20.9.12

Quella sottile linea che divide il galleggiare dall'affondare come un sasso

Non mi stanchero' mai di definire la fotografia un fantastico strumento per raccontare la realta' e un pessimo modo per scimmiottare pittura, scultura e altre arti visive.

Questo progetto e' la riprova che -almeno in questo caso- non ho del tutto torto: riprodurre tette e culi in penombra potrebbe riuscire pure a me (oggi come oggi si sparano talmente tante foto che una anche per sbaglio ti viene come se l'avesse scattata Helmut Newton...), soprattutto se tette e culi son di qualita'... ma per imbarcarsi nel progetto di Stefen Chow (il fotografo) e Lin Hui-Yi (l'economista, la creativa) ci vuole testa, coraggio e talento.

Non hai tette e culi, davanti ma una composizione che deve -secondo il loro canone- definire il livello di poverta' di una persona.

Una foto, una persona, un giorno, un posto a caso in culo al mondo, a partire da Cina, Nepal, Tailandia e Giappone:

Tpljapan-011

Un giapponese povero puo' comperare questo, in un giorno. Mentre il suo connazionale ricco si sfonda di sushi, immagino...

 

Tplmadagascar-2381
Il Madagascar e' famoso per la produzione di vaniglia. Un povero puo' comperarne cinque bacche al giorno, nel caso sappia cosa farne.

E allora hai quell'unico scatto, con lo sfondo rappresentato da una pagina di un quotidiano locale e -sparso sopra il giornale- quel che un povero, il povero protagonista della giornata, riesce a comperare per quel giorno con i soldi che ha.

Spesso quasi niente, e' chiaro: lo si puo' vedere sopra. E spesso Chow e la Hui-Yi rapportano il potere d'acquisto del povero di turno con la produzione locale che rende famoso il luogo, a rafforzare lo stridente contrasto tra quel che noi sappiamo di quel paese e delle sue ricchezze, e quel che di quel luogo un abitante povero puo' fruire.

Insomma, una roba che prevede l'accensione dei tre o quattro neuroni che ci son rimasti dall'ultima visione del "Grande Budello", o della partita di calcio di Champions League. Una roba che magari se si spegne la scatola delle cazzate si riesce a capire meglio.

Uno stimolo a pensare, che di questi tempi non e' poco.

Per niente.

 

A patto di non avere il cervello completamente danneggiato:

 

Barney

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