screenshot di pochi menutini fa:

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Ora, se alcuni termini sono il comprensibile portato d'una toscanita' che rivendico con orgoglio ("e non si frigge mìa coll'acqua!"), oppure testimoniano quanto abbia fatto per pubblicizzare la teoria della montagna di merda di Uriel, o ancora il mio amore per Roberto Bolaño, altre chiavi di ricerca sono -come dire?- imbarazzanti. Soprattutto per la richiesta di visionare "Biancaneve sotto ai nani", ma gratis, e sul cellulare senza abbonamento.

Ora, anonimo visitatore occasionale: il possibile lo abbiamo fatto ieri, l'impossibile lo stiamo facendo... Per i miracoli ci stiamo attrezzando. Magari torna domani e... chissa'? Se non e' Biancaneve, sara' Raperonzolo :-)

 

 

Barney

 

Aiutiamo Marchionne a rianimare il mercato dell'automobile

Aiutiamolo assieme a Corrado Guzzanti:

 

 

Barney

4.9.12

In Italia oggi, 4 setttembre 2012

Qua sotto un florilegio di stronza notizie pubblicate oggi sulla homepage di Repubblica.it, che e' pur sempre il primo quotidiano online italiano. Figurarsi le news che ci darebbero la "Smarrita di Altopascio", il "Poggibonsi Herald" o il "Giornale"...

Come prima segnalazione, questo suggerimento per superare lo stress da rientro dalle vacanze:

Omeofuffa

Siccome sono certo che l'omeopatia e' una puttanata sesquipedale, e siccome sono amante della logica, ne consegue che la sindrome da rientro e' una puttanata sesquipedale.

 

La seconda notizia e' interessante:

Bruceitunes

C'e' BriusWillis che vorrebbe lasciare in eredita' tutti i brani che ha scaricato da iTunes (mi immagino una carriolata di gigabytes...) alle sue figlie. Mi sembra giustissimo: ha pagato Apple per entrare in possesso di una licenza illimitata di ascolto di quei brani, e ritiene che l'investimento vada salvaguardato negli anni a venire. Iniziativa lodevole, e approvata in toto soprattutto se nei brani scaricati c'e' la discografia completa dei Fugazi [1] e/o dei Clash e/o dei Ramones. Ma stavolta sono con Bruis a prescindere, e contro Apple per ottimi motivi.

 

 

La terza news selezionata da me medesimo e' questa qua:

Testuni

Qua siamo nella norma o quasi, pero' ho la sventura di pranzare nella zona in cui si fanno i test per le facolta' a numero chiuso, a Pisa. Quindi subisco l'assalto dei 2300 disperati (oggi) che, con mamme, papa', fidanzati/fidanzate affollano la zona e occupano ogni centimetro di spazio per parcheggiare, in composizioni laocoontiche anche di notevole effetto. E gli aspiranti infermieri pare siano almeno 2800...

 

Quarta notiziona del giorno... Per la serie "Estigranquaatzi", la dichiarazione fondamentale di Nichi Vendola:

Vendola

Dichiarazione che francamente mi sembra un autogoal della miglior fattura. Ma sicuramente sono un pericoloso reazionario di estrema destra.

 

Finalmente, la chiusura in tema calcistico, che si accoppia alla precedente news per l'appartenere anche essa alla categoria "Estigranquaatzi carpiati e con doppio avvitamento":

Pizzaballa

Stavamo davvero in pensiero, Pizzaballa. Meno male che ce lo hai detto.

Ah: lo spread, la borsa, la competitivita', la finanziaria, i mercati, la Merkel che beve birra e dichiara qualcosa a caso, Del Piero che va non ho capito bene dove... son tutte robe sullo sfondo, a far da white noise alle vere notizie del giorno che adesso pure voi sapete.

 

 

 

[1] Il nome di una delle piu' famose band indie del rock hardcore americano e' l'acronimo di "Fucked Up, Got Ambushed, Zipped In", che in Vietnam negli anni '60 era assai in voga. La traduzione e' abbastanza lineare: "fottuti in un'imboscata, e rinchiusi in un sacco" (ovvero: "ammazzati dai vietcong").

 

 

Barney

What-if xkcd: che succederebbe se ruotassimo la Terra di 90°?

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Un what-if notevole, con una spiegazione lunghissima ed accurata, piena di immagini della Terra con i continenti ruotati di 90° in senso antiorario.
Avremmo Londra piu' o meno all'equatore, e molte terre in zone vicino ai poli.

In estrema sintesi: un disastro...

Barney